Quante volte lavare i capelli e come farlo al meglio: tutti i consigli
Quante volte lavare i capelli

Quante volte lavare i capelli e come farlo al meglio: tutti i consigli

di Federico Costa

“Ogni quanti giorni bisogna lavarli?”. Una sola domanda ma tante risposte (che dipendono tutte dal tipo di capello che hai). Per scoprire come fare in modo che la detersione diventi un punto di forza della tua hair care routine, leggi i nostri consigli.

Una delle domande più frequenti relative alla cura dei capelli è “quante volte lavare i capelli?”. La risposta, come potrai immaginare, non è uguale per tutti perché la frequenza del lavaggio dipende da tanti fattori – che qui ti sveliamo.

Quante volte lavare i capelli? Studia la tipologia di capello

La prima cosa da sapere è che tipo di capelli hai. Per esempio, se hai i capelli normali, generalmente la frequenza è una o due volte a settimana. Se, invece, hai un cuoio capelluto grasso o tendente al grasso, la frequenza può essere maggiore, fino a 4 volte a settimana. Altro aspetto da valutare è se i tuoi capelli sono fini o lisci. Chi ha i capelli grossi non ha bisogno di lavarli spesso: anche la consistenza e la struttura del capello, insomma, influenzano il numero di volte in cui bisogna lavarli durante la settimana; al contrario, più sono sottili, più è facile che sebo e sostanze che si accumulano durante il giorno possano raggiungere le punte. Terzo aspetto fondamentale, infine, è se il capello ha subito colorazioni o permanenti (sempre più amate anche da lui): in entrambi i casi, infatti, è preferibile lavarli meno spesso, poiché il capello è indebolito. Sfatiamo, poi, un mito: è bene sapere che la tipologia di shampoo, balsamo o lozioni non influisce sulla frequenza del lavaggio; cambiare, quindi, prodotti non determina un cambiamento nella quantità di volte in cui devi detergerli. In definitiva, quindi, la frequenza con cui è consigliabile lavare i capelli dipende da diversi fattori, tutti molto soggettivi come:

  • Il tipo di capello (riccio, lungo, grasso, liscio).
  • La condizione del cuoio capelluto (fragile, secco, grasso).
  • La lunghezza del capello.
  • L’ambiente esterno.

Per fare un esempio: un uomo con i capelli grassi e fini che vive in città dovrà lavare i capelli più volte rispetto a chi ha un capello riccio e grosso e vive lontano dai centri più popolosi. Ma come mai l’inquinamento ha un impatto così forte sul cuoio capelluto? Te lo raccontiamo nel prossimo paragrafo.

quante volte lavare i capelli
Credit ph: Spotlight/Launchmetrics

Il ruolo dell’inquinamento

Chi vive in città, soprattutto se molto popolata, sarà costretto a lavare più spesso i capelli. Tutto è dovuto all’alta concentrazione di smog: le micropolveri presenti nell’atmosfera sporcano capelli, pelle e cuoio capelluto più velocemente. Oltre quindi al normale sporco – dovuto alla quantità di sebo prodotta che negli uomini è maggiore rispetto alle donne, al sudore e alla desquamazione – c’è l’inquinamento esterno con sostanze inquinanti che si depositano sul cuoio capelluto andando a compromettere più facilmente l’equilibrio del microbiota della pelle alterato dal processo infiammatorio. La conseguenza è un aumento della sensibilità della pelle e della possibile caduta dei capelli.

Come lavare bene i capelli

Detergere bene i capelli e con la giusta frequenza diventa quindi fondamentale. Partendo dallo shampoo che deve essere specifico per il tipo di capelli (normali, secchi, grassi, fini o colorati, per esempio) incluse alcune problematiche come caduta e forfora. A seguire, va applicato il balsamo il cui ruolo è nutrire e rendere più liscia e luminosa la superficie del fusto. Ti consigliamo di usare prodotti senza siliconi e parabeni che aggrediscono cute e capello e preferire formulazioni con tensioattivi delicati, soprattutto quando i lavaggi sono frequenti. Il trick è usare una noce di prodotto (o anche meno) e diluirla con acqua per permettere una distribuzione più uniforme del prodotto. Per una detersione al top, provate a massaggiare il cuoio capelluto con i polpastrelli, prima con acqua tiepida e poi fredda per stimolare la microcircolazione: l’effetto sarà immediato!