

Un pigiama per ogni occasione
Per la collezione primavera-estate 2026 Dolce&Gabbana riportano l’indumento da notte al centro dell’attenzione. Lanciato per la prima volta in passerella negli anni 90, ora torna in versione intima, urbana, sofisticata e cosmopolita
Un teaser video pubblicato sui social media prima della sfilata racconta l’atmosfera della primavera-estate 2026 di Dolce&Gabbana. Immagini di amici che tra risvegli, colazioni a casa e passeggiate mattutine raccontanto spensieratezza, tempo libero, intesa e viene subito in mente la strofa della hit dei Commodores del 1977 “Easy like sunday morning”, che pur narrando una storia non così gioiosa, regala, in superficie, un’idea di domenica rilassata, in pigiama, per merito della melodia smooth soul e la voce di Lionel Richie.

Il tema della collezione è proprio uno dei classici di Domenico e Stefano, che l’hanno portato in passerella per la prima volta negli anni 90, e oggi lo reinterpretato in chiave moderna per renderlo qualcosa di più che un semplice indumento per dormire o divisa da intellettuale blasé. Così diventa abito, moderna tuta sportiva, inedito completo da ufficio, sofisticato suit total black con dettagli a pois. Le classiche righe dei tessuti da camiceria si abbinano a tinte unite delicate che vanno dal beige al celeste, dal panna al blu e dal verde al marrone.


Le linee sono over per i doppiopetti leggeri dall’aria anni 80 su pantaloni con pinces in vita e ampi fino al fondo, anche la maglieria grossa e le giacche di pelle seguono lo stesso linguaggio stilistico. Una celebrazione della rilassatezza estiva tipica dell’immaginario italiano, però riletta in chiave 2026. Non manca la versione da sera che però non è per andarci a letto, ma per uscire: preziosissimo con le righe che incrociano luminosi ricami fatti di cristalli realizzati a mano.

Ad arricchire i look quasi da red carpet ci sono anche spille cammeo e da colletto, collane dalle pietre colorate, indossate come unico decoro, con rosari o occhiali da sole, anche di notte. Sorprende infine il contrasto con la colonna selezionata tra le sinfonie di Beethoven che aggiunge un tocco di piacevole drammaticità all’atmosfera intima della collezione.