Art destination: i luoghi dove andavano in vacanza i grandi artisti 
Edward Hopper, painted this lighthouse in his work Highland Light, North Truro 1930 Foto Asilverstein

Art destination: i luoghi dove andavano in vacanza i grandi artisti 

di Elena Bordignon

Luoghi sperduti o affollatissimi, mondanità o spazi desolati, le mete vacanziere dei grandi artisti rivelano quanto, alla fine, le emozioni positive innescate da una bella vacanza stimolano il pensiero creativo e l’inventiva

Da sempre i grandi artisti del calibri di Picasso, Paul Klee e georgia O’Keeffe, hanno trovato in certi luoghi di villeggiatura stimoli e soggetti importanti per la loro arte. La maggior parte degli artisti di cui vi riveleremo il luogo di vacanza prescelto, hanno optato per le spiagge: dalla Costa Azzurra alla Costa Brava, da Cape Cod fino alle Hawaii.

Edward Hopper – Truro, Cape Cod 

E’ stata per l’artista uno dei luoghi che più lo hanno ispirato. Considerato uno dei maggiori pittori statunitensi del XX secolo, Edward Hopper (1882 – 1967) era sponente del cosiddetto realismo americano e divenne noto per i suoi dipinti che raffiguravano lo stile di vita americano, in tutte le sue sfaccettature. Edward Hopper e sua moglie Josephine trascorrevano spesso le vacanze e alla fine costruirono una casa estiva e uno studio a Truro, a Cape Cod, dove trascorsero quasi 40 estati a partire dal 1930. Truro, situata sulla costa esterna del Cape, offrì a Hopper una vasta fonte di ispirazione, in particolare con le sue case semplici, le dune sabbiose e la luce unica. Questo ambiente tranquillo gli permise di creare molti dei suoi dipinti iconici, tra cui “Cape Cod Evening”.

Paul Klee – Tunisia

Paul Klee (1879 -1940) amava viaggiare e trarre ispirazione da diversi luoghi. Tra le sue mete più importanti, si ricordano i viaggi in Italia, in particolare Napoli, Pisa, Roma, Pompei e Firenze, dove scoprì gli antichi maestri e l’architettura rinascimentale. Klee fu anche in Sicilia nel 1931 e in Trentino nel 1932. Uno dei viaggi più fondamentali è stato quello in Tunisia nel 1914 con August Macke e Louis Moillet. Questa esperienza ha dato una svolta nella sua arte verso l’uso più consapevole e simbolico del colore. Il viaggio, iniziato a Marsiglia, li portò a Tunisi, Sidi Bou Said, Cartagine, Hammamet e Kairouan. Klee rimase particolarmente colpito dalla luce e dai colori della Tunisia, che influenzarono profondamente le sue opere successive. A Hammamet, in particolare, dedicò un quadro omonimo.

Salvador Dal – Cadaqués, Spagna

Salvador Dalí (1904 – 1989) andava in vacanza principalmente in Costa Brava, in Catalogna, in particolare a Portlligat, dove aveva una casa. Nato a Figueres, l’artista trascorse le vacanze d’infanzia nel vicino villaggio di pescatori di Cadaqués. E proprio a Figueres il noto pittore surrealista, in questi luoghi fece un incontro che gli cambia la vita. Nel 1929 durante un soggiorno con la sua famiglia, il venticinquenne Dalí incontrò Gala, la donna che sarebbe diventata sua moglie e il suo amore per la vita. La coppia si stabilì presto lì definitivamente, acquistando una casa di pescatori poco a nord del paese, che vantava una vista idilliaca sul Mediterraneo. Il pittore adorava il villaggio per la sua posizione isolata e la qualità della luce; lo soprannominò “il posto migliore del mondo”.

Georgia O’Keeffe – Hawaii, Stati Uniti

Nel 1938, dall’allora Hawaiian Pineapple Company  – oggi nota come Dole – a Georgia O’Keeffe (1887 – 1986) le fu offerto un viaggio alle Hawaii con tutte le spese pagate. All’artista è stato richiesto, come scambio, due dipinti che, anche non velatamente, dovevano avere attinenza con l’azienda e con la frutta che promuoveva. Per nove settimane l’artista statunitense famosa per le sue sublimi ed enigmatiche rappresentazioni floreali, si immerse nella vita e nelle bellezze di Honolulu. Nonostante la commissione, O’Keeffe dipinse principalmente altri aspetti della flora e dei paesaggi hawaiani, come fiori tropicali, piante di papaya e la vegetazione lussureggiante. Ritornò alle Hawaii almeno un’altra volta, e la sua esperienza sull’isola influenzò le sue opere, che mostrano una nuova gamma di colori e soggetti rispetto ai suoi paesaggi del sud-ovest americano. L’azienda fu molto delusa nello scoprire che l’artista era tornata negli Stati Uniti con diverse tele, nessuna delle quali raffigurava nemmeno un ananas!

Pablo Picasso – Costa Azzurra

E’ una ‘storia d’amore’ lunga decenni quella tra Pablo Picasso (1881 – 1973) e la Costa Azzurra, più precisamente la zona Antibes e Cannes. Iniziata nel 1920 quando si è stabilito nella cittadina di Juan-les-Pins, assieme a quella che all’epoca era sua moglie, la danzatrice Olga Chachlova. Continuò poi a recarsi su quelle spiagge fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, e poi riprese nell’estate del 1946, estate in cui lasciò il suo più grande marchio nel paesino. Assieme alla nuova amante e musa, François Gilot, passavano le giornate sulle pittoresche spiagge della Cote D’Azur, mentre di notte Picasso usava ritirarsi nel medievale Chateau Grimaldi, a dipingere sensa sosta: produsse in quel periodo 23 dipinti e 44 disegni, che donò interamente al Castello, facendone di fatto il primo Museo a lui dedicato. 

Joan Mirò – Costa Dorata di Tarragona, Spagna

Fuori dalle rotte più prevedibili è la meta vacanziera del grande pittore Joan Mirò (1893 – 1983). In più occasione ha rivelato: “Tutta la mia opera nasce a Mont-roig”. In questo modo Joan Miró riconobbe il ruolo decisivo svolto da questa piccola località del Baix Camp nello sviluppo del suo universo creativo. In questa località pittoresca della Catalogna, a pochi chilometri dalle lunghe spiaggie nella Costa Dorata di Tarragona, l’artista ha trascorso le estate fin dall’adolescenza, dove soggiornava in quella che nel tempo è stata chiamata la Mas Mirò: una grande fattoria di famiglia in mezzo al verde. Fu in questo luogo che Mirò decise di dedicarsi all’arte, trovando nei piccoli tesori che collezionava durante le sue passeggiate tra campi e spiagge. Il profondo legame che Miró provava per il paesaggio di Mont-roig è ancora latente nel villaggio e, infatti, abbiamo la possibilità di visitare i diversi luoghi che Miró trasformò in arte attraverso il percorso “Il paesaggio emozionale di Miró” organizzato dalla Fondazione Mas Miró.