Autunno nel sud della Provenza, tra mare, arte e natura
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Autunno nel sud della Provenza, tra mare, arte e natura

di Rita Bossi

Situate all’estremo sud della Provenza, Hyères e le isole d’Oro sono note per la diversità dei suoi paesaggi terrestri, marini e sotto-marini straordinari e per il clima mite tutto l’anno

Porquerolles è l’isola eco-chic. Un micro-cosmo di Provenza dove i profumi della macchia mediterranea e la luce sono fantastici. La più grande dell’arcipelago di Hyères, in Francia, di cui fanno parte Port Cros e l’Ile du Levant. Un angolo celeste di Caraibi in Costa Azzurra quasi segreto. Bastano dieci minuti di navigazione col traghetto che salpa dal porto di Giens – La Tour Fondue, per raggiungere pace, silenzio, spiagge tranquille e finalmente staccare la spina, isolandosi da tutto e da tutti. Qui, la natura è incontaminata e protetta da rigide norme ambientali, volte alla salvaguardia di questo territorio piccolo ma prezioso. Le auto non ci sono e nemmeno mezzi pubblici. Il modo migliore per spostarsi è andare in bicicletta da noleggiare in uno dei tanti negozi sull’isola. Incorniciata da minuscole casette color pastello Place d’Armes è il cuore del villaggio, l’unica piazza dove i pochi abitanti dell’isola giocano a pétanque e dove il massimo della mondanità è sedersi in uno dei bar all’aperto e sorseggiare un pastis come aperitivo. Il paesaggio verace e il douceur de vivre che si gode oggi è quasi interamente da attribuire a un cercatore d’oro belga, FJ Fournier, che acquistò Porquerolles nei primi anni del 1900 per farne regalo alla moglie: fece piantare 500 acri di vigneti che produssero uno dei primi vini provenzali, le vin des Côtes de Provence. In seguito, nel 1971 lo stato intervenne e dichiarò l’80 percento dell’isola un parco nazionale. Lungo la costa settentrionale, spiagge di sabbia bianchissima e foreste di pini marittimi che arrivano fino nel mare. Una delle più belle è Plage de Notre Dame, senza dimenticare Plage d’Argent, una lingua di sabbia di quarzo bianco. I più intrepidi si spingono fino a Plage du Langoustier, bellissima e selvaggia con Plage de la Galère. Il versante opposto è più aspro e selvaggio, con scogliere e piccole calette raggiungibili attraverso sentieri scoscesi, o navigando. Muoversi fra le isole a bordo di una barca è il modo migliore per scoprire angoli e fondali da favola.

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La barca è il modo migliore per scovare angoli e fondali da favola

Attraversando il sottobosco, camminando tra vigneti e olivi centenari, si giunge a Fondation Carmignac, all’interno di una villa progettata dall’architetto Henri Vidal negli anni ’80. E’ l’approdo verso l’arte in un luogo inaspettato. Il museo è nascosto sotto la casa. Lo spazio si sviluppa su 2.000 metri quadrati di mostra allestita su più livelli. Attorno, il parco pensato dal paesaggista Louis Benech, il giardino, le vigne, fino a sentire la presenza umana rarefarsi per lasciare posto alla macchia mediterranea nella sua essenza più pura: pini marittimi, lecci, lentisco, cisto, che avvolgono di profumi, l’odore della salsedine. Il mare è poco più in là.

Hyères, celebre per le sue Isole d’Oro è un “balcone sul mare”, tra palme e architetture moresche. Qui hanno passato i loro inverni personaggi leggendari e scrittori, come Victor Hugo, Stevenson e Tolstoy. Un centro storico d’impianto medievale, tra splendidi giardini pubblici e monumenti come la Tour Saint Blaise, realizzata dai Templari nel XII secolo (oggi è spazio espositivo), o la chiesa di Saint Louis in stile romanico e gotico. Verso lo sperone roccioso dove si trovano i resti di un castello si può fare un po’ di sano trekking: la vista panoramica qui è spettacolare su tutto il territorio circostante, a partire dalla penisola di Giens, caratterizzata dal “doppio tombolo”, due lingue sabbiose unite alla costa, affiancate da saline, regno dei fenicotteri rosa.

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La penisola di Giens

Villa Noailles è uno straordinario esempio di architettura modernista a cavallo tra gli anni ’20-’30 del ‘900. Pochi giorni fa, ha ospitato il Festival Internazionale di Moda, Fotografia e Accessori, quest’anno giunto alla 36esima edizione; le exhibition rimarranno aperte al pubblico fino alla fine di gennaio 2022. I designer e fotografi candidati hanno presentato le loro creazioni alla giuria per ogni settore. I premi sono stati consegnati grazie alle donazioni dei partner del festival fornendo sostegno e l’aiuto pratico a tutti i candidati in ambito di finanziamento, produzione, artigianato, materiali, stampa, mostre, laboratori e residenze. Una schiera di partner fedeli hanno sostenuto i nuovi talenti: Chanel, 19M, Première Vision, LVMH, Chloé, Hermès, Mercedes-Benz, American Vintage, la Fédération de la Haute Couture et de la Mode, le Défi.

Festival Hyères
Festival Hyères
36esima edizione Festival Internazionale di Moda, Fotografia e Accessori