Vacanze romane, per riscoprire i locali iconici della capitale

Ai tavoli dei bar e caffè di Piazza del Popolo discutevano intellettuali come Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, scrittori di “neoavanguardia” come Umberto Eco, nelle gallerie d’arte esponevano artisti come Mario Schifano, fulcro della Dolce Vita era Via Veneto, nei cui locali si tenevano le feste più esclusive. Oggi Roma pare aver di nuovo quel flair dei tempi passati, anche se con un taglio più esclusivo.

Il Grand Hotel, oggi Westin, Excelsior aprì il 18 gennaio 1906 ed entò  far parte della catena Starwood Hotels nel 1994, dopo essere stato per un periodo proprietà pure dell’Agha Khan IV. Lungo Via Veneto rappresenta uno dei posti simbolici di questo stile di vita e oggi ha mescolato il suo sapore storico a un certo glamour. Ospitò nel 1959 il cast del film Ben Hur, come vi furono girati sia La dolce vita, nel 1960, con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg che Two Weeks in Another Town con Kirk Douglas, e più recentemente anche il musical Nine del 2009, con Penelope Cruz, Nicole Kidman, Marion Cotillard, Kate Hudson, Sophia Loren.

Leggendaria è ancora la sua imponente cupola che fa parte della suite più spettacolare d’Europa: Villa La Cupola. Strutturata su due piani, offre sia una vista meravigliosa sulla città che un lusso sontuoso, con sala fitness, sauna e bagno turco privati e un imponente letto a baldacchino.

Un altro posto iconico sempre di moda è l’Harry’s Bar, che si vanta essere l’unico dove si evoca la Dolce Vita come se fosse un’immagine del film. Un suo slogan dice che è come se si trattasse di un flashback dell’epoca d’oro di Via Veneto, quando Frank Sinatra suonava il piano e tante star si facevano vedere al bar.

Altri locali leggendari fin da quel tempo sono il Doney Caffè e Ristorante, con anche un certo stile americano, e la discoteca Piper, nel quartiere Trieste, aperta nel 1965, e che recentemente si è svecchiata con diverse serate a tema e feste.

Spesso si fa coincidere l’inizio della Dolce Vita con una famosa festa privata, nel ristorante Rugantino a Trastevere, il 5 novembre 1958. Si festeggiava il 24° compleanno della contessina Olghina di Robilant. E la ballerina turco-armena Aiché Nana improvvisò uno spogliarello, le cui foto scandalizzarono l’Italia. Erano presenti diversi personaggi della Dolce Vita stessa come il fotografo Tazio Secchiaroli, i principi Pier Francesco Borghese e Andrea Hercolani, le dive Anita Ekberg e Laura Betti, che reciteranno entrambe qualche tempo dopo nel leggendario film La dolce vita di Federico Fellini.

Oggi a Trastevere da non mancare sono i ristoranti Sora Lella, Cencio La Parolaccia, se non si teme di essere presi in giro, dato che i camerieri fanno battute pesanti per una tradizione del locale, e Il Ciak.

Per vivere Roma da veri romani, lontano dal turismo di massa e dove abita tuttora l’altà società locale, è bello anche dormire nel quartiere Parioli, dove anche Audrey Hepburn (famosa per il film Vacanze Romane con Gregory Peck), oltre che tanti altri attori e artisti, visse per un periodo, in via San Valentino. Si può scegliere l’Hotel Villa Linneo, immerso in un giardino, che garantisce pure un’esperienza da “dolce vita”. E’ una vera villa con nove elegantissime stanze, ognuna diversa, tutte con arredi ricercati nei minimi dettagli, curati personalmente dai proprietari Daniela e Gualtiero e dall’architetto Giorgio Ferrei, oltre che dall’interior designer Livia Rebecchini. Lo stile è unico ed eclettico, molto creativo, con elementi inglesi, francesi e marocchini, con fascino liberty anni ’20 e contemporaneità. La villa vanta una storia di tutto rispetto: fu costruita nel 1921 dalla Marina Italiana per i suoi ammiragli più importanti, mentre negli anni ’50 divenne “il clubbino”, un circolo del bridge esclusivo, frequentato dagli esponenti della Dolce Vita romana. Si trova a breve distanza da Villa Borghese e anche Piazza di Spagna è facilmente raggiungibile da qui.

Luoghi da vedere ai Parioli sono il Parco della Rimembranza, il parco dell’acqua Acetosa, dove furono creati parte degli impianti sportivi delle Olimpiadi del 1960, il vecchio tiro al piccione sotto piazzale delle Muse e parte del confinante parco di Villa Ada, l’Università privata della Luiss, l’Auditorium di Renzo Piano con un piccolo museo archeologico attiguo, la Moschea e il centro culturale islamico, il più grande in Europa, nella zona di Monte Antenne.

Centro dei Parioli sono Piazza Ungheria e Piazza Euclide, che vantano locali alla moda che fanno concorrenza a quelli di Via Vittorio Veneto e sono anche meno turistici. Tra quelli più noti ci sono il Carrot’s Cafè, il Numbs Le Bistro, La Pariolina, anche pizzeria, Puntarella Rossa e il Celestina.

Un altro locale da tenere d’occhio al momento è Il Giardino Ristorante & Bar sul tetto dell’Hotel Eden, del gruppo Dorchester. Situato sulla collina del Pincio, offre anche una vista spettacolare su tutta Roma. Da provare con un cocktail e un aperitivo ci sono i cicchetti come il fiore di zucchina in tempura ripieno di mozzarella e acciughe, il supplì alla romana o la mozzarella in carrozza. Oppure, per chi vuole “osare” di più, il caviale. Tra i cocktail alcuni dei più interessanti sono The Green Lady, creato anche con basilico fresco e agrumi locali oltre che con gin, bianco d’uovo e bitters al sedano, The Golden Daiquiri, con rum, liquore allo zafferano, lime e cannella, The Black Mule, con vokda, agrumi, ginger beer e bitters alla liquirizia,  o l’aperitivo La Grande Bellezza con infuso al tamarindo, mandarino e Los Siete Miserios mezcal. O, tra i Martini, c’è quello Cacio & Pepe, con Chase vodka, essenza di pepe nero e pecorino romano, o quello Bee-Tini, con Beluga vodka, favo d’aper e polline.  Ogni mercoledì al bar, a cominciare dal tramonto (dalle 19 alle 23) si fa musica con un dj o la sera c’è anche spesso musica dal vivo. Al ristorante da provare gli spaghetti cacio, pepe e curcuma, i ravioli ripieni di baccalà in guazzetto di piselli, i tonnarelli all’uovo con gamberi rossi, pecorino e menta, gli spaghettoni con bottarga, olive taggiasche, capperi di Salina e limone amalfitano. E ci sono, perfino, ottime pizze gourmet.