Nella Francia del Sud alla scoperta di cinque villaggi d’incanto
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Nella Francia del Sud alla scoperta di cinque villaggi d’incanto

di Rita Bossi

Paesi arroccati, cicale e piazzette ombreggiate, una partita di pétanque e la scoperta di un castello o di un museo. il Sud della Francia ha un fascino unico. Ecco 5 suggerimenti per scoperte di charme

Biot, il borgo degli artisti

Nel cuore della Costa Azzurra, fra Nizza e Cannes, Biot è un villaggio tutto arte e cultura, con oltre 50 artisti e artigiani impegnati in diverse discipline artistiche. La sua specialità è la lavorazione del vetro, ma a Biot non ci sono solo vetrerie ma atelier artistici di ogni tipo. Pittori, scultori, disegnatori, ceramisti, gioiellieri, orafi, pellettieri e fotografi esercitano la loro passione nell’ambiente autentico di un villaggio provenzale. Sebbene il borgo sia piccolo, ha molti musei: il Museo della storia e della ceramica, il Museo Nazionale Fernand Léger – uno degli artisti più celebri a Biot, l’Ecomuseo del vetro all’interno delle Verrerie de Biot sulla tradizione del vetro soffiato. Un paradiso dell’arte di vivere, circondato dal verde: due golf e tanti itinerari green; da non perdere il mercato degli agricoltori locali, ogni sabato in Place des Arcades.

Mougins, il villaggio di Picasso

Alle spalle di Cannes, Mougins srotola a spirale le sue stradine antiche. In questo incantevole borgo fiorito, dove Pablo Picasso visse gli ultimi 12 anni della sua vita, si respira un’atmosfera di quiete fuori dal tempo. L’arte è rappresentata da più di 30 gallerie di artisti che creano le loro opere davanti al pubMoublico. Tante le escursioni da fare: lungo il Canale della Siagne, dal villaggio di Mougins alla Val de Mougins, la camminata ‘Passo dopo Passo’ che collega Mougins a Mougins le Haut, costeggiando il famoso Stagno di Fontmerle con la più grande colonia di piante di loto d’Europa. E numerose piste ciclabili e passeggiate a piedi e a cavallo, nel verde del Parco della Valmasque.

Lourmarin, magia di Provenza

E’ un posto da cartolina! A Lourmarin ci si perde tra i paesaggi e le atmosfere della Francia più autentica. Entrando nel borgo si è accolti dal Castello, dimora metà medievale e metà rinascimentale; il centro è formato da un ampio viale sul quale si affacciano case variopinte, botteghe artigiane e caffè e ristoranti très chic. Le stradine pedonali del centro storico sono tutte pedonali ed ornate da fontane settecentesche. L’arte e la cultura sono presenti ad ogni angolo e non è un caso che qui ci siano una grande quantità di gallerie d’arte (circa 20). La grande bellezza della cittadina provenzale da sempre ha attirato artisti da tutto il mondo, tra cui Albert Camus, scrittore Premio Nobel di cui ricorrono quest’anno i 60 anni dalla morte.

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Lourmarin, dove ogni angolo sono presenti arte e cultura; lourmarin.com

Gordes, gioiello di Francia

Nel 2006 è stato set cinematografico del film di Ridley Scott ‘Un’ottima annata’ con Russell Crowe e Marion Cotillard. Gordes è uno dei borghi medievali più belli di Francia. Situato nel cuore del Luberon, questo paesino della Vaucluse è perfetto per immergersi nello stile di vita provenzale. E’ un luogo da vivere con calma, ascoltando i ritmi della natura. Il centro storico presenta vicoli tortuosi costellati da negozietti e casette caratteristiche. Tutti i suoi edifici sono costruiti in pietra e disposti in maniera irregolare: i raggi del sole al mattino e al tramonto creano suggestivi giochi di luce, tingendo le pietre levigate di giallo-beige. Spettacolare il panorama. A soli 4 chilometri, si trova l’Abbazia di Sénanque, un’architettura monastica cistercense, immersa nei campi di lavanda.

Les Baux-de-Provence, il fascino delle rovine

Nel cuore delle Alpilles su un altopiano roccioso, Les Baux-de-Provence domina il meraviglioso paesaggio di Arles e della Camargue. Il borgo custodisce una ventina di monumenti di pregio culturale, come le Chateau de Baux, testimonianza unica nella storia medioevale, la chiesa di San Vincenzo, con tratti architettonici romanici e rinascimentali, e poi gallerie e musei. Altro luogo da non perdere le cave di calcare bianco dismesse: le più grandiose sono diventate un museo-spettacolo, la Carrières de Lumières, che quest’anno ospita due grandi mostre d’immagini, dedicate a Dalì e a Gaudì.