Il presente e il futuro della città partenopea: l’Hotel Romeo con la sua collezione di arte, gli spazi nuovi del Quartiere Intelligente, il Garage Morelli, il cinema Hart

Con la facciata in vetro e acciaio realizzata dall’archistar Kenzo Tange e rivolta al porto e il Vesuvio, che in questo inverno freddo e lucente ha la cima innevata, la collezione di arte contemporaea nella hall, lungo i corridoi e nelle stanze, le fotografie di maestri internazionali quali Mimmo Jodice nella spa, è l’Hotel Romeo a segnare la virata verso il contemporaneo di Napoli, la città più stratificata d’Italia.

Certo, la Galleria San Federico con la sua pavimentazione, lo scheletro in acciaio è sempre un’icona. Così come salire i gradini in pietra della Pedamontina sino a raggiungere Castel S. Elmo, con sosta per una margherita fumante in una corner pizzeria del meticcio Cavone, rappresenta sempre un’emozione. Poi, lassù, ecco il primo segnale con le installazioni nel cortile del panoramico fortilizio e i lavori di Mimmo Palladino nel Museo del Novecento.

Scendendo ecco la sopresa dell’ex Opg con i vivaci murales dei suoi cortili dove hanno girato anche scene della serie tv Gomorra e il parlatoio diventato luogo di incontri e manifestazioni culturali. Come del resto il Circolo Artistico Partenopeo, dove bisogna chiedere di farsi mostrare la sala delle fotografie e dei cimeli.

Anche il Garage Morelli stupisce: nella pancia della Grotta di Chiatamonte è stata aperta l’Agorà Morelli dalle slanciate pareti e i led fluo, pochi metri più avanti ci si può metaforicamente perdere dentro la sotterranea Galleria Borbonica. Poi si può andare al Cinema Hart per godersi i film sui letti matrimoniali. Mentre a Palazzo Zevallos Stigliano nell’ex banca ora Gallerie d’Italia si ammirano il bancone circolare e le vedute di Fergola.

L’appuntamento per l’aperitivo è al Q.I., il Quartiere Intelligente ricavato a ridosso della splendida e sgarrupata Scala di Montesanto, laboratorio di idee architettoniche e urbanistiche. Anche i Quartieri Spagnoli con la guida del video artist Giuseppe di Vaio e i graffiti sono un museo di street art a cielo aperto che regala bei momenti pop. Per la cena, si sale sul panoramico, creativo Il Comandante, mentre al Bar Romeo in un’ambientazione nippo chic Mariko Watanabe e Mario De Prisco propongono un mix di spaghetti e sushi che il palato non dimenticherà.