L’impegno sostenibile di Zegna

L’impegno sostenibile di Zegna

di Gianluca Cantaro

Alessandro Sartori celebra la tracciabilità delle fibre naturali e un ritorno al classico con una sfilata sorprendente ai confini di Milano

In un capannone che sorge ai confini della città di Milano, raffreddato artificialmente con un gran dispendio energie atto a far raggiungere temperature siderali al suo interno e a dispetto della timida estate di quest’anno, è stata stilizzata l’Oasi Lino uno dei capitoli della sostenibilità di casa Zegna che, in questo caso, si impegna a certificare le fibre come tracciabili al 100% dal 2024. L’occasione è la presentazione della primavera-estate 2025 che ha come materiale principale proprio la fibra naturale sia pura sia mixata insieme a seta, cotone, mohair, pelle e nabuk. Alessandro Sartori, il direttore creativo, nel suo processo mentale idealizza una diversità resa possibile dalla singolarità di ognuno, con una pluralità fatta di individualità. Così, sicuro di aver ormai definito un nuovo e riconoscibile  linguaggio Zegna il designer si discosta dallo stile più sperimentale delle ultime collezioni per riprendere in mano un guardaroba più classico. Completi strutturati, ma dai pantaloni ampissimi, giacche da lavoro, spolverini su camicie pigiama, blouson su maglie leggere come lo sono anche le camicie con collo montate portate sia su shorts sia sotto i capi spalla. La palette è calda e terrena: ruggine, marrone, senape, avorio, caramello, grigio, nero e una stampa astratta che richiama delle spighe stilizzate, con diverse combinazioni di colori. Il finale è a sorpresa con l’attore Mads Mikkelsen, global ambassador del brand, in passerella in giacca di pelle e due borsoni in mano.


Mads Mikkelsen, Zegna – Spring/Summer 2025


Zegna SS2025