

Design radar: architetti e designer da seguire nel 2025
Ti presentiamo la nuova generazione di designer e architetti pronta a cambiare le regole del gioco
Alcuni designer e architetti stanno imponendo nuovi parametri di eccellenza, elevando il settore verso vette ancora inesplorate. Questi talenti emergenti, veri e propri pionieri del design contemporaneo, stanno trasformando il panorama creativo le loro peculiarissime visioni. La lista AD100 di Architectural Digest ha recentemente rivelato i professionisti più influenti, ognuno con un percorso distintivo e opere che meritano un’attenzione particolare. Ecco i nomi di coloro che stanno definendo il futuro del design.
Alyssa Kapito Interiors
Con un occhio impeccabile per il dettaglio, Alyssa Kapito è diventata un nome di riferimento per chi ama il minimalismo senza tempo. Fondatrice di Alyssa Kapito Interiors, ha conquistato l’attenzione per la sua capacità di mescolare classico e moderno, texture sofisticate e palette neutre, creando ambienti caldi e accoglienti. Nel 2024 ha ampliato il suo raggio d’azione con il lancio di una galleria e una collezione di vetri, dimostrando la sua trasversalità e il suo amore per il mondo dell’arte. Visibile anche nel suo lavoro di interior design. Il suo stile, in equilibrio tra modernità e comfort, è oggi apprezzato da collezionisti e celebrità.

Food Architects
Guidato da Dong-Ping Wong, Food Architects sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo agli spazi commerciali e culturali. Lo studio ha collaborato con Nike e il MoMA per progettare ambienti che non solo rispondono a esigenze estetiche, ma ridefiniscono il concetto di interazione tra le persone e lo spazio. Il loro lavoro unisce ricerca sui materiali innovativi e una spiccata sensibilità urbana, posizionandoli tra gli studi più all’avanguardia del momento.

Frida Escobedo
Conosciuta per la sua abilità nel combinare artigianato e ricerca, la messicana Frida Escobedo è una delle voci più interessanti dell’architettura contemporanea. I suoi progetti, che spaziano tra Città del Messico e New York, sono caratterizzati da un uso sapiente della luce, delle texture e delle geometrie. Ha lavorato su progetti di rilievo come il Metropolitan Museum of Art; ed è stata selezionata per il rinnovo del Centre Pompidou insieme allo studio Moreau Kusunoki. Due esempi che danno bene l’idea del suo rilievo nel settore. Escobedo colpisce con la sua sensibilità culturale, facendo dell’architettura un ponte tra passato e futuro.

Geoponika
Lo studio Geoponika, con sede a Los Angeles, entra a pieno titolo in questa lista per il suo approccio al design che possiamo definire storico ed ecologico. I loro progetti spaziano dalla Giamaica al Giappone, creando spazi che rispettano e valorizzano il contesto naturale e culturale rispondono; rispondendo al tempo stesso a precisi criteri estetici e contribuendo attivamente alla rigenerazione ambientale. L’uso di piante autoctone, la scelta di materiali sostenibili e la progettazione orientata alla biodiversità potrebbe renderli tra i grandi protagonisti di quello che sarà il landscape design del futuro.

Grace Fuller Design
Dopo un passato nel mondo della moda, Grace Fuller ha portato la sua sensibilità estetica nel design del paesaggio. Fondato nel 2019, Grace Fuller Design è uno studio di progettazione paesaggistica con sede a New York che si basa sulla convinzione che la natura sia la più grande maestra. Attraverso un design stravagante e romantico, cerca di unire il mondo domestico con quello selvaggio. La sua firma è riconoscibile in giardini pensati come estensioni fluide delle abitazioni, dove la natura si intreccia con l’architettura in modo organico diventando estensioni della casa.

Heidi Caillier
Heidi Caillier è una designer che reinventa la tradizione per creare interni belli e duraturi. I suoi progetti, attraverso il suo studio Heidi Caillier Design, non sono vincolati da un singolo insieme di codici estetici, ma sono sostenuti da un senso di sentimento e intimità. Questa firma in continua evoluzione e quasi anonima è ciò che la rende uno dei nomi più rispettati nel settore. Attingendo al sentimento della nostalgia, Caillier ritiene che l’arredamento e i mobili debbano possedere una qualità senza tempo che cresca con la casa.
Attribuisce valore ad oggetti d’antiquariato, cimeli e pezzi fatti a mano, e celebra imperfezioni e patine anziché mascherarle. Insieme al suo sicuro abbraccio di motivi e colori, per i quali è molto apprezzata, questi elementi si uniscono per creare stanze accoglienti, chic e confortevoli. La sua attività nasce dalla passione, quella vera, quella innata; ed proprio la mancanza di una formazione formale che le offre un punto di vista unico. Non filtrato da convenzioni e riferimenti ben noti. PS. Il suo stile è amatissimo su Instagram, dove le sue case ispirano migliaia di follower.

LK Studio
LK Studio è uno studio di interior design residenziale con sede a New York, guidato da Lily Dierkes. La sua missione? Chiara e semplice: creare ambienti che siano al tempo stesso architettonicamente consapevoli e profondamente rappresentativi di chi li abita. Spinto da una passione per il colore e le texture, LK Studio è noto per combinare stili diversi per dare vita a interni gioiosi, sofisticati e privi di ostentazione. Cavallo di battaglia: l’abilità nel combinare pezzi d’epoca con elementi di design contemporaneo, così da conferire quella che possiamo definire una “freschezza eclettica” agli spazi abitativi.

Martin Brûlé
Con una visione internazionale, un background non convenzionale e un profondo rispetto per la bellezza imprevedibile della natura, lo studio Martin Brûlé ha sviluppato un approccio progettuale radicato nella storia ma privo di regole rigide. La sua curiosità eclettica e l’apertura a stili ed epoche diverse conferiscono ai suoi progetti una qualità camaleontica e riconoscibile al tempo stesso. Pur ispirandosi ai motivi del primo Novecento, Brûlé guarda al futuro, affidandosi a un processo creativo istintivo e sperimentale. I suoi interni invitano lo sguardo a soffermarsi, a esplorare i dialoghi sottili tra gli elementi. Il dramma, per lui, nasce spesso dalla moderazione: i suoi spazi sono opulenti, ma con discrezione. Per Martin Brûlé Studio, il vero lusso risiede nell’equilibrio tra funzionalità e bellezza.

Ross Cassidy
Ross Cassidy è un designer che ha saputo definire un’estetica distintiva, fondata sull’equilibrio tra minimalismo, autenticità materica e responsabilità ambientale. Il suo approccio progettuale si basa su una palette neutra e rilassante, che lascia spazio alla tattilità dei materiali naturali come il legno grezzo, il lino, la pietra e il cuoio, scelti non solo per la loro bellezza intrinseca, ma anche per la loro durabilità e sostenibilità. Cassidy integra nei suoi spazi pezzi vintage e oggetti recuperati, reinterpretandoli con sensibilità contemporanea per dare loro nuova vita. Una chiara presa di posizione contro lo spreco e l’obsolescenza programmata che spesso caratterizzano l’interior design moderno. La sua filosofia, radicata in un’etica del “meno ma meglio”, si traduce in ambienti essenziali ma caldi, dove ogni elemento ha uno scopo e racconta una storia.

Studio & Projects
Guidato da Little Wing Lee, Studio & Projects integra narrazione e giustizia sociale nei suoi design, affrontando tematiche rilevanti attraverso l’architettura e l’interior design. L’idea centrale dello studio è utilizzare l’architettura e l’interior design come strumenti per affrontare e sensibilizzare su tematiche culturali e sociali di grande rilevanza. Ogni spazio progettato è pensato come una narrazione, un racconto che va al di là dell’aspetto visivo per esplorare storie, valori e identità, facendo del design una piattaforma per il cambiamento e la riflessione. Il design diventa quindi un mezzo per educare e ispirare, creando ambienti che non solo rispondono alle necessità funzionali ed estetiche, ma che sollevano anche interrogativi, stimolano il pensiero critico e celebrano la diversità.

Woods + Dangaran
Con sede a Los Angeles, Woods + Dangaran si concentra su principi modernisti, offrendo soluzioni architettoniche che rispettano la tradizione del modernismo californiano ma introducendo al tempo stesso elementi innovativi. Un lavoro essenziale, mirato alla sublimazione del binomio spazio-luce. Segni particolari? Forme architettoniche rigorose e materiali naturali che favoriscono un flusso armonioso tra gli ambienti interni ed esterni.

Years
Anche loro con sede a Los Angeles, Years si dedica a esplorare le possibilità creative nell’architettura, contribuendo a ridefinire il paesaggio urbano con progetti che aprono nuove strade nel design. Lo studio, crea spazi che vanno oltre l’estetica; spazi che raccontando storie che e si evolvono nel tempo. Con un approccio minimalista e un forte legame con il passato, il loro design fonde modernismo e materiali naturali come legno, pietra e metallo, creando ambienti senza tempo che si adattano al mutare delle circostanze. Ogni progetto di Years è anche emotivo, pensato per stabilire una connessione profonda con chi lo vive. L’arte e il design si intrecciano in pezzi su misura, mentre la filosofia dello studio in continua esplorazion crea spazi che evolvono con il tempo e le persone che li abitano.

Young Projects
Young Projects, guidato da Bryan Young, è uno studio che esplora l’intersezione tra arte, architettura e design, creando spazi che sfidano le convenzioni attraverso l’uso di geometrie e materiali inusuali. Ogni progetto nasce per essere anche un’esperienza sensoriale; dove la materialità diventa linguaggio e le forme, pur concettuali, restano accoglienti e funzionali. Le loro creazioni, pur essendo profondamente concettuali, mantengono infatti un’umanità intrinseca, una sensazione di accoglienza che trasforma l’innovazione in una presenza tangibile e calorosa.

Sara Ricciardi
La lista si chiude con un’italiana: Sara Ricciardi. Nel suo lavoro, la designer – originaria di Benevento e ora radicata a Milano – enfatizza l’importanza di vivere la città come un’estensione della propria casa, garantendo che gli spazi pubblici siano fruibili e godibili per tutti i cittadini. La sua estetica trascende il superficiale, puntando sull’artigianalità e su processi produttivi sostenibili. Tra i suoi progetti futuri spicca il Museo della Donna a Roma, concepito per raccontare storie e insegnare nuove forme di convivenza.
