Special Photography | Mostre da vedere questa estate
Duane Michals, The Illuminated Man, 1968. @ Duane Michals Inc. : Courtesy De Admira Milano

Special Photography | Mostre da vedere questa estate

di Elena Bordignon

Grandi nomi animano la stagione estiva delle mostre dedicate alla fotografia. Da Wolfgang Tillmans a Duane Michals, da Mario Giacomelli a Edward Burtynsky: un percorso tra importanti musei e istituzioni per scoprire maestri della fotografia.

Madrid, Bologna, Parigi e Roma sono alcune delle città che ospitano grandi mostre personali di fotografia. Abbiamo selezionato importanti artisti in ambito fotografico con un’illustre eccezione: una mostra del regista Wim Wenders a Bonn, dove la Bundeskunsthalle gli dedica un’importante mostra immersiva e di forte impatto visivo. 

Edward Burtynsky – The Great Acceleration
ICP International Center of Photography New York

The Great Acceleration, è il titolo della prima mostra istituzionale del fotografo di fama mondiale Edward Burtynsky a New York City. La mostra rivela la profondità dell’indagine di Burtynsky sull’alterazione umana dei paesaggi naturali in tutto il mondo, mostrandone in egual misura la fragilità e la bellezza. Questa retrospettiva presenta oltre settanta fotografie, tra cui molte delle immagini più significative di Burtynsky, alcune delle quali inedite, insieme a tre murales ad altissima risoluzione. La mostra, programmata per estendersi fino alla Climate Week di New York a settembre 2025, non solo rappresenta un urgente invito all’azione, ma offre anche l’opportunità di apprezzare la bellezza e alterità che permane nel paesaggio, approfondendo al contempo la nostra comprensione delle sfide che ci troviamo ad affrontare oggi. Fino al 28/09/25

Wolfgang Tillmans – Nothing could have prepared us, Everything could have prepared us
Centre Pompidou, Parigi

Il Centre Pompidou dà carta bianca all’artista tedesco Wolfgang Tillmans dal 13 giugno al 22 settembre 2025. L’artista occuperà i 6.000 m² della Bibliothèque publique d’information (Bpi) per un’ultima mostra prima che l’iconico edificio chiuda per cinque anni di ristrutturazione. Tillmas letteralmente rivoluziona sia la struttura della biblioteca sia le sue funzioni, partendo proprio dal suo ruolo di organo istituzionale di trasmissione della conoscenza. Radicata nello spirito della controcultura dei primi anni ’90, l’opera fotografica di Tillmans approfondisce la profonda trasformazione dei media e delle piattaforme informative nel nostro tempo. Proponendo nuovi modi di creare, visualizzare e confrontare le immagini, sia tra loro sia attraverso discipline quali video, musica, testo e performance, ci invita ad abbracciare un rinnovato umanesimo.

Wim Wenders
Bundeskunsthalle, Bonn

In occasione del suo 80° compleanno, la Bundeskunsthalle dedica al regista e artista Wim Wenders una grande mostra immersiva e di grande impatto visivo, che aprirà il 1° agosto. Wenders è diventato famoso con film che sono diventati pietre miliari della storia del cinema come La paura del portiere al calcio di rigore (1972) basato sulle opere di Peter Handke, o Alice nelle città (1973/1974) e L’amico americano (1977), basati su un romanzo di Patricia Highsmith. Altre pellicole importanti come  Paris, Texas , che vinse la Palma d’Oro a Cannes nel 1984, e Il cielo sopra Berlino (1987). Nel 2024, Perfect Days (2023) è stato candidato all’Oscar ed è stato acclamato come miglior film della regione Asia-Pacifico. Oltre alla sua innovativa narrazione cinematografica, la mostra presenta la sua intera opera artistica, tra cui opere fotografiche, primi collage e disegni. Inserti biografici e d’archivio con documenti di produzione, oggetti di scena, costumi e materiale dietro le quinte, ispirazione dalle arti visive e dalla musica, nonché una grande installazione cinematografica immersiva. (Dal 1/08/25 al 11/01/2026)

Mario Giacomelli
Palazzo Reale, Milano / Palazzo delle Esposizioni, Roma

Palazzo Reale a Milano omaggia il grande fotografo Mario Giacomelli nel primo centenario della sua nascita (Fino al 07/09/25). La grande retrospettiva, con oltre 300 opere fotografiche originali tra stampe d’epoca e vintage, documenti e materiali d’archivio, sono state allestite in un suggestivo percorso narrativo, costruito su ampi capitoli cronologici. Organizzate per serie, l’allestimento accentua il nesso tra le immagini e la fonte di ispirazione, che trova nella poesia il “luogo” l’elezione di Giacomelli. Il progetto espositivo si completa con una mostra dedicata alle metamorfosi della materia e alla sua concezione performativa della fotografia, nella mostra a Palazzo delle Esposizioni di Roma (03/08/25). Se a Milano si accentua il legame di Giacomelli con la poesia, evidenziando come la sua ricerca si intrecci con l’universo lirico, a  Roma il focus è sulle relazioni tra la sua opera e le arti visive contemporanee con l’esposizione di lavori di Afro (Afro Basaldella), Roger Ballen, Alberto Burri, Enzo Cucchi e Jannis Kounellis. 

Mohamed Bourouissa -Communauté. Projets 2005-2025
Fondazione Mast, Bologna

E’ l’artista franco-algerino Mohamed Bourouissa il protagonista dell’attuale mostra ospitata alla  Fondazione MAST  di Bologna, fino al 28 settembre 2025:  Communautés. Projets 2005-2025 . La mostra comprende quattro serie di opere – Péripherique, Horse Day, Shoplifters e l’inedita Hands – e descrive l’evoluzione dell’artista dagli esordi ad oggi. Fotografie, film e oggetti realizzati con materiali industriali: opere selezionate tra le più iconiche di Bourouissa, prodotte nell’arco di due decenni. La mostra parte da Péripherique (2005-2008), la serie attraverso cui il lavoro di Bourouissa è stato conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo, per chiudersi con l’ultima produzione, esposta per la prima in occasione della mostra al MAST: Hands (2025) è il progetto più recente e consiste in immagini prelevate da serie preesistenti, ristampate su plexiglass e appoggiate sullo sfondo di una griglia metallica. Le mani e i gesti che si vedono in queste immagini si sovrappongono alle griglie, simbolo di controllo e coercizione, innescando un senso di forte tensione.

Duane Michals – El fotógrafo de lo invisible
Fundación Canal, Madrid

“Quando guardi le mie fotografie, stai guardando i miei pensieri.” Questa affermazione riflette perfettamente la concezione rivoluzionaria della fotografia di Duane Michals, grande innovatore e uno dei grandi precursori della fotografia concettuale. Sperimentale, poetico e introspettivo, Duane Michals (McKeesport, Pittsburgh, 1932) lavora in equilibrio tra fotografia concettuale e poesia visiva. Nel corso della sua carriera ha sfidato i limiti del mezzo fotografico, incorporando testi scritti a mano, sequenze narrative e, soprattutto, uno sguardo profondamente personale che cerca di catturare ciò che non può essere visto: emozioni, paure, desideri… ma anche spiritualità, sé interiore e morte. La mostra offre, attraverso 150 opere, un’ampia retrospettiva del fotografo, dalle sue prime immagini fino ad alcuni dei suoi ultimi scatti, realizzati nel 2025, che oltre alle sue celebri sequenze comprende ritratti di artisti che hanno influenzato il suo universo creativo, come Duchamp, Magritte o Warhol; immagini di celebrità attuali come Tilda Swinton; e autoritratti in cui umorismo e profondità emotiva si fondono naturalmente.