Steve McCurry: un viaggio visivo nella diversità umana al Salone degli Incanti di Trieste

Steve McCurry: un viaggio visivo nella diversità umana al Salone degli Incanti di Trieste

di Paolo Capuano

Dal 15 novembre 2024 al 4 maggio 2025, Trieste ospita una delle retrospettive più complete dedicate al leggendario fotografo, con oltre 150 immagini che raccontano storie di vita da ogni angolo del mondo

La città di Trieste accoglie un evento imperdibile per gli appassionati di fotografia e cultura: dal 15 novembre al 4 maggio 2025, il Salone degli Incanti ospiterà “Steve McCurry. Sguardi sul mondo”, una retrospettiva unica dedicata al celebre fotografo statunitense. Curata da Biba Giacchetti e con la direzione artistica di Gianni Mercurio, l’esposizione presenta oltre 150 immagini, di cui alcune inedite, che esplorano i temi più cari all’artista: il viaggio, la diversità culturale, l’infanzia e i ritratti.


Bylakuppe, India, 2001

Steve McCurry, maestro indiscusso della fotografia contemporanea, invita i visitatori a intraprendere un viaggio emotivo e visivo attraverso i volti e i luoghi che ha immortalato nel corso della sua straordinaria carriera. La mostra racconta storie autentiche e toccanti provenienti da ogni angolo del globo: dall’India all’Afghanistan, passando per l’Africa, la Cambogia, la Cina, e il Giappone. Ogni immagine esposta rappresenta una finestra su mondi lontani, evidenziando l’umanità condivisa che unisce i popoli al di là delle barriere culturali e geografiche.

La retrospettiva è inserita nel programma di “GO! 2025 & Friends”, in occasione di Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, e offre un’esperienza immersiva capace di suscitare emozioni intense e contrastanti: guerra e poesia, sofferenza e speranza, bellezza e dolore. Tra le opere esposte, spicca il celebre ritratto di Sharbat Gula, la “ragazza afghana”, diventato un’icona mondiale e simbolo della lotta per i diritti umani.


Geremiyaka Village, Papua New Guinea, 2017

La curatrice Biba Giacchetti ha concepito un percorso espositivo che non si limita a raccontare le storie dietro le immagini di McCurry, ma invita il pubblico a immergersi nell’intensità e nella profondità delle emozioni che queste evocano. Le fotografie sono disposte su una grande parete sagomata, creando un flusso visivo che guida i visitatori in un viaggio unico attraverso le diverse culture e i volti che il fotografo ha catturato in oltre cinque decenni di lavoro.


Omo Valley, Ethiopia, 2014

Oltre alle immagini più iconiche, la mostra presenta anche scatti inediti che narrano storie di persone di ogni età, ritratte con un’umanità che lascia il segno. Tra le novità spiccano il ritratto di un bambino afghano testimone del lavoro minorile, un uomo in Togo con il volto dipinto di blu e una donna nigeriana con cicatrici rituali: testimonianze di un mondo che McCurry ha saputo rappresentare con straordinario rispetto e sensibilità


Abhaneri, India, 2016

Steve McCurry, con il suo approccio empatico e rispettoso alla fotografia, ha immortalato momenti di rara bellezza e profondità. Le sue opere sono un inno all’umanità e alla sua capacità di resistere, adattarsi e prosperare, anche nei luoghi più remoti e difficili.