

Dior Uomo a Parigi un nuovo concetto di atelier
Una passerella come un giardino meccanico da cui i modelli sono sbucati come fiori colorati dal pavimento. La sfilata di Dior alla Parigi Fashion Week è un tributo al passato riflesso in una sartoria che guarda allo streetwear.
Una collezione anniversario che è un omaggio alle icone Dior delle diverse epoche e ai designer che hanno fatto la storia della Maison parigina. Kim Jones, a 5 anni dal suo debutto, porta in scena alla Paris Fashion Week uno show decisamente “instagrammabile”. I modelli compaiono all’improvviso, sbucando dal pavimento come fiori in un prato primaverile. È il miglio manifesto di questa sua incisività creativa che negli anni ha creato un modello di lusso che è diventato onnipresente. Dal femminile al maschile, dall’atelier alla strada, la nuova collezione è un collage di influenze e iconografie. Ci sono riferimenti a Yves Saint Laurent, Gianfranco Ferré e Marc Bohan, che si intrecciano al suo tempo tramite il cannage di Christian Dior. Un abbraccio che raccoglie diverse epoche con un’infusione di modernità, gioco, colore e disinvoltura. Jones ha tempestato di cabochon, cardigan drappeggiati e pantaloni delle linee drittissime, ha decorato colletti di polo piquè e mocassini in tweed. I capi sono archetipi del classicismo maschile, l’harrington, il girocollo, il cardigan, attraversano il tempo e si trasformano in pezzi di straordinaria lavorazione con quei verdi e arancioni flou, azzurri intensi, fucsia intenso a contrastare neri e grigi che diventano quasi pisichedelici. Il finale è stato un caleidoscopio di colori e ricordi d’archivio, con Kim Jones al centro.





