

Le mostre ‘must to see’ di ottobre
Grandi aperture, temi all’avanguardia e intrecci tra presente e passato caratterizzano molte delle mostre che abbiamo selezionato per il mese di ottobre.
Commemorazioni, riscoperte del passato, dialoghi intriganti tra contemporaneità e artisti storici: le mostre che abbiamo selezionato per il mese di ottobre ruotano attorno alla necessità di una riflessione sempre più stringente non solo con il patrimonio artistico e culturale del passato, ma anche sull’esigenza di tracciare dei nessi e delle analogie con l’innovazione tecnologica. Esempio ne sia la mostra ospitata alle OGR di Torino o il fitto dialogo stabilito da Isaac Julien e Piotr Uklański con gli artisti del passato. Non mancano importante mostre dedicate a grandi nomi della ricerca artistica contemporanea come Nan Goldin alle Pirelli HangarBicocca e Alice Neel alla Pinacoteca Agnelli a Torino.

Metamorphosis (All That Changes You), 2025
Production Still
Courtesy the artist & Victoria Miro
© The artist
La poetica della creazione di Isaac Julien a Palazzo Te a Mantova
Passato e presente si incontrano a Palazzo Te a Mantova. L’artista e registra britannico Isaac Julien (Londra, 1960), incontra idealmente le visioni poetiche di Giulio Romano, artista tra i più importanti del ‘500. Dal 4 ottobre, la Fondazione Palazzo Te, in occasione del Cinquecentenario, presenta All That Changes You, la nuova installazione filmica multischermo di Julien. L’opera contemporanea ‘rilegge’ e, per molti versi, espande i molti aspetti che un luogo così pregno di simbologie e riflessioni filosofiche, come Palazzo Te, può ancora comunicare e condividere con la contemporaneità. All That Changes You vede la partecipazione delle acclamate attrici Gwendoline Christie e Sheila Atim e il coinvolgimento di Adjaye Associates per gli allestimenti. Racconta Isaac Julien sul progetto: “All That Changes You sarà ambientato nell’incredibile Palazzo Te, questo sogno estetico, politico e mitologico progettato e costruito da Giulio Romano tra il 1525 e il 1535. Attraverso la fantasia e l’allegoria di questa nuova installazione filmica, cerco di sovvertire l’egemonia visiva che domina i regimi tecnologici della rappresentazione. Sviluppata in collaborazione con Mark Nash, l’opera si basa su una visione condivisa per reimmaginare la poetica della creazione dell’immagine.”
100 anni di Art Deco al Musée des Arts Décoratifs di Parigi
Un viaggio nel cuore dei ruggenti anni Venti e dei suoi capolavori: la mostra “1925-2025. Cent ans d’Art déco”, ospitata al Musée des Arts Décoratifs – dal 22 ottobre 2025 al 26 aprile 2026 – si presenta come un’occasione unica per scoprire la ricchezza, l’eleganza e le contraddizioni di uno stile che continua ad affascinare. Mobili scultorei, gioielli preziosi, oggetti, disegni, manifesti, abiti e accessori di moda, questa mostra raccoglie oltre 1000 opere e manufatti che raccontano uno stile audace, raffinato e profondamente moderno. L’allestimento prevede scenografie immersive, ricche di materiali sontuosi, portando il visitatore in un viaggio sensoriale, in cui l’Art Déco rivela tutte le sue sfaccettature. L’esposizione si apre con una vera chicca: il leggendario Orient Express, un vero gioiello di lusso e innovazione; una carrozza dell’ex treno che occupa un’intera navata centrale del museo.
Alice Neel e Piotr Uklański alla Pinacoteca Agnelli a Torino
Durante la settimana di Artissima, la fiera d’arte contemporanea che inaugura dal 31/10 al 2/11, la Pinacoteca Agnelli ospita due personali. La prima è I Am the Century, la prima retrospettiva in Italia dedicata all’artista americana Alice Neel ( 1900-1984). La mostra mette in luce la ricerca pionieristica della Neel e il suo particolare interesse per l’umanità in tutte le sue forme. Sviscerando il tema del ritratto l’artista ha toccato questioni umane, sociali e politiche fondamentali. Realismo, Surrealismo e un forte approccio empatico con i soggetti, hanno fatto sì che i suoi ritratti svelano l’animo umano in tutte le sue pieghe nascoste. L’altra mostra ospitata alla Pinacoteca Agnelli è dedicata all’artista polacco Piotr Uklański (1968). L’artista propone a Torino la mostra Faux Amis (falsi amici), mettendo in dialogo le sue opere con quelle di artisti del passato come Bernardo Bellotto, Henri Matisse, Pierre-Auguste Renoir, Antonio Canova ed Édouard Manet. Faux Amis sottolinea l’importanza di studiare e comprendere la storia dell’arte all’interno della pratica contemporanea, offrendo prospettive inaspettate sui capolavori della Collezione Permanente della Pinacoteca.
Le ceramiche di Lucio Fontana alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia
E’ stato uno degli artisti più innovativi e precursori del XX secolo. Dall’11 ottobre al 2 marzo, la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, dedica a Lucio Fontana (1899–1968), un mostra dal taglio molto speciale: MANI-FATTURA, la prima personale mai realizzata in ambito museale ad essere esclusivamente dedicata alle opere in ceramica del grande maestro. Sebbene conosciuto soprattutto per le sue iconiche tele tagliate e bucate degli anni ’50 e ’60, questa mostra pone l’accento su una parte meno nota ma decisamente importante della sua produzione: il suo lavoro con l’argilla, iniziato in Argentina negli anni ’20 e proseguito poi per tutto il corso della sua vita. Le opere in mostra sono circa 70, alcune delle quali mai esposte prima, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. MANI-FATTURA intende far luce sull’ampia visione scultorea di Fontana attraverso l‘utilizzo di un materiale come l’argilla, rivelando come per l’artista abbia rappresentato, nel corso degli anni, un ricco e generativo terreno di sperimentazione.
L’imperdibile mostra “This Will Not End Well“ di Nan Goldin al Pirelli Hangar Bicocca
Dall’11 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, Pirelli HangarBicocca presenta “This Will Not End Well”, la prima retrospettiva dedicata al lavoro di Nan Goldin come filmmaker. La mostra si presenta come un appuntamento imperdibile in quanto riunisce il più grande corpus di slideshow mai presentato. A completare la mostra, una installazione sonora appositamente commissionata che offre l’occasione di esporre per la prima volta in Europa in un contesto museale i suoi due più recenti slideshow. La particolarità della mostra si evince non solo per la vastissima quantità di opere, ma anche dal particolare allestimento che consiste in diverse strutture architettoniche, definite come padiglioni, progettati dall’architetta Hala Wardé, che già in varie occasioni ha collaborato con Goldin. Tra le tante serie di scatti della Goldin, il suo capolavoro, The Ballad of Sexual Dependency (1981-2022); The Other Side (1992-2021), ritratto storico, omaggio agli amici trans attraverso scatti intimi e privati realizzati tra il 1972 e il 2010; Sisters, Saints, Sibyls (2004-2022), testimonianza sul trauma familiare e sul suicidio; Fire Leap (2010-2022), incursione nel mondo dell’infanzia; Memory Lost (2019-2021), trip claustrofobico nell’astinenza da sostanze stupefacenti; e infine Sirens (2019-2020), viaggio nell’estasi della droga. La mostra si apre con una nuova installazione sonora del collettivo Soundwalk Collective, che l’ha concepita in stretta collaborazione con l’artista.
Exposition Générale de la Collection – Fondation Cartier, Parigi
La Fondation Cartier pour l’art contemporain riapre i battenti, in una nuova sede e con una nuova mostra: dal 25 ottobre 2025 fino alla fine di agosto 2026, ospita una mostra che già è rivelativa dal titolo, Exposition Générale. Nell’autunno del 2025, la Fondation Cartier pour l’art contemporain inizia un nuovo capitolo della sua storia: lascia definitivamente il XIV arrondissement per trasferirsi in Place du Palais-Royal, nel centro di Parigi. Per celebrare questo nuovo capitolo, la Fondation organizza una mostra retrospettiva, che ripercorre le opere e gli artisti che hanno segnato la sua storia e ne rivelano anche l’identità artistica. Il percorso riunisce quasi 600 opere di un centinaio di artisti contemporanei. Installazioni, sculture, dipinti, street art, fotografie, artisti provenienti da Francia, America Latina, Italia, Giappone, Australia e Stati Uniti, tra gli altri luoghi. Con questa prima mostra al Palais-Royal, la Fondation Cartier desidera anche dare nuovo impulso alla propria attività, intraprendere una nuova missione: diventare un luogo di condivisione e sperimentazione, un luogo di vibrante vita artistica nel cuore di Parigi.
Arte e innovazione tecnologica alle OGR di Torino
Ricerca artistica e innovazione tecnologica sono al centro delle due mostre ospitata alle OGR di Torino dal 31 ottobre 2025 al 10 maggio 2026. La prima mostra ha per protagonista l’artista francese Laure Prouvost (1978) con WE FELT A STAR DYING. Presentata per la prima volta a febbraio 2025 negli spazi di Kraftwerk a Berlino, arriva nel Binario 1 delle ex officine in una nuova configurazione che dialoga con l’architettura e la sua storia. L’installazione, frutto della collaborazione tra l’artista, il filosofo Tobias Rees e lo scienziato Hartmut Neven, fondatore di Google Quantum AI, esplora il quantum computing attraverso un’esperienza multisensoriale tra immagini, suoni e profumi. L’altra mostra in programma è una collettiva dal titolo ELECTRIC DREAMS. Art & Technology Before the Internet ed è ospitata nel Binario 2 delle OGR. La mostra ripercorre oltre quarant’anni di sperimentazione artistica al crocevia tra arte visiva e tecnologia, prima della diffusione su larga scala di Internet, attraverso il lavoro di artisti che hanno esplorato la modernità tecnologica, appropriandosi di strumenti nati in ambiti militari o aziendali per ridefinire immaginari collettivi e stimolare il senso critico.
Fenomeni paranormali, esoterismo, spiritismo: Fata Morgana a Palazzo Morando a Milano
Mitologie, mistero, poteri magici e spiritualità: questi e tanti altri i temi della mostra Fata Morgana: memorie dall’invisibile. Promossa da Fondazione Nicola Trussardi, l’ampia rassegna d’arte è ospitata a Palazzo Morando a Milano, sede museale dedicata alla storia della città di Milano e residenza della Contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini. Vissuta tra la fine dell’800 e gli anni dello scoppio della seconda guerra mondiale, questa figura carismatica raccolse una vasta biblioteca su temi occultistici, spiritici e alchilici. Ed è proprio dalla figura della Contessa che prendere le mosse la mostra Fata Morgana, il cui titolo è mutuato dal poema scritto da Andrè Breton nel 1940. Nel testo si intrecciano storia, arte e misticismo in un viaggio attraverso visioni, estasi e immaginari alternativi. La mostra ospita figure antesignane come Hilma af Klint, Georgiana Houghton, Emma Kunz, Carol Rama, Man Ray e Pierre Klossowski, in dialogo con artiste e artisti contemporanei: Judy Chicago, Kerstin Brätsch, Marianna Simnett, Andra Ursuţa, Diego Marcon e Chiara Fumai.