

Born Digital: l’arte nel nuovo millennio
Come è cambiata la creatività nel nuovo millennio? La tecnologia ha influenzato il modo di fare arte?
Per rispondere a queste e a tante altre domande, dovremmo prima considerare tutto ciò che ha investito non solo l’immaginario degli artisti ma la società, tutta.
Big data, Intelligenza Artificiale, realtà virtuale e aumentata, blockchain: questi e molti altri fenomeni stanno dilatando – alcuni teorici sostengono che più che dilatare, le nuove tecnologie dilaniano – le frontiere degli immaginari visivi. Molte delle nuove tecnologie stanno trasformando le dinamiche sociali, economiche e culturali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e ridurre le disuguaglianze. Mixando creatività, scienza e tech nel segno della sperimentazione, l’avanguardia digitale sta letteralmente trasformando le nostre percezioni e, in parallelo, il nostro modo di capire la realtà. Nel mondo dell’arte, tantissimi artisti hanno abbandonato i linguaggi espressivi consolidati, per sperimentare nuove tecnologie.
Ecco allora che l’arte del futuro sarà destinata a essere profondamente influenzata dalla tecnologia e dalle nuove forme di espressione artistica. Alcune tendenze sono: metaverso, realtà aumentata, design generativo, arte sostenibile e blockchain e Nft, che offrono nuove modalità di vendita e condivisione delle opere digitali. Anche il modo di esporre sta cambiando, tanto che molti luoghi destinati alle mostre, stanno diventando sempre più interattivi e coinvolgenti.
Sempre più artisti possono tradurre concetti scientifici complessi in modo visivamente stimolante, mentre i ricercatori scientifici possono trarre ispirazione da opere d’arte per affrontare nuove sfide o esplorare nuove prospettive. Questa sinergia contribuisce ad un approccio multidisciplinare alla conoscenza e alla creatività. Alcune delle principali interazioni possono far si che gli artisti prendano ispirazione dalla scienza e dalla biotecnologica, per dar vita ad opere che coinvolgono organismi viventi o, ancora, per creare opere digitali interattive e generative.
L’occasione per scoprire queste nuove forme d’arte è la mostra Born Digital! Ospitata al Kunsthaus di Zurigo (fino al 29 settembre 2024). Con il sottotitolo Video art in the new millennium, la mostra indaga alcuni degli esempi più significativi di sperimentazione video, dove gli artisti sono fortemente influenzati da tecnologie e ricerche digitali. Dall’inizio del nuovo millennio, i creativi si sono ispirati a prodotti della cultura popolare come i videogiochi. A questi si aggiungono CGI (immagini generate al computer), hacking e nuove forme di distorsione delle immagini come i “glitch”, che hanno lasciato il segno nella video arte.
Il focus tematico delle opere ospitate nella mostra Born Digital, rispecchia pienamente la rivoluzione digitale in atto. In “Cosplayers” (2004) di Cao Fei, i giovani cinesi della città in forte espansione e in rapida crescita di Guangzhou si vestono con costumi che rappresentano i loro eroi di manga e giochi per computer, sovrapponendo mondi virtuali e realtà. Un altro focus è posto su opere che trasmettono in particolare lo spirito del nuovo millennio: “La Suisse Existe” (2000) di Christoph Büchel presenta il discorso del presidente della confederazione Adolf Ogi del 2000, registrandolo come un atto di pirateria performativa e quindi trasformando il pubblico discorso in una performance artistica. Un’altra opera video significativa è “I love Switzerland” (2002) del duo di video artisti svizzeri Com&Com, (Marcus Gossolt e Johannes M. Hedinger) che drammatizza e rende parodia l’orgoglio nazionale svizzero utilizzando la semplice tecnologia video digitale.