

L’arte ci cambia la vita? Le mostre da non perdere questa estate
Abbiamo segnato in agenda alcune delle mostre ‘imperdibili’ per l’estate 2024 in Europa
Grandi istituzioni museali sparse tra Roma e Copenhagen, Basilea e Lugano, omaggiano grandi artisti del calibro di Andy Warhol, Dan Flavin, Calder e Anselmo. Tra tanti contemporanei, una sola mostra per assecondare la nostra vena ‘romantica’: quella del grande pittore Friedrich a Berlino, per naufragare tra grandi emozioni in capolavori assoluti dal valore inestimabile.
Le sculture di Calder al MASI di Lugano
Il MASI di Lugano ospita la mostra Calder: Sculpting Time – fino al 6/10/24 – dedicata al grande artista americano, che ha rivoluzionato, con ingegno ed inventiva, il linguaggio scultoreo del XX secolo. L’esposizione si concentra sul periodo più innovativo di Alexander Calder (1898 – 1876), durante il quale creò i famosi “Mobiles” – le grandi sculture di arte cinetica astratta – e la serie “Constellations” degli anni ’40, oltre ad alcune imponenti sculture di grandi dimensioni. Con la sua ricerca, Calder ha ridefinito il concetto di spazio nell’arte, grazie all’utilizzo non solo di materiali insoliti, ma anche per aver reso la materia scultorea trasformabile dal movimento. La mostra al MASI esplora un periodo prolifico nella carriera dell’artista, dagli anni ’30 agli anni ’60, e presenta circa 30 sculture raramente esposte.

L’energia di Giovanni Anselmo al MAXXI di Roma
Dopo il Guggenheim di Bilbao, spetta al MAXXI di Roma ospitare la grande mostra Giovanni Anselmo. Oltre l’orizzonte, dedicata ad uno dei protagonisti dell’Arte Povera. Curata da Gloria Moure, questa esposizione è un focus completo sulla ricerca di Anselmo, nonché l’ultima mostra da lui progettata prima della sua scomparsa lo scorso dicembre. Rispetto alla mostra di Bilbao quella di Roma si arricchisce di un nuovo allestimento per le decine di opere, dagli anni Sessanta alle ricerche più recenti, del grande maestro. Tutti i lavori sono stati pensati come gravitanti intorno a un’idea di energia. Tra echi e rimandi, le opere si intrecciano e contribuiscono a dare forma al mondo e, ovviamente, alla stessa arte di Anselmo, da sempre protesa verso concetti quali l’infinito e l’invisibile.

I paesaggi infiniti di Friedrich alla Nationalgalerie, Berlino
Per celebrare il 250° anniversario della nascita di Caspar David Friedrich, più musei e istituzioni in Germania rendono omaggio al grande pittore romantico. La mostra principale ha per titolo “Paesaggi Infiniti” ed è ospitata alla Alte Nationalgalerie nella capitale tedesca. La mostra raccoglie 60 dipinti e 50 disegni provenienti da musei e collezioni private, tra cui le opere più famose. I suoi paesaggi hanno ispirato dalle più popolari ambientazioni per cartoon – esempio eclatante il Bambi di Walt Disney – a scenari cinematografici indimenticabili, senza contare le tantissime riproduzioni dei suoi quadri su cartoline e poster. Tra le sue opere più note, a Berlino sono in mostra “Il monaco sul mare” e “L’abbazia nel bosco di querce”, dal valore incalcolabile e dalla fortissima pregnanza evocativa. (Fino al 4 agosto)

Le dediche di luce di Dan Flavin al Kunstmuseum di Basilea
Fino al 18 agosto, il Kunstmuseum di Basilea ospita Dedications in Lights, una grande mostra dell’artista americano Dan Flavin (1933–1996), pioniere della Minimal Art. Diventato famoso negli anni ’60 con il lavoro con i tubi fluorescenti prodotti industrialmente, l’artista è stato il primo ad inventare una nuova forma d’arte fatta di luce e gradazioni cromatiche. La mostra di Basilea si concentra sull’esplorazione sensoriale della luce e del colore in una serie di installazioni su larga scala. Inondati di luce, gli spettatori provano un’esperienza immersiva tra istallazioni al neon e riverberi luminescenti. La scelta curatoriale si è concentrata sulle opere che, più di altre, esprimevano le dediche di Flavin a persone o a eventi particolarmente importanti per lui, come le atrocità e la violenza della guerra o gli omaggi ad altri artisti.

L’opera di Roni Horn tra arte e cinema al Louisiana Museum di Copenhagen
Fino al primo settembre, il Louisiana Museum of Modern Art di Copenhagen ospita la prima grande mostra personale di Roni Horn nei paesi nordici. Oltre a sculture, installazioni e opere a parete, è stata selezionata una serie di film iconici, rivelando sfumature sottili, messaggi segreti e segnali erotici, mai particolarmente studiati nella lunga carriera dell’artista. In mostra, l’arte di Roni Horn è messa in dialogo con alcuni tra i più importanti registi di tutti tempi, come Lars von Trier, Alfred Hitchcock, Ingmar Bergman, tra gli altri. Le sue opere sono state messe in dialogo con spezzoni di film visionari che contribuiscono a una comprensione più profonda della sua ricerca.

Andy Warhol e Keith Haring al Museum Brandhorst di Monaco
In un percorso espositivo che si snoda attraverso 120 opere, il Museum Brandhorst di Monaco ospita, dal 28 giugno al 26 gennaio 2025, una grande mostra che omaggia un sodalizio tra i più importanti nella storia dell’arte recente: l’amicizia e la collaborazione tra Andy Warhol e Keith Haring. La mostra non poteva avere un titolo più azzeccato, “Party of Life”, ed è organizzata su grandi macro aree che esplorano la portata rivoluzionaria del loro linguaggio artistico mediante la lente del mitico programma dedicato alla musica, MTV, del mondo della disco-music e delle discoteche, ma anche della scena hip-hop e del mondo dei graffiti. Oltre alle opere sono esposte materiale documentativo e oggetti del panorama culturale degli anni ’80.
