Ville aperte in Brianza alla scoperta di bellezze architettoniche e ambientali

Ville aperte in Brianza alla scoperta di bellezze architettoniche e ambientali

di Paolo Lavezzari

La ventesima edizione di Ville aperte in Brianza è l’occasione per visitare celebri quanto inediti luoghi e panorami di 5 province lombarde

Siamo alla ventesima edizione (dal 17 settembre al 2 ottobre) e tuttavia gli organizzatori di Ville aperte in Brianza trovano ancora per questa edizione autunnale luoghi nuovi (40 in più) da aggiungere al già lungo e gustoso elenco di siti (oltre 180) che è possibile visitare, anzi è consigliatissimo, in ormai ben 5 province lombarde. Segnale questo della ricchezza, sembrerebbe inesauribile, di beni architettonici e ambientali disseminati in un’area certo grande, ma infine non così sterminata. E dunque ville di delizia, come da titolo, ma in realtà anche parchi, luoghi sacri, palazzi, mausolei, ma anche mulini e cascine; ci sono persino l’autodromo di Monza e l’ex ospedale psichiatrico di Mombello. Come a dire che storia e bellezza vanno d’accordo: il territorio stesso è un museo vivente e questo dovrebbe fare riflettere ognuno sulla responsabilità che abbiamo di avere un occhio non solo di ammirazione ma anche di riguardo per quanto ci sta intorno. 


Villa-Monastero-Varenna

Nei 3 fine settimana in cui si articola l’evento, sono 83 i comuni partecipanti, quindi è un bel girare in lungo e in largo; ma non è per forza necessario andare in auto; è infatti possibile inoltrarsi su oltre 30 itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta: destinazione beni aperti, gestiti da guide turistiche abilitate che provvederanno alla formazione del gruppo, e al loro accompagnamento lungo il percorso. Tra le new entry: a Como apre Villa La Clerici a Erba, nata come filanda della seta alla fine del Settecento, è diventata, da fine Ottocento, una vera e propria villa di delizia che ancora oggi conserva nel suo parco all’inglese un caratteristico laghetto “romantico”; a Merate, nel  lecchese, Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi, dimora che fu residenza di Pietro Bagatti Valsecchi, grande pittore romantico e padre di Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi (i due fratelli cui si deve l’omonima casa museo in centro Milano); facendo un po’ il paio con il Rossini Art Site di Briosco, a Castellanza (un tiro di schioppo da Milano), apre il Museo d’Arte Moderna Pagani: un parco di oltre 40mila mq disseminato di sculture e mosaici collezionati dall’artista e gallerista Enzo Pagani ( gli autori ci sono tutti Jean Arp, Alexander Archipenko, Man Ray, Mauro Reggiani, Gio Pomodoro…). Tutto su: www.villeaperte.info.