Nove isole vulcaniche in mezzo all’Oceano Atlantico

Un arcipelago di nove isole in cui madre natura mostra tutta la sua forza, le Azzorre sono nate da fenomeni vulcanici e dall’interazione delle tre maggiori placche tettoniche: quella americana, quella euroasiatica e quella africana. Situate in mezzo all’Oceano Atlantico, sono affioramenti della catena montuosa sottomarina della dorsale medio-atlantica, di cui fa parte anche l’Islanda.

La più antica delle isole è Santa Maria, che si è formata 8 milioni di anni fa, è scomparsa e poi riemersa. La più giovane è Pico. Un’altra ancora più recente, Sabrina, emerse nei primi anni dell’Ottocento. Rivendicata dalla Gran Bretagna, è scomparsa nell’oceano dopo pochi mesi con la stessa velocità con cui era comparsa.

Pare che già i Cartaginesi fossero arrivati fino a qui, ma a conquistarle sono stati i Portoghesi nel Quattrocento, responsabili anche del nome, che deriva dagli uccelli rapaci che erano qui numerosi e volavano sulle barche dei primi coloni.

All’origine vulcanica del terreno si deve la ricca vegetazione. Il paesaggio vede l’alternarsi di massicci montuosi, pianure, sabbie nere, lagune verdi e blu, isolotti nati dai crateri dei vulcani, terme montane naturali, vento forte e umidità, centri abitati da pescatori. Il capoluogo è Ponta Delgada, sull’isola di São Miguel. Nei ristoranti vicino al porto si mangiano pesciolini fritti e baccalà insieme ai pescatori.

La pesca è l’attività principale insieme all’agricoltura e all’allevamento. Il turismo è iniziato alla fine dell’Ottocento, alimentato dall’interesse di studiosi e intellettuali, ma le Azzorre non sono mai diventate meta di un turismo di massa.

Un buon momento per andare a visitarle è in occasione del festival ‘Walk & Talk’, a luglio, quando l’Isola di São Miguel si riempie di artisti, writer e architetti da tutto il mondo che si riuniscono per creare opere di street art e installazioni mirate alla riqualificazione urbana.

(Ha collaborato Fabio Petronilli)