Olly: “Scrivo di vita perché vita sia”

Olly: “Scrivo di vita perché vita sia”

Sembra il ragazzo della porta accanto, ma Olly confessa di essere un inquieto e il suo percorso tra conservatorio e rap lo dimostra. A spingerlo è una grande voglia di vivere e raccontare dell’esistenza, la sua e di tutti

di Maddalena Villa

Il suo nome è Federico Olivieri, ma noi lo conosciamo come Olly, cantautore nato a Genova nel 2001. Ha appena concluso la prima parte del Lo rifarò, lo rifaremo Tour, interamente sold out, che riprenderà in primavera con altre date nei club. Il suo ultimo album Tutta vita, è certificato disco di platino e lo porterà in tour nel 2025 dove debutterà nei palazzetti con diversi appuntamenti già sold out, tra cui Genova e Milano. Inoltre, Olly è in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo 2025 con il brano Balorda nostalgia.

Il tuo inizio di percorso è insolito, hai studiato in Conservatorio e poi hai iniziato col rap, cosa ti porti dietro da questa esperienza?

Il rap è sempre stato uno dei generi preferiti, quel genere che ho ascoltato tanto in adolescenza, ma mi ci sono confrontato per poca parte della mia carriera, la mia è una matrice più cantautoriale. In fondo, quando sono mancati i grandi cantautori, un ruolo simile è stato ricoperto da quei rapper che hanno formato tanti artisti della mia leva. Il Conservatorio è arrivato dopo, è stata un’esperienza figlia di un retaggio datomi soprattutto dalla famiglia per cui ho voglia di provare e conoscere tutto. È stato un percorso particolare dove si respirava musica ovunque. Tuttora me lo porto dietro, ma non sono certo il perfetto studente universitario. Uscivo dal salotto della Genova bene e andavo a giocare a rugby, arrivando nei vicoli della città dove l’atmosfera era ben diversa, sento di aver visto un po’ di tutto.

Sia il rap sia il cantautorato sono generi territoriali. Che rapporto hai con Genova, la tua città natale ?

Genova mi ha dato tantissimo. Ho sempre avuto necessità di evadere, di vedere altro, ma è lì che voglio tornare un giorno. Ora che sono a Milano vedo una grandissima capacità di mettersi al lavoro ed è molto bello, mi piace entrare in studio prestissimo e uscire col buio, ma a volte è quasi troppo. Sono consapevole di non star facendo nulla di sconvolgente, non sto salvando il mondo, semplicemente cerco di dare il mio punto di vista alle persone attraverso la musica.

Sei stato a volte descritto come il “bravo ragazzo”, ti ci ritrovi davvero?

Non sono il ragazzo della porta accanto, tendenzialmente sono abbastanza agitato, però ho principi e valori saldi: conosco il rispetto per l’altro e non ho mai fatto del male a nessuno. Mi rendo conto che di me traspare una certa immagine, in realtà mi sento più ribelle di come vengo descritto.

Olly Sanremo
Olly Sanremo
Suit and polo @gucci, loafers @sebago_world

La tua musica si distingue per una grande energia e voglia di vivere. Cosa ti interessa esprimere nei testi?

Cerco di non omologarmi agli altri, ce n’è tanta di gente che fa esattamente quello che faccio io, perciò farlo a modo mio è importante. Ho lavorato tanto con JVLI [producer che ha spesso collaborato con Olly N.d.A.] per arrivare dove sono ora. Mi piace raccontare la vita, le cose semplici, all’inizio della mia carriera ero molto focalizzato su di me, ora prendo tutta quella parte contorta della mia mente e cerco di renderla semplice per comunicarla agli altri e unire le persone, ma senza snaturarne il messaggio. Ho imparato che a volte dire cinque parole al posto di cinquanta è molto più potente

Qual è l’idea dietro l’album Tutta vita, uscito nel 2024?  

La mia musica è spesso immagine del periodo che sto vivendo. Sono partito dal primo EP come il ragazzo ribelle con cuffiette e cappuccio che gira per Genova per poi arrivare a Gira il mondo gira, espressione del mio essere osservatore. Ora sono approdato a Tutta vita, è il momento di scendere dal mondo che gira e darsi alla vita, al vivere, parlando non solo della mia vita, ma anche quella della famiglia, gli amici o uno sconosciuto per strada. Scrivo di vita perché vita sia.

Nell’autunno 2025 affronterai i tuoi primi palazzetti. Qual è il tuo rapporto col pubblico e col palco?

Il mio pubblico è simile a me. Ci vogliamo bene e io apprezzo che parlino come se fossero amici miei e io loro. Ai concerti la gente sa tutte le canzoni, anche le sporche e canta sempre. La cosa più bella che mi piace vedere è quando non guardano me, ma cantando si guardano tra loro. L’unica cosa che non mi va giù sono i telefoni e il continuo riprendere, ma è difficilissima da controllare e in fondo sono comunque fortunatissimo e non giudico chi vuole portare a casa un ricordo. Guardo un po’ con invidia a quei video di folle ai concerti di anni fa, non un telefono in vista e una folla esaltata. Fare il video ti porta al futuro per poi tornare al passato quando basterebbe vivere il presente.

Olly Sanremo
Jacket, tank top and loafers @fendi

Hai già partecipato a Sanremo in passato. Come vivi questa edizione in cui sei tra i big?

Ai tempi è stato una bomba, volevo prendermi tutto e godermelo. Non avevo niente da perdere. Non penso che sia Sanremo a definire o no la mia carriera, mi fa anche strano essere uno dei big, ma mi sono ripromesso di divertirmi dentro e fuori dal palco. Voglio vivere questa esperienza in modo tranquillo e consapevole. Sento, dopo tanto girare, di essermelo meritato. Da giovane avevo un bacino piccolo e i pochi che mi seguivano erano orgogliosi di me, ora so che arrivo sul palco anche per soddisfare le aspettative di tante persone, incluso me.

Cosa puoi dirci del brano che porti a Sanremo, Balorda nostalgia?

Balorda nostalgia: è una canzone vera, viva e molto forte a livello emotivo. Non sarò io a dire se funziona, ma cantarla, fare le prove con l’orchestra, è stata come una sessione di cardio, molto nel mio stile. Sono contento di portarla a Sanremo, ma ancora di più in tour. è una canzone su cui ho lavorato molto nel tempo, l’ho resa sempre più mia e racconta una storia a me chiara che spero arrivi al pubblico.

Nella foto di apertura all clothing @emporioarmani
Photography: @simon171
Styling: Lorenzo Oddo and Edoardo Caniglia
Fashion Director: Edoardo Caniglia
Grooming: Gaia Dell’ Aquila
Casting Director: Vanessa Contini
Production: @_mariasolepetroni_ @k448_studio
Styling assistant: @valef0x