Braun, 100 anni di “buon design”celebrati tra Virgil Abloh e Gen Z
Funzionalità, semplicità e durevolezza: sono queste le parole chiave che identificano l’universo Braun da 100 anni. Per il suo centenario, il marchio tedesco affida a Virgil Abloh la rielaborazione dello storico stereo Wandanlage
Cento anni di “buon design”. Nel 2021 Braun celebra un anniversario molto importante e lo fa seguendo il suo diktat di sempre: creare prodotti dal design semplice, utile e durevole. Per il suo anniversario, il marchio tedesco ha coinvolto Virgil Abloh, che per l’occasione si è immerso negli archivi storici di Braun per emergervi con la nuova versione del Wandanlage, impianto stereo hi-fi degli anni Sessanta ripensato e riadattato per coinvolgere la Gen Z.
Dagli anni Venti, le icone di design firmate Braun
Fondata in Germania, a Kronberg per la precisione, nel 1921, Braun si è sempre contraddistinta per la produzione di componentistica di riparazione di prodotti già esistenti. Nel ’32 il primo grande salto:la creazione della prima radio. La particolarità? Il design ad arco del modello è stato poi ripreso dalla A di Braun, mantenuto ancora oggi dopo novant’anni.
Qualche anno dopo, nasce Manulux, una torcia che veniva caricata a mano per essere più pratica, e il primo prodotto in serie con oltre 3 milioni di esemplari. È però negli anni Cinquanta che Braun inizia a entrare nel settore della bellezza, precisamente nel 1954 quando produce Braun Smoothy, un massaggiatore per il viso pensato per le donne che unisce vibrazioni e una luce a infrarossi adatta per far assorbire meglio creme e balsami.
Un progetto decisamente avveniristicoper l’epoca. Così com’è stato precursore dei tempi anche il BM12 Lady Shawer, il rasoio a batteria azionato da un solo pulsante, estremamente innovativo per gli anni Settanta. La grande forza di Braun, negli anni, non è stata solo l’avanguardia ma anche l’aver saputo creare oggetti ergonomici, come il PGS 1200, pensato da Heinz Ullrich Haase, un phon dall’impugnatura inclinata per permettere un uso più confortevole durante l’asciugatura.
Leader nella rasatura e depilazione
Ma Braun è diventata leader soprattutto nella rasatura e depilazione. Se il Braun Series 9 pensato nel 2014 è il rasoio più efficiente al mondo, riesce infatti a radere più peli in un’unica passata, la grande novità dei tempi recenti è stato il Syncro System 7570 creato da Roland Ulman nel 1999: questo rasoio infatti è stato il primo a essere realizzato autopulente, una svolta rivoluzionaria perché ha eliminato il problema di come smaltire i rifiuti della barba.
Ma l’avventura di Braun nel settore della rasatura era iniziata nel 1959 quando Max Braun creò il primo rasoio a lametta ergonomico ed efficace, così da rendere il momento della rasatura veloce e pratico. Nel 1962 Gerd Alfred Müller, Hans Muller, Hans Gugelot pensato a Braun Sixtant SM 31, diventato un classico del design. Il design semplice e pulito di questo rasoio, caratterizzato da un sistema di rifinitura, ha influenzato la progettazione successiva del brand, grazie anche alla sua accoppiata di colori, nero e argento, rivoluzionari per l’epoca.
Braun negli anni ha continuato a pensare anche alle donne, prima con la creazione del Braun Silk Expert Pro 5, era il 2015, dalla tecnologia rivoluzionaria SensoAdapt che legge e adatta continuamente la sua intensità al tono della pelle dell’utilizzatore, poi nel 2018 con il Silk-épil 9 Flex, Braun Design, l’epilatore intelligente al mondo grazie al sensore integrato che guida l’epilazione, esercitando livelli di pressione sulla pelle perfettamente regolati per una depilazione ancora più efficiente.
Braun e Virgil Abloh: come conquistare la Gen Z con un design accattivante e funzionale
Perché è questa la caratteristica essenziale che la Gen Z ricerca dal design: prodotti belli da vedere ma che aiutano e migliorano anche la vita, che siano intelligenti, risparmiando spazio e tempo. È quanto è emerso dal sondaggio che Virgil Abloh e Braun hanno condotto su un campione di 2500 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 24 anni. «In Braun noi progettiamo per ciò che conta veramente nella vita. Siamo incoraggiati ad ascoltare come la Generazione Z concordi ampiamente con i nostri principi del “Good Design”: semplicità, utilità e durevolezza. Ma è importante che si tenga in considerazione ciò che il nostro studio ha rilevato, perché abbiamo bisogno di mantenere aperto il dialogo con loro, per unire la loro visione del design alla nostra per un futuro migliore» ha dichiarato Oliver Grabes, VP of Design di Braun e di P&G Grooming. E così, lo studio globale Braun ha pensato al Premio Braun 2021, una competizione internazionale per la progettazione del design di un prodotto rivolto ai ragazzi.
Il dibattito però attorno al “good design” continua, portato avanti dal fashion designer Abloh che ha ripensato l’impianto stereo a parete hi-fi Wandanlage del 1965, trasformandolo in un’opera di arte funzionale. La versione del 2021, infatti, è una manifestazione visiva dei parallelismi tra l’estetica del design cromo lucido di Braun – come il rasoio SM3 del 1960 e il tostapane T1 del 1961 – e il lustro degli spunti culturali e musicali degli ultimi 100 anni di Virgil Abloh. Questo range va dagli strumenti in ottone e in argento della blues band di Mamie Smith degli anni ’30, alle tipiche auto customizzate e luccicanti dette “slabs” rese famose dalle star hip hop negli anni ’80.
Adottando l’approccio del “less but better” nel processo del design, Virgil Abloh e Braun si assicurano che lo stereo originale hi fi rimanga il protagonista della collaborazione e che la tecnologia funzioni ancora oggi come nel 1965. Il risultato è un’opera “d’arte funzionale” costruita ad hoc,dove il design colma il gap tra forma e funzione, assicurandone durevolezza per i prossimi 100 anni grazie all’utilizzo dei materiali. Ha dichiarato Virgil Abloh «L’opera “d’arte funzionale” co-curata con il team Braun Design non solo celebra il funzionamento originale dello stereo hi fi a parete, che è stato il migliore della sua epoca, ma anche la qualità e la durevolezza dei materiali che sono costruiti per durare nel tempo. Come creatore, continuo a mettere in discussione il modo in cui l’arte viene percepita nella cultura di oggi. “L’arte funzionale” è un’eredità duratura legata al potere intramontabile del “Good Design” che è semplice, utile e costruito per durare. In questo modo, i punti cardine del design non arrivano solo ai “puristi”, ma a un’audience più ampia».
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1932 – Braun Cosmophon 333W, Carl Sevecke
L’ingresso di Braun nel mondo della radio è avvenuto attraverso la produzione di componenti per riparare i prodotti esistenti. Il loro successo, grazie alla qualità dei componenti, ha portato Braun a creare la propria radio (quando le radio sono diventate accessibili alle masse). Il design dell’arco della radio stessa divenne parte del logo di Braun, la “A” allungata che tutti riconosciamo ora.
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BRAUN S50 – 1950
Max Braun
Il primo rasoio con lametta mai prodotto da Braun. Lo ha progettato lo stesso Max Braun, aprendo la strada a ciò per cui Braun è ora più riconosciuta: rasoi di qualità ed efficienti. Il principio di base della rasatura a lametta è ancora ampiamente utilizzato oggi: una caratteristica del design che consente una rasatura in una sola passata pulita e sicura anche per le pelli sensibili.
3 / 10
1954 – Braun Smoothy, Braun Factory
Il primo prodotto di Braun per le donne. Un massaggiatore per il viso che combina vibrazioni, calore e una luce a infrarossi per aiutare a strofinare creme e balsami in modo più completo. Decenni in anticipo sui tempi.
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BRAUN SIXTANT SM 31 – 1962
Gerd Alfred Müller, Hans Muller, Hans Gugelot
Un classico del design. Questo rasoio è dotato di un sistema di rifinitura avanzato che ha influenzato il marchio Braun “haltung” (“mentalità”) con il suo design semplice e pulito. Sembra normale ora, ma all’epoca la combinazione di colori nero e argento dell’SM 31 era davvero pionieristica. Ha stabilito lo standard per le combinazioni di colori di radio, lettori musicali e telecamere per i decenni a venire.
5 / 10
1956 – SK 4, Hans Gugelot, Dieter Rams
L’SK 4 è una combinazione di radio e fonografo. Era soprannominato “Bara di Biancaneve” per la sua copertura in plexiglass, un materiale pensato all’epoca solo come una novità usa e getta per giocattoli e prodotti di bassa qualità, prima di essere utilizzato per il design industriale da Hans Gugelot e Dieter Rams. E’ in mostra permanente al MoMA di New York come esempio di buon design.
6 / 10
1982 – PGS 1200, Heinz Ullrich Haase
L’impugnatura inclinata di questo asciugacapelli era una forma completamente nuova all’epoca, nata da considerazioni ergonomiche: l’impugnatura angolata consentiva un uso più confortevole rispetto all’impugnatura ad angolo retto più convenzionale.
7 / 10
BRAUN SILK-EPIL EE 300 – 1995
Peter Schneider
L’epilatore è famoso per funzionare un po’ meglio rispetto alle versioni precedenti, racchiudendo il tutto in una forma estremamente affusolata. Ha riunito tutte le caratteristiche necessarie in un pulsante semplice da utilizzare, posizionato al centro del device.
8 / 10
1999 – Syncro System 7570, Roland Ullman
Il Syncro 7570 è stato una vera novità: il primo rasoio autopulente in assoluto. Con questo prodotto Braun ha risolto la sfida di come smaltire i rifiuti della barba con lo sviluppo del Centro di Pulizia, una svolta davvero rivoluzionaria.
9 / 10
2018 – Silk-épil 9 Flex, Braun Design
Le origini di Braun Silk-épil risalgono per decenni nel passato, ma la gamma continua a innovarsi. Il 9 è il primo epilatore intelligente al mondo: il suo sensore integrato guida l’epilazione, esercitando livelli di pressione sulla pelle perfettamente regolati per una depilazione ancora più efficiente.
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La collaborazione con Virgil Abloh vede il designer immergersi negli archivi di Braun per rimodernare e co-curare, insieme al team design del brand, l’impianto stereo a parete hi fi “Wandanlage” del 1965, per trasformarlo in un’opera “d’arte funzionale”. Il rivestimento metallico della versione del 2021 è una manifestazione visiva dei parallelismi tra l’estetica del design cromo lucido di Braun – come il rasoio SM3 del 1960 e il tostapane T1 del 1961 – e il lustro degli spunti culturali e musicali degli ultimi 100 anni di Virgil Abloh.
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