Le 10 mostre imperdibili dell’autunno 2024
Luigi Ghirri, Trani, 1981, C-priny CASAC, Università di Parma - Eredi di Luigi Ghirri.

Le 10 mostre imperdibili dell’autunno 2024

di Elena Bordignon

Grandi fotografi, pittori geniali e artisti rivoluzionari: abbiamo selezionati una serie di mostre che aprono i battenti nei prossimi mesi, e che ci faranno scoprire dei veri capolavori

Iniziamo il nostro ‘giro artistico’ con le mostre imperdibili di tre maestri della fotografia: Ugo Mulas, Luigi Ghirri e Guido Guido. A Milano due geniali artisti che hanno segnato con la loro ricerca la storia dell’arte, Jean Tinguely e Munch. Ci spostiamo a Vienna per due artisti contemporanei: Erwin Wurm e Robert Longo. A Parigi, imperdibili la grande collettiva dedicata all’Arte Povera e la mostra incentrata su una figura di spicco della Pop Art, Tom Wesselmann. La Tate Modern di Londra dedicata la prima grande retrospettiva all’artista ‘irriverente’ Mike Kelley e il dissacrante Francis Bacon è protagonista alla National Portrait Gallery. 


Verifica 13 Autoritratto con Nini. A Melina e Valentina, 1972. © Eredi Ugo Mulas. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano

L’operazione fotografica di Ugo Mulas a Milano 

Palazzo Reale ospita dal 10 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, uno dei fotografi più importanti del secondo dopoguerra: Ugo Mulas. Davanti al suo obbiettivo sono passati alcuni tra le più significa attive personalità del secolo scorso: Max Ernst, Giacometti, Mirò, Morandi, Pasolini, fino ai grandi americani Frank Stella, Roy Lichtenstein, Jasper Johns, Robert Rauschenberg. Ha dedicato un’intera collezione agli Ossi di seppia di Eugenio Montale, creando per ogni poesia una foto evocativa. In mostra oltre 300 fotografie che raccontano l’intera carriera di Mulas, inclusi i lavori per la moda, per il teatro, il racconto dell’industria e l’Italia del boom economico.


Luigi Ghirri, Marina di Ravenna,1986, C-print. Courtesy Eredi di Luigi Ghirri. © Eredi di Luigi Ghirri

Il viaggio in Italia di Luigi Ghirri a Lugano

Sono 150 le immagine che ci guideranno alla scoperta dell’immaginario fotografico di Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992), nella grande mostra ospitata al LAC di Lugano. A trent’anni dalla sua prematura scomparsa. Il percorso espositivo rivela la profonda fascinazione di Ghirri per il viaggio, sia reale che immaginario. Nelle sue immagini ha rivelato una dimensione del territorio italiano tanto popolare quanto inedita, viaggiando in luoghi frequentati dai turisti: dalle Dolomiti ai laghi dell’Italia settentrionale, dalle località balneari lungo le coste dell’Adriatico e del Mediterraneo ai musei, alle rovine classiche e ai parchi a tema. Un altro corpus di opere approfondiscono l’attenzione di Ghirri per le fotografie di mappe, atlanti, immagini pubblicitarie e cartoline.


Guido Guidi, San Vito, 20.02.2007, foto Guido Guidi, Collezione Fotografia MAXXI Architettura e Design contemporaneo

L’archivio fotografico di Guido Guidi al MAXXI a Roma

La mostra al MAXXI di Roma dedicata a Guido Guido, uno dei principali protagonisti della fotografia italiana, parte dal suo archivio: casa, studio d’artista, luogo di lavoro, di vita e di incontro per giovani autori. La mostra, dal titolo Col tempo, 1956-2024, approfondisce molte tematiche: dal modo di concepire la fotografie e i suoi processi, i legami con la storia dell’arte, con i maestri e con gli altri fotografi italiani e stranieri. Accanto ad una vasta selezione di 350 fotografie, in mostra sono esposti quaderni di appunti, documenti, libri, prove di stampa, dipinti, macchine fotografiche e un film realizzato dal regista Alessandro Toscano.


Jean Tinguely Pit-Stop,1984 © Museum Tinguely, Basilea Jean Tinguely by SIAE, 2023 Christian Baur

Le macchini ‘inutili ‘di Jean Tinguely al Pirelli HangarBicocca

Tra i capostipiti della corrente del Nouveau Réalisme, Jean Tinguely è una delle figure tra le più importante del ‘900. Pioniere e rivoluzionario, l’artista è diventato celebre per le sue sculture, le sue fontane, e i suoi macchinari complessi che affascinano ancora oggi. Le sue ‘macchine che non servono a niente”, sono costruite con materiali di scarto che vanno a formare delle figure mitologiche e ancestrali, meccanismi chiassosi e divertenti dotati di veri e propri motori. Una buona occasione per immergersi nel mondo visionario di Tinguely e la mostra che apre i battenti il 10 ottobre al Pirelli Hangar Bicocca di Milano, presentata come la retrospettiva più grande realizzata in Italia dopo la scomparsa dell’artista. In mostra più di trenta opere: accanto alle macchine inutili monumentali, trovano spazio opere musicali e colorate.


L’urlo di Munch – Foto Spencer Platt:Getty Images North America:Getty Images

Il “grido interiore” di Munch a Palazzo Reale

Dal 14 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, Palazzo Reale dedica una grande mostra a quello che, a ragione, è stato definito “uno dei padri della pittura moderna”. Munch è famoso soprattutto per L’urlo, quadro tra i più riprodotti e inerpicati di sempre. Dai mattoncini della Lego, tazze, quaderni, magliette e quant’altro, in realtà questo quadro sintetizza una delle emozioni più strazianti che ci possono assalire, quella dell’angoscia! In occasione degli 80 anni dalla morte, il museo milanese gli dedica la mostra Munch. Il grido interiore, con oltre 100 capolavori dal museo Munch di Oslo. Il percorso della mostra ci porta alla scoperta delle vicende personali dell’artista e delle varie fasi della sua carriera.


Erwin Wurm Mind Bubble Walking Pink, 2024 Aluminium, Acrylfarbe © Erwin Wurm, Bildrecht, Wien 2024 Markus Gradwohl

L’Albertina Modern di Vienna festeggia Erwin Wurm 

In occasione del suo 70° compleanno l’Albertina Modern di Vienna festeggia l’artista austriaco  Erwin Wurm (1954 Bruck/Mur), presentando una grande retrospettiva. Accanto al filo conduttore che percorre il suo intenso e innovativo percorso creativo, ovvero quello delle sue distintive sculture (ingrassate?), la mostra si propone di far conoscere al pubblico anche opere meno conosciute ma altrettanto significative. L’esposizione raccoglie sculture, disegni, istruzioni di lavoro e documentazione, video, oggetti, fotografie e dipinti che ci invitano a far luce su ciò che lo stesso Wurm definisce “il paradosso e l’assurdo”.


Robert Longo Untitled (White Tiger), 2011 Charcoal on mounted paper Private collection, Basel | © Robert Longo / Bildrecht, Vienna 2024 Photo: Robert Longo Studio

La vibrante realtà di Robert Longo a Vienna  

All’Albertina c’è un altro protagonista delle scena artistica internazionale, l’artista  statunitense Robert Longo (1953, Brooklyn). Noto per le sue monumentali opere iperrealistiche, i disegni a carboncino di Longo sono potenti e dinamici grazia alla tecnica virtuosa e maniacale.  Per i suoi modelli, Longo utilizza fotografie che registrano situazioni drammatiche nel momento di maggiore tensione. Ingrandendo il soggetto e intensificando l’illuminazione in un drammatico chiaroscuro, ci troviamo di fronte a gigantesche immagini teatrali. Gli effetti drammatici di luci e ombre dei disegni a carboncino sottolineano la plasticità degli oggetti e la profondità spaziale (dal 4 settembre).


Tom Wesselmann, Mouth #14 (Marilyn), 1967 – Crédit artiste © Adagp, Paris, 2024 Crédit photographique © Jeffrey Sturges

La Fondation Louis Vuitton a Parigi presenta Tom Wesselmann

Dal 16 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025, la Fondation Louis Vuitton presenterà Pop Forever, Tom Wesselmann &…, una mostra dedicata alla Pop Art, uno dei principali movimenti artistici degli anni ’60. La mostra ha come fulcro principale Tom Wesselmann (1931-2004) – una delle figure di spicco del movimento Pop – attraverso una selezione di 150 dipinti e opere in vari materiali. La mostra presenterà anche 70 opere di 35 artisti di diverse generazioni e nazionalità che condividono una sensibilità comune per il “Pop” – dalle sue radici dadaiste alle sue manifestazioni contemporanee, e dagli anni ’20 ai giorni nostri.


Giuseppe Penone, Essere Vento. Courtesy Pinault Collection – Foto ©Cathy Carver

L’Arte Povera trionfa a Parigi

La Bourse de Commerce di Parigi ospita un grande mostra collettiva dedicata al movimento artistico dell’Arte Povera. Dal 9 ottobre 2024 al 27 gennaio 2024 l’esposizione diventa un’ottima occasione per conoscere questo importante movimento artistico italiano attraverso una collezione di opere di tredici dei suoi principali protagonisti. La mostra raccoglie importanti opere dell’Arte Povera della Collezione Pinault, del Castello di Rivoli e di diverse altre importanti collezioni private e pubbliche in Francia e Italia. Gli artisti più strettamente legati a questo movimento – da Giovanni Anselmo a Alighiero Boetti, da Pier Paolo Calzolari a Mario e Marisa Merz solo per citarne alcuni – erano principalmente interessati a situazioni di percezione elementare, unendo il fascino per la vita quotidiana a un profondo rispetto per la tradizione artistica.


Mike Kelley, Ahh…Youth!, 1991 Mike Kelley Foundation for the Arts © Mike Kelley Foundation for the Arts. All Rights Reserved/VAGA at ARS, NY

Il mondo provocatorio di Mike Kelley alla Tate Modern, Londra

Quella ospitata alla Tate Modern di Londra è la prima grande mostra nel Regno Unito dell’artista americano Mike Kelley (dal 3 ottobre al 9 marzo 2025). L’esposizione presenta i mondi elaborati, provocatori e immaginari creati da questo grande artista sperimentale.  Dalla fine degli anni ’70 al 2012, Kelley ha realizzato un corpus diversificato di lavori utilizzando disegno, collage, performance, oggetti trovati e video. La mostra presenta le sue rivoluzionarie sculture “artigianali” realizzate con tessuti e giocattoli di peluche fino alle sue installazioni multimediali come Day Is Done . Nel New York Times del 2012, un giornalista ha descritto Kelley come “uno degli artisti americani più influenti dell’ultimo quarto di secolo e un pungente commentatore della classe americana, della cultura popolare e della ribellione giovanile”.


Study for a Self-Portrait, 1979 by Francis Bacon © The Estate of Francis Bacon

I ritratti di Francis Bacon alla National Portrait Gallery di Londra 

Sono state presentate tantissime mostra sul grande artista inglese Francis Bacon, ma nessuna si era concentrata in modo così approfondito sulla sua produzione dedicata al ritratto. Quella ospitata alla National Portrait Gallery dal 10 ottobre al 19 gennaio 2025, è la più ampia e completa esposizione dedicata della ritrattistica di Bacon. L’occasione è unica per scoprire come l’iconico artista ha sfidato le definizioni tradizionali del genere ‘ritratto’ e ha catturato la sua vita attraverso le sue relazioni più strette. Artisti, amici e amanti perduti sono ricordati insieme ai suoi autoritratti in oltre 100 opere dagli anni Cinquanta in poi, in prestito da importanti collezioni pubbliche e private.