Aston Martin DB4 – Icona della tradizione automobilistica britannica, la DB4 fece il suo debutto nel 1958, vestita dalla Carrozzeria Touring. Per stile e design, fu la capostipite di tutti i modelli di successo che Aston Martin sfornò nel decennio successivo. Ma non fu solo eleganza: dalla sua aveva anche la potenza, con i 240 cavalli erogati da un motore da 3,7 litri. (Credits: Wikipedia)
Cadillac Eldorado – Nata nel 1953, ha attraversato cinquant’anni di storia con pochissimi interventi strutturali, nelle varianti coupé, cabrio e berlina. È un simbolo riconoscibilissimo dell’America del boom, che con la sua linea ha influenzato decine di modelli americani di quegli anni. Enorme, potente ed estremamente lussuosa, ha come elemento caratteristico le grandi pinne appuntite posteriori che chiudono la linea delle fiancate. È una della auto di cui si innamorò Elvis Presley. (Cadillac)
Lancia Aurelia B24 – È considerata tra le più belle auto mai costruite al mondo, orgoglio dell’industria automobilistica italiana. Diventata icona anche grazie al film Il sorpasso, capolavoro di Dino Risi. La sua carriera va dal 1955 al 1958, in versione spider prima e convertibile poi, sempre due posti secchi. Era spinta da un motore 6 cilindri a V, che sprigionava 118 cavalli di potenza. La velocità massima era solo 180 km/h, ma aveva un sacco di stile. (Credits: Lancia)
Mercedes-Benz 300SL - È l'auto che nel 1954 inaugurò la fortunata gamma sportiva SL della casa di Stoccarda. Sotto il grande cofano nascondeva l'M198, motore a sei cilindri in linea da 3 litri capace di erogare 225 cavalli di potenza. Oltre al design e alle prestazioni da gara, era caratterizzata dall'originale apertura verso l'alto delle portiere, tanto che fu soprannominata "Ali di gabbiano". Mercedes ha utilizzato la stessa soluzione più recentemente, con la sportivissima SLS AMG GT. (Credits: Wikipedia)
Ferrari 250 GT California – Gli Stati Uniti si innamorarono subito delle vetture del Cavallino, anche grazie all’opera di Luigi Chinetti, ex pilota e per anni unico importatore ufficiale di Maranello per il Nord America. Da questa passione nacque nel 1958 un modello ispirato e dedicato proprio al mercato yankee, ossia una spider che fosse adatta al sole della California. Fu una berlinetta piena di stile e con i muscoli degni di una creatura Ferrari. Il motore V12 forniva 240 cavalli nella serie “passo lungo” e 280 in quella “passo corto”, per rispettivamente 250 e 270 km/h di velocità massima. (Credits: Ferrari)
Mercedes, Ferrari, Aston Martin, Lancia e Cadillac: le indimenticabili regine del decennio del boom economico
Aston Martin DB4 – Icona della tradizione automobilistica britannica, la DB4 fece il suo debutto nel 1958, vestita dalla Carrozzeria Touring. Per stile e design, fu la capostipite di tutti i modelli di successo che Aston Martin sfornò nel decennio successivo. Ma non fu solo eleganza: dalla sua aveva anche la potenza, con i 240 cavalli erogati da un motore da 3,7 litri. (Credits: Wikipedia)
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Cadillac Eldorado – Nata nel 1953, ha attraversato cinquant’anni di storia con pochissimi interventi strutturali, nelle varianti coupé, cabrio e berlina. È un simbolo riconoscibilissimo dell’America del boom, che con la sua linea ha influenzato decine di modelli americani di quegli anni. Enorme, potente ed estremamente lussuosa, ha come elemento caratteristico le grandi pinne appuntite posteriori che chiudono la linea delle fiancate. È una della auto di cui si innamorò Elvis Presley. (Cadillac)
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Lancia Aurelia B24 – È considerata tra le più belle auto mai costruite al mondo, orgoglio dell’industria automobilistica italiana. Diventata icona anche grazie al film Il sorpasso, capolavoro di Dino Risi. La sua carriera va dal 1955 al 1958, in versione spider prima e convertibile poi, sempre due posti secchi. Era spinta da un motore 6 cilindri a V, che sprigionava 118 cavalli di potenza. La velocità massima era solo 180 km/h, ma aveva un sacco di stile. (Credits: Lancia)
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Mercedes-Benz 300SL – È l’auto che nel 1954 inaugurò la fortunata gamma sportiva SL della casa di Stoccarda. Sotto il grande cofano nascondeva l’M198, motore a sei cilindri in linea da 3 litri capace di erogare 225 cavalli di potenza. Oltre al design e alle prestazioni da gara, era caratterizzata dall’originale apertura verso l’alto delle portiere, tanto che fu soprannominata “Ali di gabbiano”. Mercedes ha utilizzato la stessa soluzione più recentemente, con la sportivissima SLS AMG GT. (Credits: Wikipedia)
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Ferrari 250 GT California – Gli Stati Uniti si innamorarono subito delle vetture del Cavallino, anche grazie all’opera di Luigi Chinetti, ex pilota e per anni unico importatore ufficiale di Maranello per il Nord America. Da questa passione nacque nel 1958 un modello ispirato e dedicato proprio al mercato yankee, ossia una spider che fosse adatta al sole della California. Fu una berlinetta piena di stile e con i muscoli degni di una creatura Ferrari. Il motore V12 forniva 240 cavalli nella serie “passo lungo” e 280 in quella “passo corto”, per rispettivamente 250 e 270 km/h di velocità massima. (Credits: Ferrari)
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A metà del secolo scorso il mondo dell’automobile sfornò alcuni veicoli che divennero esempio di stile e tecnologia per i decenni a seguire. Un periodo di grande fermento, aiutato dal boom economico che proprio in quel periodo diede una boccata d’aria alle economie post belliche.
Gli anni Cinquanta hanno dato, per certi versi, l’impronta a tutta l’industria moderna dell’auto. Tra i tanti modelli abbiamo selezionato alcuni che più di altri sono diventati un’icona del genere: Le “Ali di gabbiano” della Mercedes, il lusso grandioso delle Cadillac, le vette di qualità italiana di Lancia e Ferrari, la definizione dello stile britannico in Aston Martin.
Ecco cinque auto indimenticabili, direttamente dagli anni Cinquanta.