Whisky, 5 abbinamenti insoliti per degustarlo

Whisky, 5 abbinamenti insoliti per degustarlo

di Chiara Degl’Innocenti

Olio, pane, miele e Royal Salute. Per assaporare il blended in modo inedito, ecco i consigli di Andrea Gasparri, Brand Ambassador Whisky di Pernod Ricard

È un percorso sorprendente quello che consente di abbinare il whisky al cibo perché può aiutare ad apprezzare in modo inedito la ricchezza, l’eleganza e la complessità di un blended come Royal Salute, uno dei gioielli della Corona Britannica composto da miscela speciale ultra-premium di 21 anni racchiusa in decanter di ceramica.

A guidare ogni accostamento Andrea Gasparri, Brand Ambassador Whisky di Pernod Ricard, leader mondiale nel settore Wine & Spirits, numero due in Italia alle spalle dell’irraggiungibile Campari.

Olio “Un whisky come Royal Salute ha bisogno di un abbinamento creativo che può spaziare dalla cucina più raffinata e curata fino a un estremo minimalismo. Per questo blended complesso e invecchiato consiglio una degustazione estrema fatta ad hoc per estimatori, a base di olio d’oliva toscano. Questo, essendo erbaceo e meno carico di polifenoli, esalta tutte le note erbacee come lo zenzero, la frutta secca, la buccia di pomodoro e l’aroma di erba tagliata di Royal Salute. Si procede con un dito di olio e poi con un sorso di whisky che asciuga gli aromi”.

Miele Per gli amanti del dolce, da provare con il miele. “Royal Salute ha un invecchiamento e un affinamento lunghi 21 anni in botti di sherry che fanno della sua rotondità la sua forza aromatica e organolettica. Lo consiglio con tutti i mieli scuri come il castagno e l’acacia, ad alto contenuto amarognolo. La parte più grassa e caramellata asciuga l’alcol andando a esaltare le parti aromatiche ed erbacee di entrambi senza contrastri”.

Formaggio “L’abbinamento con i formaggi è gradevole anche se sconsiglio quelli estremamente saporiti. Royal Salute ha una personalità forte e maschile che, declinata con eleganza e morbidezza, cerca una sapidità equilibrata nel cibo. Anche il formaggio troppo grasso rischia di andare a coprire la sua grazia, così come quello troppo fresco o erborinato, che rischia di essere coperto dal forte gusto di whisky andando a scompensare quell’equilibrio organolettico ricercato. Meglio, quindi un semistagionato. Dal pecorino alla toma, alla caciotta. Secondo le regioni di degustazione”.

Pane Abbinamento cheap&chic? “Con tartina di pane di segale per richiamare i cereali del whisky insieme a una fettina di carne salada accompagnata all’avocado, oppure del pane nero, tonno crudo e un’emulsione di miele scuro sono l’ideale per un apericena diverso. Chi ama la verdura può provare la carota cruda o il peperone perché, anche se acido, ha una nota erbacea molto forte. Il pomodoro no, è troppo acquoso e acido e non si sposa bene con l’orzo”.

Frutta Il top è whisky e frutta. “Assolutamente sì, ma solo se caramellata e disidratata perché la parte caramellata e zuccherosa è più grassa e asciuga l’alcol. Inoltre va a esaltare la parte fruttata del whisky che si desidera gustare più intensamente. Un esempio: due dita di Royal Salute e una fettina di zenzero disidratato, o un’albicocca o una fragola”.