Fendi apre Palazzo Fendi Milano: il nuovo tempio del lusso tra arte, moda e design

Fendi apre Palazzo Fendi Milano: il nuovo tempio del lusso tra arte, moda e design

di Digital Team

Nel cuore del Quadrilatero, Fendi inaugura uno spazio che va oltre la boutique: quattro piani tra moda, arte e design, con un Atelier d’eccellenza e tre ristoranti firmati Langosteria

Nel Quadrilatero della Moda, dove ogni palazzo racconta una storia di eleganza, Fendi scrive un nuovo capitolo del lusso italiano. La Maison romana ha appena inaugurato Palazzo Fendi Milano, all’incrocio tra Via Montenapoleone e Corso Matteotti: un edificio storico del razionalismo milanese che porta la firma di Emilio Lancia, trasformato in una boutique di 910 metri quadrati su quattro piani. Ma chiamarla “boutique” è riduttivo. Palazzo Fendi è un manifesto di stile, architettura e artigianalità. Varcato il suo ingresso, ogni dettaglio -dal marmo alle sculture, dalle maniglie in pelle ai soffitti affrescati- racconta la visione di una Maison che non smette mai di reinventarsi.


La facciata dell’edificio storico di Palazzo Fendi

L’architettura del desiderio

L’edificio mantiene la sua facciata maestosa degli anni ’30, con archi e linee pulite che incarnano l’eleganza milanese. Il logo Fendi spicca senza invadere, mentre le maniglie scolpite come onde di pelle diventano un gesto poetico e materico. All’interno, il progetto firmato dal Dipartimento Architettura Fendi unisce il rigore del razionalismo con la morbidezza dei materiali romani: Travertino, Calce Romana, legno di noce e marni pregiati dialogano in una sinfonia di texture.
Ogni piano è pensato come una narrazione. Al piano terra, dedicato agli accessori femminili, domina la luce calda e i toni cremosi del marmo, interrotti da opere d’arte site-specific come la scultura ceramica di Anton Alvarez, realizzata in esclusiva per Fendi. È una boutique che si attraversa come una galleria d’arte, dove ogni spazio invita a rallentare e osservare.


Un’esperienza immersiva, dal guardaroba alla tavola

Al primo piano, il mondo maschile prende forma tra parquet in teak e pareti in Travertino Silver, con un design che cita Villa Necchi Campiglio e un tocco da club milanese contemporaneo. Opere di Daniel Crews-Chubbs e Luke Edward Hall aggiungono carattere, mentre lo spazio Kids sorprende con tonalità pastello e dettagli giocosi.
Il secondo piano è dedicato alla couture e all’alta gioielleria, con un’atmosfera che bilancia rigore e sensualità. Le VIP Room affacciate su Piazza San Babila sono oasi di luce e silenzio, arredate con sculture di Florian Tomballe e pavimenti in marmi geometrici che evocano la tradizione romana.
Poi si sale, e tutto cambia. Il terzo piano è il cuore pulsante del palazzo: il Fendi Atelier, dove gli artigiani lavorano dal vivo, mostrando le tecniche che hanno reso la Maison un’icona mondiale della pelle e della pelliccia. Accanto, il Fendi Apartment trasforma l’esperienza in qualcosa di intimo e quasi spirituale: mosaici in marmo, un bar in ceramica Raku, e le opere di Agostino Bonalumi e Arnaldo Pomodoro rendono ogni stanza un microcosmo di arte e design.


Lusso come cultura

Per la maison romana, il lusso non è ostentazione ma dialogo tra epoche, materiali e saperi. Non a caso, il progetto nasce in collaborazione con alcune delle più importanti istituzioni culturali milanesi – Fondazione Officine SaffiFondazione Arnaldo PomodoroMazzoleni e Secci – che hanno contribuito a trasformare lo spazio in una galleria vivente, dove moda e arte si rispecchiano. Un nuovo indirizzo del desiderio, e come sempre con FENDI, tutto parte dalla materia.