Cristiano Ronaldo, il dittatore del calcio che non invecchia
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Cristiano Ronaldo, il dittatore del calcio che non invecchia

di Digital Team

La superstar portoghese non brilla in umiltà e simpatia, ma continua a scolpire la storia del calcio in gol, trofei e primati. Da conquistatore insuperabile. Anche ora che compie 40 anni. E svetta pure come uomo brand. Esageratamente CR7

«Mi reputo il miglior calciatore del mondo. Se non credi di essere il migliore, non riuscirai mai a raggiungere tutto ciò di cui sei capace». Parola di Cristiano Ronaldo che, se non brilla in umiltà, di certo splende in tenacia ossessiva, record frantumati, trofei conquistati.

Anche ora che svolta verso i 40 anni, che compie il 5 febbraio, lui sa solo vincere. In campo, negli incassi, sui social. Esageratamente CR7.

Cristiano Ronaldo
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Cristiano Ronaldo in gol con il Manchester United, 11 settembre 2021

Le origini e il salto al Manchester United

E pensare che, all’età di 15 anni, Cristiano Ronaldo rischiò di veder svanire il suo incredibile futuro nel calcio. Una patologia cardiaca lo bloccò, frenando il sogno che aveva sin da bambino di sfondare come calciatore. Dopo un intervento, fortunatamente poté tornare alla sua passione.

Dal Clube Desportivo Nacional de Madeira allo Sporting Lisbona, il debutto nel professionismo avvenne già a 17 anni, nel 2022. Con il suo atletismo eccezionale e la capacità di ipnotizzare gli avversari con finte e giochi di prestigio, si fece subito notare. Da lì a poco il salto nel glorioso Manchester United, nel 2003.

Cristiano Ronaldo
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Cristiano Ronaldo riceve il Pallone d’oro, Zurigo, 12 gennaio 2015

Fu la consacrazione. Sei anni da fuoriclasse dallo straordinario fiuto del gol. Con potenza, velocità e tecnica di efficacia senza pari. La stagione 2007-08 fu la migliore con i Red Devils, quando segnò 42 gol vincendo il campionato inglese, la sua prima Champions League e il primo Pallone d’oro.

L’altro grande connubio, con il Real Madrid, in un trasferimento a cifre stellari (80 milioni di sterline), lo portò a segnare ben 450 gol. Da capogiro.

Cristiano Ronaldo
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Cristiano Ronaldo alla conquista della sua quinta Champions League, vittorioso dopo Real Madrid vs Liverpool, Kiev, 26 maggio 2018

Cristiano Ronaldo, record frantumati

Ci vorrebbero papiri e papiri per elencare i numeri da dittatore del calcio di Cristiano Ronaldo. Di incrollabile forza mentale, ieri come oggi che è volato nei lidi arabi.

«A 11 anni mi stiravo da solo i vestiti. La mia forza mentale risale a quei giorni», ha raccontato il campione portoghese. Dalla sua Madeira si trasferì da bimbetto a Lisbona per inseguire i suoi sogni, lontano dalla famiglia. «È stato il momento più difficile della mia vita. Piansi quasi ogni giorno». Ma aveva già ambizioni incrollabili. «Ero veramente magro, non avevo muscoli. Così decisi di lavorare ogni giorno più duramente di tutti gli altri. Smisi di ragionare come un bambino, sapevo di avere molto talento, cominciai ad allenarmi come se dovessi diventare il più forte del mondo».

E lo è diventato davvero. Quel dolore ha formato un asso dalla mentalità d’acciaio e dal fisico scolpito. Lo coltiva con training scrupolosi tra palestra, pesi, piscina, corsa e pilates reformer.

Cristiano Ronaldo
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Cristiano Ronaldo esulta dopo il gol nelle partita di Supercoppa spagnola tra Real Madrid e Barcellona, 13 agosto 2017

Cinque Palloni d’oro, cinque Champions League, due Supercoppe europee, quattro Coppe del mondo per club, un Europeo con il suo Portogallo: sono solo alcuni dei trofei che ha alzato CR7. E poi lo scudetto vinto nei tre principali campionati europei, in Inghilterra (con il Manchester), in Spagna (con il Real) e in Italia (con la Juventus).

Marcatore più prolifico nella storia del calcio, ha segnato ben 941 gol in carriera, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili come nessuno mai. L’altra divinità del pallone Lionel Messi? È secondo, con 877.

Ha concluso ben sette stagioni di Champions League da capocannoniere. Ed è l’unico giocatore ad aver segnato in tre finali (2008, 2014, 2017).
Con la Nazionale portoghese primeggia in presenze (217) e reti, ben 135!

Cristiano Ronaldo
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Un giovane Cristiano Ronaldo nel match tra Manchester United e Fulham all’Old Trafford, 4 febbraio 2006

CR7 anche re dei social

A 40 anni CR7 è ancora il giocatore più pagato al mondo, con un ingaggio di 220 milioni di dollari. E continua ad essere decisivo anche in Saudi Pro League. Con la maglia dell’Al Nassr ha gonfiato la rete 87 volte.

Ma la superstar portoghese non ha affatto intenzione di fermarsi. Il club saudita avrebbe pronto un rinnovo di contratto, a cifre sempre disumane: 200 milioni di euro per una stagione in più. Del resto c’è il Mondiale americano nel 2026 e Ronaldo non vuole mancare, per scolpire ancora di più la storia del calcio.

Cristiano Ronaldo
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Cristiano Ronaldo esulta dopo il gol con la maglia dell’Al-Nassr, Abha, 9 agosto 2023

Insaziabile, senza limiti, Cristiano Ronaldo è un brand fatto uomo. Se da calciatore è stratosferico, non lo è meno da imprenditore di se stesso. Oltre un miliardo di follower lo seguono e adulano sui social. Su Instagram la truppa più numerosa: oltre 648 milioni! Undici volte la popolazione dell’Italia. È la persona con più follower al mondo.

«Non sono la persona più umile del mondo. Lo ammetto», ha riconosciuto Cristiano che, nel confronto con l’altro mito contemporaneo del calcio, Messi, di sicuro perde in simpatia. Ma… c’è stato mai un dittatore amabile e privo di boria?