La capitale della Cina non smette di sorprendere. Ecco un percorso tra tradizione e novità per chi ama l’arte contemporanea, l’architettura e il design
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Capitale politica e culturale della Cina, Pechino è il luogo in cui la tradizione e la modernità s’incontrano, dove agli edifici storici dell’era imperiale e di quella sovietica si affiancano nuovi edifici spettacolari e innovativi, simbolo della crescita economica del gigante asiatico. Pensiamo al contrasto tra il nuovo Sunrise Kempinski Hotel, un albergo inaugurato in questi giorni a forma di sole che sorge sul lago Yanqi, appena fuori Pechino, e le tipiche case hudong del quartiere di Gulou, una vecchia zona di Pechino che ancora conserva gli edifici costruiti intorno al cortile. Con le suestrade strette, piene di biciclette e motociclette, è diventata una delle aree più cool della città in cui si trovano vecchi negozietti accanto a nuove boutique e caffetterie.
Non solo, Pechino è il luogo di produzione dell’arte contemporanea, con migliaia di atelier di artisti. La maggior parte si concentrano nella zona 798 Art District, un ex complesso dell’industria militare che è stato trasformato in un hub per l’arte contemporanea con studi di artisti, bookshop, caffetterie, importanti gallerie private come la Pace Gallery, e musei come l’Ullens Center for Contemporary Art, un centro non-profit fondato dai collezionisti belgi Guy e Myriam Ullens, e MWoods, un museo privato inaugurato lo scorso ottobre e fondato dal giovane collezionista Lin Han all’interno di una ex-fabbrica di munizioni.
Anche in quanto a ristoranti e shopping non mancano gli indirizzi che mischiano cultura locale e il design innovativo. Per esempio l’hotel The Opposite House presenta un look contemporaneo ma si rifà nel nome alle tradizionali case per gli ospiti, mentre il ristorante Okra porta la cucina giapponese in un’ex-macelleria della zona di Sanlitun, oggi famosa per lo shopping. A diffondere il design occidentale ci pensa Corso Como 10 che ha aperto in autunno un nuovissimo spazio.
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