Louis Vuitton en plein air

Louis Vuitton en plein air

di Gianluca Cantaro

Pharrell Williams, direttore creativo del brand francese, presenta la collezione maschile per la primavera-estate 2025 nel giardino della Maison de l’Unesco ispirandosi a una community globale

Louis Vuitton è un brand globale che si propone come portatore di messaggi più che pura espressione moda e la sfilata rappresenta uno dei capitoli dell’enciclopedia del monogramma. Data la forza mediatica dell’evento, sempre affollato di celebrities, diventa la cassa di risonanza di una serie di idee e principi che a seconda del momento e dell’opportunità vengono amplificati ad hoc.

Louis Vuitton SS 2025

Pharrell Williams, oltre che megastar musicale, è oggi il direttore creativo e grande comunicatore che racconta storie di amicizia, amore (il logo LV è diventato LVers, che sta per lovers), inclusione e unione di intenti per poter essere tutti una felice community globale, tanto che, questa stagione, lo show ha avuto luogo nei giardini della Maison de l’Unesco a Parigi, stupendo palazzo realizzato da Pier Luigi Nervi, dall’ungherese-statunitense Marcel Breuer e dal francese Bernard Zehrfuss. Gli ottimi propositi però stridono con una realtà altamente esclusiva e aperta ai big spender, che la rende più una élite che una community. E agli altri non resta che guardare.

Louis Vuitton SS 2025
Louis Vuitton SS 2025

Al netto dei buoni propositi, l’abbigliamento presentato racconta un po’ di tutto: dal tailoring da sera in velluto nerissimo, che apre lo show, alle tute ginniche e lo streetwear deluxe, dalle grafiche ricamate, intarsiate, impresse, realizzate in collaborazione con il collettivo creativo di Air Afrique (che ha anche disegnato il tartan blu/verde ispirato al Damier) alle pellicce con applicazioni di cristalli, dai facchini coi bauli monogrammati alle innumerevoli borse fino ai gioielli.

Louis Vuitton SS 2025
Louis Vuitton SS 2025

La visione di Williams è sicuramente quella di un lusso ostentato che risulta rivolta a uno specifico tipo di pubblico appassionato più all’apparire che all’essere, anziché all’umanità che abita il pianeta che chiamiamo casa, citando la cartella stampa. La piacevole nota da insider è che per la prima volta dopo almeno un paio di decenni di sfilate in tutte le capitali del mondo, questa è iniziata esattamente all’ora stabilita, le 20.30.