Michael Phelps e l’Omega Showcasing a Tokyo

Michael Phelps e l’Omega Showcasing a Tokyo

di Digital Team

Michael Phelps, alla sua prima visita all’Official Timekeeper’s Showcasing a Tokyo in occasione dei Giochi Olimpici

L’Olimpionico più decorato di tutti i tempi conosce bene la storia del cronometraggio di Omega, di quanto possa essere cruciale una frazione di secondo, come la sua vittoria infinitesimale su Milorad avi, ai Giochi Olimpici del 2008 a Pechino. ‘Omega è stata al mio fianco per tutte le mie medaglie d’oro, per 21 anni. Si tratta di una vera e propria famiglia” racconta.

‘Vincere per un centesimo di secondo è incredibile. Omega aveva la tecnologia per dimostrarlo e gli sono molto grato, perché altrimenti sarebbe stato impossibile giudicare ad occhio nudo. È interessante vedere in che direzione sta andando il cronometraggio. Le modifiche apportate all’open water, alla pallanuoto, all’arrampicata. Omega coinvolge davvero lo spettatore nell’esperienza”, ha commentato il campione.


Courtesy Omega

Michael Phelps ha partecipato a cinque Giochi Olimpici, per oltre due decenni e mezzo, e ammette di aver provato emozioni contrastanti quando gli è stato chiesto di vivere Tokyo 2020 da tifoso e non da concorrente.

“Sarà strano, ma sono molto eccitato per quello che accadrà e spero che la mia presenza possa ispirare gli atleti di Tokyo 2020 a dare il meglio di loro stessi”. Una certezza la sua, visto che ha un palmares di 28 medaglie di cui 23 in oro.