Diede i natali a Ippocrate e ancora oggi conserva il leggendario fascino: 112 km di costa che offrono un’eccezionale varietà di lidi e panorami

Fu l’isola natia di Ippocrate ed è in suo onore che Kos Town ne conserva il discendente di quel platano sotto cui il padre della medicina era solito dare le sue lezioni: la storia di Kos è tanto millenaria quanto leggendaria è la bellezza delle sue spiagge: da Mastichari a Kardamena, da Kefalos a  Marmari  senza dimenticare Therma, ovvero un getto di acqua caldissima che sfocia direttamente sul mare dando vita a delle ristoratrici acque termali. La spiaggia più bella però è Paradise Beach (nome originale è Paradissos), alla cui estremità vi è una fuoriscita naturale di gas vulcanico che forma particolarissime bolle nell’acqua.

Posta davanti all’angolo sud-ovest della Turchia, a soli 20 minuti di aliscafo da Bodrum, Kos è la seconda isola del Dodecaneso per grandezza, 290 km quadrati da cui è quasi sempre possibile scorgere il mare. Il migliore panorama è senza dubbio quello offerto da Zia, piccolo villaggio sulle colline del monte Dikaio, dove l’orizzonte si allarga verso l’interno territorio circostante. Da lì il colpo d’occhio si spinge fino alle piccole isole antistanti Kalymnos, Tilos, Samos, Patmos, Leros, e Astipalea, raggiungibili con gite giornaliere sulle imbarcazioni affitabili dal porto di Kos Town a meno che non si arrivi direttamente in barca a vela, e allora la vacanza può spingersi fino alla costa meridionale della Turchia.

I turisti sono molti d’estate, in particolare inglesi e tedeschi, ma i 112 kilometri di costa non temono l’ “inflazione”. Ognuna delle spiagge citate riesce a conservare angoli di selvaggia bellezza in cui è possibile rintanarsi e godersi intimamente il soggiorno. Varietà di paesaggi, relax, panorami e splendida cucina: cosa volere di più da un’isola greca?