Le etichette italiane, medaglie d’oro Mundus Vini Biofach 2016, premiate per la viticoltura bio
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I vitigni intorno all’azienda Fasoli Gino, quattro generazioni e una grande passione per il vino
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L’azienda Fasoli Gino ha visto premiare più volte il suo Alteo Amarone della Valpolicella Doc Classico, un vino di grande struttura, pieno ed elegante. Bouquet dalle note di frutta passita, pepe nero, caffè, liquirizia e vaniglia. Ottimo con primi piatti anche agrodolci, carni alla brace, selvaggina, formaggi di lunga stagionatura
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La cantina Orsogna, da oltre 20 anni, segue un percorso di produzione che ammette solo l’impiego di sostanze naturali. Oggi, con oltre l’80% dei vigneti coltivati a biologico propone il Mallorio Bio-vegan Pecorino un vino bianco dal colore giallo paglierino, cristallino e vivace mentre al naso, passa dai profumi di fiori bianchi alla frutta a polpa bianca. Ideale per abbinamenti di mare, funghi, formaggi freschi o di media stagionatura, carni bianche
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Siciliano, della Cantina Maggio Vini, il Bonarossa è un vino che rammenta le prugne, le ciliegie e i frutti di bosco ma che possiede anche note speziate di fieno e di fiori. Morbido e cremoso al palato si sposa con le tipiche ricette dell’isola dagli arancini alla caponata
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La Fattoria Carpineta Fontalpino si trova nel comune di Castelnuovo Berardenga (Siena) nella zona di Montaperti e produce il Do ut Des, il vino pluripremiato dal colore rubino intenso che al palato conferma quanto promesso con note concentrate e caratteristiche di frutti di bosco e tannini integrati e soffici
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L’azienda agricola Funaro si estende per 85 ettari, divisi fra vigneti e oliveti, ma anche ortaggi e alberi da frutto, tra i comuni di Salemi e Santa Ninfa, in provincia di Trapani dove vengono coltivate varietà autoctone quali Inzolia, Cataratto, Grillo, Zibibbo, Nero d’Avola e Perricone, che internazionali, quali Chardonnay, Muller Thurgau, Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon. In particolare il Syrah dona un vino molto apprezzato dai sommelier dal colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei e dal bouquet molto fruttato con sentori di frutta rossa, pepe nero e liquirizia
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L’Amarone della Valpolicella DOCG dell’azienda Mont’Albano viene direttamente dalle colline veronesi ed è un vino di colore rosso intenso con riflessi granati. Il suo profumo fruttato con note di spezie e il suo sapore pieno e vellutato lo rendono l’ideale per piatti importanti quali carni rosse, selvaggina, formaggi piccanti e stagionati
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Il Naca Primitivo Puglia IGP Bio delle cantine di San Marzano nasce a circa 100 m sul livello del mare e si caratterizza per il suo colore rosso rubino intenso con riflessi tendenti al porpora e per i suoi profumi che ricordano la frutta matura, le ciliegie e le prugne, con qualche richiamo di caffè e pepe nero. Gli abbinamenti? È l’ideale con i primi piatti robusti, carni rosse e formaggi a pasta dura
Vino? Sì, grazie purché sia bio. Questa la tendenza. Grande crescita della viticoltura biologica che registra un aumento dell’apprezzamento dei consumatori nei riguardi della qualità delle uve coltivate senza trattamenti chimici. Dall’analisi Wine Monitor Nomisma su dati Fibl, predisposta in occasione di Vinitaly 2016, nel periodo 2004-2014 l’aumento di questa scelta è stato globale: del +259% in Europa e +261% nel mondo.
E in Italia? La classifica mondiale vede raggiungere dal Bel Paese il secondo posto in Europa con 72.361 ettari di superfici vitate bio e raddoppiare i consumatori in soli due anni (+128%). Quanto alle regioni italiane che coltivano di più vino biologico salgono sul podio la Sicilia, che si aggiudica il primato, e poi Puglia seguita dalla Toscana.
Ma che cos’è un vino biologico e come si distingue dagli altri? Le uve si caratterizzano per la loro provenienza da viti coltivate senza l’uso di pesticidi e organismi geneticamente modificati. Non solo, un vino può dirsi bio se garantisce una produzione attenta alle dinamiche ambientali, igieniche e, soprattutto, agli standard di elevata qualità.
Per chi volesse scegliere e provare il meglio, in una gallery ecco 7 vini biologici inseriti nelle guide di settore più note (dai Vini Buoni d’Italia del Touring, alle classifiche 2016 de I vini d’Italia de L’espresso, fino quelle di Vini d’Italia del Gambero Rosso e quelle della guida Vitae – AIS e di Bibenda) e premiati con la medaglia d’oro Mundus Vini Biofach 2016.
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