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Grandi personalità del mondo dell’arte e della fotografia, visioni oniriche e misteriose della notte: le mostre da vedere per fare ordine tra bellezza fisica e intellettuale.
Dalle sessioni ipnotiche di Matt Mullican a Bergamo alla perfezione trascendentale delle fotografie di Jeff Wall, dal mondo naturale e perfetto di Mario Ceroli alla crudezza degli scatti di Margaret Bourke-White. Le mostre che abbiamo selezionato per il mese di Novembre ci regalano atmosfere coinvolgenti, espressioni di grande e intensa umanità. Tra grandi personalità dell’arte e della fotografia, anche due mostre collettive: i festeggiamenti della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per il 30 anni della sua nascita e il viaggio onirico e scientifico attraverso la ‘notte’ alla GAM di Torino.

Le sessioni ipnotiche di Matt Mullican a Bergamo
“Tutto è nella mente. Tutte le immagini sono mentali. Il lato in bianco e nero è dipinto da quella persona. Quella persona è ciò che divento in trance ipnotica. Il copione è dipinto. Il copione è mentale. Il soggetto è il tempo.” Con queste parole Matt Mullican (1951) ci introduce al grande progetto ospitato nello storico Palazzo della Ragione di Bergamo: That Person’s Heaven. Dal 14 novembre, l’artista americano presenta una nuova grande opera installativa, a metà tra ipnosi e consapevolezza. Fin dagli anni settanta Matt Mullican ha sviluppato un complesso sistema di simboli, pittogrammi e codici cromatici che strutturano l’organizzazione e la condivisione della conoscenza, del linguaggio e del significato. Il titolo della mostra fa riferimento a That Person, un personaggio specifico che Mullican incarna durante le sue sessioni ipnotiche, un alter ego che non coincide pienamente con l’artista, ma che ne abita il corpo e ne usa la voce. Ed è proprio in stato di ipnosi che ha realizzato l’opera per Bergamo: una monumentale griglia quadrata di 16×16 metri, composta da trentadue lavori di uguali dimensioni, realizzati metà in bianco e nero e metà in rosso.

Living, Working, Surviving: Jeff Wall a MAST di Bologna
In concomitanza con il Festival Foto/Industria, la Fondazione MAST a Bologna presenta Living Working Surviving, la mostra del fotografo canadese Jeff Wall, dal 7/11/25 al 8/3/26. La mostra ci da la possibilità di ripercorrere la lunga carriera di uno dei più significativi e seminali fotografi contemporanei. Una mirata selezione di 28 opere, tra lightbox e opere di grande formato realizzate tra il 1980 e il 2021, ci porta a scoprire la maestria di Wall nel rivelare l’ampio spettro dell’umanità, dalla vita quotidiana di persone qualunque ai gesti semplici legati al lavoro e alle attività giornaliere. L’uso del lightbox, lo stretto legame con la storia della pittura, la predilezione per il grande formato e il metodo ‘cinematografico’ delle sue sue visioni, sono tutti elementi che hanno reso la sua ricerca fotografica una delle più significative e influenti per le giovani generazioni di fotografi. Segnaliamo che è attualmente in corso, alle Gallerie d’Italia di Torino, la mostra ”Jeff Wall – Photographs” (fino al 1/02/26)

News from the Near Future – 30 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Sono tre decenni che la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si impegna nella promozione dell’arte contemporanea con progetti, mostre, sostegno di artisti e iniziative culturali. Per festeggiare 30 anni della sua attività presenta la mostra News from the Near Future. Allestita in due sedi fino all’8 marzo 2026 – negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino – la mostra ripercorre tre decenni di ricerca artistica attraverso una selezione di opere provenienti dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Negli spazi della Fondazione sono messe in dialogo opere storiche e lavori recenti o mai presentati al pubblico, insieme a una sezione-archivio dedicata alla storia dei trent’anni della Fondazione, attraverso documenti, materiali mediali, video, immagini e opere. Negli spazi del Museo Nazionale dell’Automobile, invece, la mostra ricostruisce genealogie che connettono la storia dell’arte recente alla storia della Fondazione, attraverso opere iconiche in un percorso che enfatizza dialoghi, discendenze e frizioni. Tra le 100 opere esposte nei due spazi, ricordiamo alcuni grandi artisti della Collezione come Urs Fischer, Berlinde De Bruyckere, Tobias Rehberger Cindy Sherman e Wolfgang Tillmans, solo per citarne alcuni.

NOTTI. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni alla GAM di Torino
Ambiguità, mistero, scoperta: la notte ha ispirato poeti, pittori e visionari di ogni sorta. La GAM di Torino ospita una mostra che dedica all’oscurità e al suo fascino la mostra NOTTI. Cinque secoli di stelle, sogni, pleniluni (fino al 1/03/26). Il percorso espositivo esplora la notte come spazio di sperimentazione tecnica, riflessione scientifica e introspezione poetica dall’inizio del XVII secolo fino ad oggi. Suddivisa per aree tematiche, la mostra indaga in successione cronologica le diverse stagioni culturali, dove la notte ha ispirato riflessioni sul fascino del notturno come luogo dell’ambiguità, del mistero e della scoperta, in un dialogo costante tra razionalità e sentimento, scienza e visionarietà. Stimolante per temi e visioni, la mostra spazia dalle ricerche seicentesche di Galileo e Maria Clara Eimmart in dialogo con opere di Johann Carl Loth e Antonio Canova, fino alle visioni cosmiche contemporanee di Vija Celmins e Thomas Ruff. Ampio spazio è dedicato all’Ottocento romantico e simbolista e al Novecento onirico, di cui si presentano opere dove la notte è intessuta di visioni e immaginazioni trascendenti, come i notturni di Victor Hugo, Odilon Redon, Franz von Stuck, Marc Chagall e Jackson Pollock. In contemporanea con questa esposizione, la GAM ospita di Linda Fregni Nagler, Anger Pleasure Fear, Elisabetta di Maggio, Frangibile; Lothar Baumgarte, Culture Nature e Davide Sgambaro, L’Intruso.

Ceroli Totale alla GNAMC di Roma
Un titolo che non lascia dubbi: Ceroli Totale. Sorta di manifestazione di intenti, il titolo della mostra di Mario Ceroli (1938) alla GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, si presenta come un’occasione unica per scoprire il lungo e originale lavoro di Ceroli. Già dalla fine degli anni ’50 l’artista italiano ha iniziato a sperimentare con l’uso del legno, prevalentemente tronchi di albero trapassati di chiodi. Da allora Ceroli ha dato vita ad un mondo che va dal favolistico al più asettico linguaggio minimale. Eliminando il ‘tutto tondo’ tipico del linguaggio scultoreo, l’artista ha introdotto figure e silhouette, rendendo un materiale povero come il legno, vivo e ‘animato’. È considerato un precursore dell’Arte Povera e ha realizzato numerose opere iconiche, tra cui il Cavallo alato all’ingresso degli studi Rai di Saxa Rubra, rielaborazioni dell’Uomo Vitruviano di Leonardo, e scenografie per il teatro, il cinema e la televisione. La mostra a Roma ripercorre settant’anni della sua ricerca attraverso una selezione di venti opere tra sculture e installazioni.
Scoprire Margaret Bourke-White a Reggio Emilia
Fino all’8 febbraio 2026 la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta la mostra Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960, ospitata nelle sale affrescate dei Chiostri di San Pietro. Con oltre 150 fotografie la mostra ripercorre il lavoro, la vita e l’esperienza umana di Margaret Bourke-White (1904 – 1971), testimone instancabile del suo tempo e pioniera capace di superare barriere e confini di genere. La mostra ci porta in un lungo viaggio di scoperta: dalla copertina del primo numero della leggendaria rivista Life (1936), agli iconici ritratti di Stalin e Gandhi, dai reportage sull’industria americana ai servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, fino agli orrori dei campi di concentramento. Suddivisa in 6 sezioni tematiche, l’esposizione mette a fuoco anche la profonda umanità e l’incredibile forza del suo carattere. Donna libera e anticonformista seppe imporsi in un mondo dominato dagli uomini, diventando negli anni Trenta una delle figure femminili più celebri d’America.
 
		 
		

 
                                     
                                    