Grandi mostre da vedere a giugno
Barbara Kruger Bitte lachen / Please cry Neue Nationalgalerie, Berlin 2022

Grandi mostre da vedere a giugno

di Elena Bordignon

Intelligenza artificiale, grandi amici nel nome dell’arte, diagrammi per conoscere e capire il mondo: sono tanti e disparati i temi delle mostre da vedere a giugno in giro per l’Europa. 

Da Bilbao a Torino, da Monaco a Berlino, abbiamo selezionato delle mostre che ci portano alla scoperta di opere d’arte che raccontano temi universali dell’uomo contemporaneo come l’amicizia tra grandi artisti, la relazione tra il corpo e la macchina, ma anche le frasi audaci di Barbara Kruger, così come l’importanza della comunicazione visiva dei dati, un potente strumento in grado di costruire significati ospitata alla Fondazione Prada a Venezia. 

Rebecca Horn Cutting Through the Past, Castello di Rivoli

La manica lunga del Castello di Rivoli ospita la prima retrospettiva dell’artista tedesca Rebecca Horn, dal titolo Cutting Through the Past. Artista tra le più importanti nel panorama del XX secolo, Horn ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della pratica artistica contemporanea, attraverso opere che creano un inquietante teatro performativo. Intrecciando umano e meccanico, indagando analogie e complementarietà tra naturale e artificiale, l’artista ha anticipato problematiche al centro dell’attuale dibattito culturale, in un contesto definito da tecnologie sempre più complesse. La mostra ospita oltre 35 opere dell’artista tra installazioni, sculture, video, film e disegni dagli esordi negli anni sessanta ad oggi. La mostra è visitabile fino al 21 settembre 2025.

“Five Friends: John Cage, Merce Cunningham, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Cy Twombly” Museum Brandhorst, Monaco

Con la mostra Five Friends. John Cage, Merce Cunningham, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Cy Twombly, il Museum Brandhorst presenta una cerchia di artisti che hanno avuto un’influenza decisiva sulla musica, la danza e l’arte del dopoguerra. In un intenso scambio, Cage, Cunningham, Johns, Rauschenberg e Twombly hanno creato connessioni uniche tra generi e media artistici. Con oltre 180 opere d’arte, oltre a spartiti, oggetti di scena, costumi, fotografie e materiale d’archivio, la mostra offre uno sguardo sull’interazione tra i cinque amici artisti. Tutti e cinque erano alla ricerca di nuove forme di espressione e si interessavano a temi simili: il silenzio e il caso, la tecnologia e il progresso, la tradizione e l’innovazione radicale. La mostra è visitabile fino al 27 agosto 2025.

Barbara Kruger – Guggenheim Bilbao 

Il Museo Guggenheim di Bilbao sarà letteralmente trasformato dal potere immaginifico delle parole, sia per il loro contenuto incisivo sia per la capacità della loro artefice di costruire esperienze immersive basate sul testo. Parliamo della celebre artista americana Barbara Kruger, protagonista della grande mostra ospitata a Bilbao. Per oltre quarant’anni, Kruger ha affascinato il pubblico combinando immagini suggestive tratte dai mass media con frasi audaci e stimolanti che sfidano lo spettatore a confrontarsi con le dinamiche di potere che plasmano identità, desiderio e consumismo. I visitatori entreranno in installazioni di grande impatto in cui il linguaggio è al centro dell’attenzione, avvolgendo interi ambienti con vinili, paesaggi sonori e opere video multicanale. Questa mostra invita i visitatori a immergersi nelle provocatorie esplorazioni di Kruger sul linguaggio, sui media e sul significato nell’era digitale. Dal 24 giugno al 9 novembre 2025.


BARBARA KRUGER No Comment Installation view, ARoS Aarhus Kunstmuseum, Aarhus, 2024–2025 Courtesy the artist, ARoS Aarhus Kunstmuseum and Sprüth Magers Photo: Anders Sune Berg

 Le monde selon l’IA – Jeu De Paume, Parigi

Il Jeu de Paume dedica una mostra all’influenza dell’Intelligenza artificiale, intitolata”Il mondo secondo l’intelligenza artificiale” (fino al 21 settembre 2025). La mostra mette in evidenza l’evoluzione dell’AI contemporanea, dai modelli analitici ai sistemi generativi. Questi strumenti, basati sulle reti neurali artificiali, permettono alle macchine di produrre immagini, suoni e testi e di comprendere il mondo come un codice. L’obiettivo è di riflettere sul modo in cui queste tecnologie trasformano i processi di creazione artistica, facendo luce sulla loro percezione del mondo. La mostra esplora le molte sfaccettature di questa tecnologia e le sue implicazioni e si concentra su due aree principali: l’intelligenza artificiale analitica, utilizzata per il riconoscimento facciale e la computer vision, e l’intelligenza artificiale generativa, che crea testi, immagini e suoni a partire da vasti database. Questi temi sono esplorati attraverso una serie di opere digitali, pittoriche e scultoree. 

Klára Hosnedlová. embrace – Hamburger Bahnhof, Berlino 

L’installazione monumentale di Klára Hosnedlová per la Commissione CHANEL nella sala storica dell’Hamburger Bahnhof, esplora i temi della casa, dell’utopia e della vita quotidiana all’interno di diversi sistemi politici. Si tratta dell’opera scultorea più ambiziosa e imponente che Hosnedlová abbia fatto fino a oggi, caratterizzata da arazzi alti fino a nove metri, oggetti creati appositamente per il museo, rilievi organici e ricami di grandi dimensioni. I motivi dei ricami sono tratti da registrazioni video e cinematografiche di interventi performativi messi in scena dall’artista a Berlino. I contenuti riflettono l’architettura, i film e i romanzi che hanno definito la memoria culturale delle regioni di confine di quella che oggi è la Repubblica Ceca negli ultimi secoli. L’artista costruisce un paesaggio utopico utilizzando fibre di lino, ricami, vetro fuso, arenaria, argilla, ferro e lastre di cemento.

Diagrams by Amo/Oma – Fondazione Prada, Venezia

Intitolata Diagrams, la nuova mostra ospitata nella sede veneziana della Fondazione Prada, Ca’ Corner della Regina, esplora la comunicazione visiva dei dati come un potente strumento in grado di costruire significati, generare comprensione o, al contrario, manipolare l’informazione. Si propone inoltre come mezzo pervasivo di analisi, comprensione e trasformazione del mondo. Il progetto espositivo, ideato dallo studio AMO/OMA – fondato da Rem Koolhaas – ci guida attraverso la sfaccettata relazione tra intelligenza umana, fenomeni scientifici e culturali e i processi di creazione e diffusione della conoscenza.