In America, il Joshua Tree National Park è considerato un monumento nazionale. Oltre al parco, sono molte le cose da vedere e le esperienze da provare

Il Joshua Tree National Park, nel sud della California, tra il deserto del Mojave (alle sue porte si tiene il festival musicale Coachella) e il deserto del basso Colorado, è un immenso parco di pianure desertiche, miniere d’oro abbandonate, montagne rocciose e una sorprendente flora che comprende l’albero da cui prende il nome, il Joshua tree, ovvero la yucca brevifolia. Il parco, uno dei pù visitati della California, offre uno spettacolo indimenticabile soprattutto al tramonto e in primavera, quando fioriscono la lavanda, la verbena e il Jashua tree con i suoi fiori bianchissimi.

Il posto migliore come base in cui alloggiare per visitare il parco e le attrazioni della zona è il 29 Palms Inn che si trova nell’Oasi di Mara, a 5 minuti dall’ingresso del Joshua Tree Park. Un luogo immerso nella natura, composta da una serie di bungalows degli anni 30 con caminetto, cortili privati, solarium. Il ristorante, a bordo piscina, offre i prodotti di stagione coltivati nell’orto di 2 ettari di proprietà del resort, il Faultline Farm. Tra le attività proposte: passeggiate (gratuite) all’interno dell’oasi con il naturalista Pat Flanagan, birdwatching, corsi di yoga, di arte, di pittura, di scultura, di ceramica.

Il Mojave National Preserve, a 1 ora e mezza dal 29 Palms Inn, è un luogo affascinante, poco frequentato dal turismo di massa, con enormi dune di sabbia alte fino a 180 metri, distese di lava pietrificata, meravigliosi canyon scolpiti dall’acqua, foreste di yucca.

Chi ama il vecchio West non può non visitare Pioneertown, una location costruita nel 1946 come set cinematografico di Hollywood: una città vera e propria da visitare, con facciate che riproducono i locali tipci della frontiera, con saloon, prigioni, motel, stalle. Qui, negli anni 40 e 50, sono stati girati circa 50 tra film e serie televisive, mentre oggi vengono ancora messe in scena rievocazioni di duelli.

Il Noah Purifoy Foundation è invece un museo a cielo aperto in pieno deserto. Noah Purifoy, trasferitosi nel 1989 da Los Angeles a Joshua Tree, ricoprì una distesa di 10 acri di deserto con sculture di grandi dimensioni realizzate con stracci e cianfrusaglie. Il tempo, il calore, l’erosione hanno trasformato questo sito rendendolo ancor più affascinante.

A Landers, nei pressi di Joshua Tree, in mezzo al deserto si erge una cupola in legno considerata sacra dai nativi americani: Integratron. Venne costruita nel 1954 da George van Tassel, un pilota di aerei che dichiarava di essere stato contattato da extraterrestri provenienti da Venere che gli avevano insegnato una tecnica per rigenerare i tessuti cellulari. Tra gli anni 50 e 70 Integratron divenne un punto di riferimento per gli avvisatori di ufo e sede di convegni spaziali. Dopo la morte di van Tassel, nel 1977, è diventato una via di mezzo tra sito turistico e luogo di culto che promette un benessere psicofisico grazie alle potenti correnti magnetiche che lo attraversano.