

Parchi dei divertimenti (da paura!)
Un tempo pieni di vita e di risate, ora sembrano il decadente scenario di un film horror: i luna park abbandonati sparsi per il mondo sono avvolti da un particolare fascino.
Spettrali e inquietanti, questi luoghi attirano molti curiosi o appassionati di fotografi che ne immortalano ogni dettaglio. Ecco una lista di quelli più famosi.
Pripyat, Ucraina
Questo lunapark è uno dei più famosi in quanto si trova a Pripyat, città evacuata durante lo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986. Costruito come “Parco della cultura e del riposo”, la sua apertura era prevista il 1° maggio 1986, ma non è mai avvenuta perchè 5 giorni prima è successo il disastro nucleare. Tra le attrazioni più ambite per i fotografi c’è sicuramente la ruota panoramica, diventata il simbolo dell’intero parco.
Thuy Tien Lake, Vietnam
Il parco acquatico abbandonato Ho Thuy Tien è situato a 8km da Hue, città del Vietnam centrale. La costruzione di Ho Thuy Tien è iniziata nel 200, con un esborso pari a 3 milioni di dollari che non portò comunque a terminarne completamente i lavori. Inaugurato nel 2004, il parco ha fin da subito riscosso un enorme successo, grazie al passaparola nella popolazione del luogo. Nonostante le tante presenze, i costi di manutenzione e una gestione disastrosa lo hanno portato alla chiusura definitiva. In un territorio dove la natura già di per sé la fa da padrona, questo ventennio di abbandono non ha fatto altro che permettere alla giungla di impadronirsi progressivamente di tutto il parco.
Spreepark, Berlino
Gli appassionati di fotografia urbana e paesaggi apocalittici, trovano nello Spreepark – il parco dei divertimenti della DDR – il loro luogo ideale. Aperto nel 1969 e chiuso nel 2002, questo parco presenta attrazioni decadenti, come dinosauri in rovina e una grande ruota panoramica. Nell’ottobre del 1969 per i 20 anni della nascita della DDR viene inaugurato il “VEB Kulturpark Berlin”, un parco di circa 60 ettari di cui 18 utilizzati per il parco divertimenti; era l’unico parco divertimenti nel territorio della DDR. Dopo la caduta del Muro le presenze scendono a circa 500mila. Muta il nome, in Spreepark, ma le cose non decollano e poco più di 10 anni va tutto in rovina.
Six Flags, New Orleans
Si trova ad est della città di New Orleans, ed è stato inaugurato nel 2000 con il nome di Jazzland. Dopo un breve periodo diventa ufficialmente, Six Flags, nome con cui è conosciuto oggi. La sventura vuole che nel 2005, con l’uragano Katrina, il parco è stato fortemente colpito, riportando grandi danni che comportavano ingenti somme di danaro per ripristinarlo. Oggi l’atmosfera è a dir poco apocalittica tra graffiti, giostre distrutte e resti sommersi tra cui si aggirano indisturbati gli alligatori.

Nara Dreamland, Giappone
Sono inquietanti e affascinanti le immagini dall’ex-Disneyland giapponese Nara Dreamland. Ispirato dal parco giochi statunitense, il Nara Dreamland è stato aperto nel 1961 e chiuso nel 2006 a causa del calo di visitatori. È stato lasciato in uno stato di totale abbandono per anni, fino alla demolizione iniziata nel 2016. A partire dagli anni 60, per circa quattro decenni, milioni di persone visitavano il parco dai colori pastello che ricordava in tutto e per tutto l’immaginario Disneyano e comprendeva giostre e attrazioni che rappresentavano dei riferimenti apertamente dichiarati, a partire dall’entrata: il classico palazzo rosa pastello e azzurro cielo che ha popolato i sogni tantissimi bambini.
Dadipark Belgio
C’era una volta in Belgio, un vecchio parco dei divertimenti che ha fatto la felicità di generazioni di bambini, è il Dadipark, un parco inaugurato nel lontano 1949. Originariamente concepito come un’area giochi per i figli dei pellegrini che visitavano la basilica del piccolo villaggio di Dadizele, questo parco si è trasformato nel corso degli anni in un luogo di svago per le famiglie. Tra le sue attrazioni, vantava il più grande ponte di corde dell’epoca. Tuttavia, un incidente grave nel 2000 ha segnato l’inizio del suo declino, portando alla sua chiusura nel 2002 dopo una serie di eventi sfortunati. Alla fine, le strutture del parco sono state demolite, lasciando dietro di sé solo un vasto terreno vuoto, ad eccezione di un antico edificio trasformato in uno skatepark dalla gioventù locale.
China’s Wonderland, Nankou
Da qualche parte tra Pechino e la Grande Muraglia Cinese, sorge un castello solitario e in rovina. Il sito era stato concepito un tempo come un parallelo ai grandi parchi di divertimento della Disney; il sogno, tuttavia, è svanito e il più grande parco a tema dell’Asia, chiamato Wonderland vive in totale rovina. Decaduto per problemi finanziari, dopo i fallimenti nelle trattative con i funzionari locali e i proprietari terrieri, la costruzione di questo parco divertimenti fu abbandonata nel 1998. Nonostante i successivi tentativi di far rivivere il progetto nel 2008, Wonderland non è altro che lo scheletro di un sogno.
