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Brillano in triple, schiacciate tonanti e fadeaway. Tra loro un nuoto The Goat? Certo, nel quintetto non manca Victor Wembanyama
Inarrestabile, LeBron James continua a scolpire record. A 40 anni, con vista sui 41 che compirà a dicembre, non pensa ancora al ritiro. Con la regular season appena iniziata, centra la sua 23^ stagione in NBA, superando il primato di 22 stagioni di Vince Carter. Ben 83 giocatori dei roster attuali non erano ancora nati quando debuttava King James. E chi sarà l’erede? Quasi impossibile uguagliarlo, ma ci sono ottimi giovani talenti che brillano in triple, schiacciate tonanti e fadeaway. Da Victor Wembanyama a Anthony Edwards – certo, loro non possono mancare – ecco i migliori giocatori di basket under 25.
Victor Wembanyama
Ha solo 21 anni ed è già una star. Madre natura lo ha dotato di un fisico incredibile, 2,24 metri di altezza, ma lui ci ha messo qualità atletiche e talento fuori misura.
Sinuoso e veloce, alla prima partita della regular season 2025-2026, il 22 ottobre, Victor Wembanyama ha subito strabiliato. Cestita più alto dell’NBA, ha messo a segno ben 40 punti nella vittoria dei San Antonio Spurs contro i Dallas Mavericks.

Dominante, il prodigio francese ha mostrato una precisione letale, sia da vicino che dalla media distanza. Le sue schiacciate? Spettacolari, spesso a due mani sopra i giocatori avversari impotenti.
Incontenibile, ha sciorinato una prestazione totale, fatta anche di rimbalzi e stoppate, chiudendo la partita con zero palle perse.
Tra i migliori giocatori under 25 del basket mondiale, per molti è il giovane con il più alto “soffitto” mai visto dal tempo di LeBron James. Il suo potenziale? Lo sanno le stelle.
Anthony Edwards
Roccioso, capace di dare il massimo sotto pressione, Anthony Edwards è stato il giocatore più giovane nella storia dell’NBA a realizzare 10 triple in una singola partita.
Di straordinario atletismo, attacca il ferro come un missile. Con una verticalità e un’esplosività fuori dal comune. A 24 anni, oggi è il trascinatore indiscusso dei Minnesota Timberwolves.

La dimostrazione c’è subito stata al debutto della regular season. Il ragazzo di Atlanta ha guidato la sua squadra alla vittoria in rimonta contro i Portland Trail Blazers, con una prestazione stellare sul finale. Ben 41 i punti realizzati da Ant-Man. Ma, soprattutto, è suo il canestro in step-back dalla media distanza a pochi secondi dalla fine, che ha indirizzato la gara.
Sempre più maturo, alla prova della leadership. Uno dei migliori giocatori under 25 del basket mondiale. Si candida al titolo di MVP.
Paolo Banchero
Un’ascesa da giocatore top quella di Paolo Banchero. 22 anni, nonostante la giovane età il cestista di Seattle mostra già freddezza e sicurezza da chi ha consumato pitturati e lunette. Il destino è già scritto: sarà il leader del futuro degli Orlando Magic.
Lo scelsero al Draft NBA 2022, quando Banchero fu la primissima scelta assoluta. E qualche assonanza torna alla memoria: anche nel 1992 gli Orlando Magic ebbero il diritto di scegliere per primi tra i giovani provenienti dai college statunitensi e fu scelto Shaquille O’Neal, tra i migliori nella storia della pallacanestro.

In crescita sia come marcatore che come playmaker, nonostante la stazza Banchero ha notevoli abilità di gestione palla. La sua media nelle tre stagioni in NBA dice: di 22,4 punti, 7,1 rimbalzi e 4,6 assist. E alle spalle già una convocazione per l’All-Star Game.
Il suo nome non nasconde le sue origini: il padre di Paolo Banchero è di origini liguri. Americano con cittadinanza italiana, al Mondiale 2023 scelse di rappresentare gli States anziché il Belpaese. Come biasimarlo?
Cade Cunningham
24 anni, Cade Cunningham è la star emergente dei Detroit Pistons. Dopo gli infortuni degli inizi, la stagione NBA alle spalle è stata quella della svolta. La guardia texana ha raggiunto la sua prima convocazione all’All-Star Game ed è stato inserito nel terzo quintetto All-NBA.
Con incrollabile tenacia ed energia di ferro, Cunningham ha conquistato il pubblico e i galloni da leader a Detroit, pronto a spingere in alto i suoi colori.

Grazie alla sua brillantezza come marcatore e negli assist, ha già aiutato i Pistons a raggiungere i playoff, come non capitava dal 2019.
Ed è pronto a migliorarsi. A pochi giorni dall’esordio stagionale, ha parlato del suo impegno costante per migliorare ulteriormente il tiro da fuori. Nel primo match contro i Chicago Bulls, però, ha dovuto incassare una sconfitta. Fisico permettendo, il futuro è suo.
Chet Holmgren
Un muro di 2,16 metri con un’apertura alare di 2,29 m che lo rendono un perno in difesa, uno dei migliori rim protector e stoppatori. Sguizzante nella lotta sotto canestro, in attacco è bravo a capitalizzare ed efficace nei tiri da tre. È Chet Holmgren, 23 anni e potenzialità giganti dinnanzi.
È stato purtroppo a lungo fuori per infortunio, rimediato tra l’altro proprio mentre difendeva contro… LeBron James. Al rientro ha fatto subito la differenza per gli Oklahoma City Thunder.

Il giovane centro statunitense ha tempismo e senso del posizionamento per compensare il fisico esile.
Nella vittoria contro gli Houston Rockets, nella partita d’esordio della nuova stagione, è stato subito determinante. 28 punti a segno, secondo realizzatore degli OKC, e una pressione costante su ogni fronte.
 
		 
		 
                                     
                                    