Alla scoperta dei paesini senza tempo che sembrano usciti da una fiaba, con case dai tetti di paglia, antiche fattorie e ponti a schiena d’asino che si affacciano sui canali

Il legame tra l’Olanda e l’acqua è indissolubile. Oltre ad avere un bellissimo litorale, l’interno del Paese presenta un paesaggio affascinante fatto di canali, fossi, stagni, laghi e fiumi. Senza le stazioni di pompaggio, i polder e le dighe, famosi in tutto il mondo, metà del paese sarebbe sommerso dall’acqua. Gli olandesi sono stati in grado di gestire e trarre beneficio dall’acqua, come è possibile comprendere visitando gli incantevoli paesini di Giethoorn, Marken, Bourtange, Shokland e Hindeloopen.

Giethoorn, la ‘Venezia dei Nord’
E’ un borgo di circa 3.000 abitanti,  a due ore da Amsterdam, situato nella parte nord-est dell’Olanda, caratterizzato da case che sorgono su isolotti collegati tra loro da canali e ponticelli (in totale ce ne sono più di 170). Non c’è traffico, né rumore e inquinamento. Nella città anti-smog ci si muove solo a piedi o in barca. Nessuna macchina o veicolo a motore può attraversare i vicoli di questo paesino, i più pigri devono accontentarsi di andare in bicicletta (c’è un’unica pista ciclabile), tutti gli altri vanno rigorosamente a piedi. L’alternativa è andare in barca, perché una delle caratteristiche principali di Giethoorn è di essere costruita quasi completamente sull’acqua, circondata dal verde della riserva naturale De Wiede.  Abitanti e visitatori possono muoversi a piedi o imbarcarsi su un ‘punter’, tipica imbarcazione della zona manovrabile con apposite pertiche.

Il faro di Marken
Affacciato sul Markenmeer, questo villaggio è stato isolato per secoli in seguito a un’ondata di tempeste che colpirono la zona nel XIII secolo. Oggi, grazie alla diga costruita negli anni ’50, è tornato ad essere collegato alla terraferma. Il paesaggio è unico e caratterizzato da soluzioni per far fronte ai frequenti allagamenti: case di legno colorate costruite su palafitte e collinette, ponti levatoi, un famoso faro, vicoli stretti e un caratteristico porticciolo con le vecchie barche dei pescatori. Per conservare quest’atmosfera unica non è permesso accedere a Marken con la macchina. 

Bourtange, città-fortezza
Si trova nella parte nord occidentale dell’Olanda, nella provincia di Groningen, al confine con la Germania. Un borgo perfettamente restaurato, che risale al 1580, costruito a forma di stella a cinque punte, tipica di questo tipo di città. E’, infatti, circondata da una fitta rete di canali, anch’essi a forma di stella, costruiti allo scopo di isolare e proteggere il piccolo borgo. Qui regna un’atmosfera d’altri tempi, tra edifici medievali, musei, botteghe e un hotel ospitato all’interno di un ex caserma ristrutturata. E per saperne di più sulla sua storia, si può assistere alle ricostruzioni delle battaglie che ebbero luogo durante la Guerra degli Ottant’anni contro la Spagna.

Shockland: la vittoria sull’acqua 
Situata sul tempestoso Mare del Sud (Zuiderzee), Shockland fu per secoli un’isola densamente popolata, nonostante la costante minaccia del mare. Frequenti erano gli allagamenti del territorio abitato e, per questo, gli abitanti furono costretti a spostarsi, prima, nelle zone più elevate dell’isola, e poi a trasferirsi sulla terra ferma. Negli anni ’40 del secolo scorso vennero condotti dei lavori di bonifica, che l’hanno resa un’isola circondata da un polder, e non dal mare: un vero e proprio simbolo della battaglia contro le acque. E’ possibile recarsi al museo civico e seguire una visita guidata per vedere quello che rimane del faro, del porto e della chiesa. Shokland è stato il primo sito olandese a entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco.

Hindeloopen e i suoi mini-giardini
Una città storica nata e cresciuta grazie alla pesca e ai commerci attraverso il Mare del Sud (Zuiderzee), poi chiuso da una diga, diventando l’Ijsselmeer. È una delle più piccole tra le 11 città della Frisia e conserva un’atmosfera unica grazie alla sua storia e anche al suo particolare dialetto. Visse un periodo d’oro fino alla fine del XIX secolo, quando commercianti e pescatori lo abbandonarono per trasferirsi ad Amsterdam; dopo di allora, Hindeloopen divenne un povero borgo di pescatori. È stato il turismo a dare nuova vita alla città, a partire dalla metà del XX secolo. E oggi i visitatori possono ripercorrere la sua storia attraverso le molte testimonianze restaurate. Meritano una visita le residenze dei capitani di vascello, caratterizzate da piccole dependance esterne, chiamate likhúzen, nelle quali la moglie e la famiglia del marinaio attendevano il suo ritorno dal mare. Il centro della cittadina è caratterizzato da una fitta rete di canali e ponticelli, su cui si affacciano piccoli giardini e i caratteristici edifici in mattone dai tetti rossi.