

La Coppa Davis 2024 è dell’Italia che fa il bis
Giganteschi Jannik Sinner, imbattibile, e Matteo Berrettini, tornato The Hammer. È di nuovo festa per gli azzurri: battuta l’Olanda in due sole partite e quattro set. Che bellissima favola dello sport!
L’Italia del tennis sul tetto del mondo, ancora una volta, per il secondo anno consecutivo. Battuta l’Olanda in finale: la Coppa Davis 2024 è azzurra! Sulle ali dello strapotere di Jannik Sinner e della forma ritrovata di Matteo Berrettini. Che bellissima favola dello sport! È di nuovo festa.
La finale di Coppa Davis 2024
Alle Finals di Malaga, la finalissima ha messo sulla strada dell’Italia verso l’insalatiera bis l’Olanda, già affrontata nella fase a gironi di Coppa Davis 2024 a Bologna in settembre. E anche allora gli azzurri avevano avuto la meglio, anche grazie a Berrettini in versione The Hammer.
È spettato a Matteo aprire il confronto oggi, contro l’uomo di ghiaccio Botic Van de Zandschulp: numero 35 al mondo contro numero 80. Dopo una iniziale resistenza orange, il martello implacabile, soprattutto al servizio, ha spazzato via l’olandese in due set veloci: 6-4, 6-2.
A sorpresa, invece, ha dovuto lottare di più il numero magnifico numero 1, Jannik Sinner, maestro del tennis fresco vincitore anche della Atp Finals. Tallon Griekspoor, numero 40, si è lasciato piegare in due set, ma dopo un primo set tirato, con il punteggio di 7-6, 6-2.
Le dichiarazioni dopo la vittoria della Coppa Davis 2024
«È stata una vittoria sofferta, voluta, desiderata tanto. È un’emozione grandissima. Siamo un gruppo compatto, siamo forti», le prime parole di Berrettini, in passato numero 6 del ranking Atp, che l’anno scorso la Coppa Davis l’ha dovuta seguire da primo tifoso a bordo campo, reduce da un calvario di infortuni. «Uno dei motori del 2024 è stato proprio tornare in Davis, tornare competitivo. Non avrei mai pensato di poterla rivincere subito. È arrivata dopo un momento cupo, è uno dei successi più belli».
Gli fa eco Jannik Sinner, numero 1 al mondo in un crescendo di carriera favoloso, ultimamente imbattibile, in attesa della spada di Damocle del caso doping: «Vuol dire tanto per tutti noi vincere di nuovo questo trofeo. Sono venuto qua perché volevo difendere questo titolo. Tutta la squadra ha dato il 100% e non era scontato».

Lorenzo Musetti ancora si dispiace della sconfitta patita contro l’Argentina, ma non può non essere raggiante: «È una soddisfazione unica, purtroppo anche quest’anno non sono riuscito a essere così partecipe in campo, ma potete sentire dalla voce, lo sono stato da fuori», con le corde vocali provate dal gran tifo. «Sono state partite difficili, in campo e condizioni difficili, Jannik e Matteo in primis hanno dimostrato una personalità incredibile».
Simone Bolelli non è sceso in campo a Malaga, ma c’è anche la sua firma nel passaggio del turno di Bologna, a settembre, in testa al girone: «È un’emozione unica, abbiamo una squadra veramente forte. Quest’anno non abbiamo neanche giocato prima su questo campo. Strepitoso Jannik, fantastico Berretta, grande Muso. Sono fortunato a essere qui».
Il percorso dell’Italia nelle Finals di Malaga
A Malaga, per la tappa finale della Coppa Davis 2024, l’Italia di capitan Volandri ha affrontato ai quarti di finale l’Argentina, battuta per 2-1. Nell’esordio c’è stata la prima sconfitta azzurra: Lorenzo Musetti è stato schiacciato da Francisco Cerúndolo (4-6; 1-6).
Poi è spettato a Sinner regalare ancora certezze, spazzando via Sebastián Báez in 6-2, 6-1. Per chiudere contro Máximo González / Andrés Molteni in 6-4, 7-5 con il favoloso doppio con la coppia di giganti Sinner e Berrettini, che torna nella sua forma migliore dopo ennesimi infortuni. E torna anche raggiante in Coppa Davis, a cui è tiene così tanto ma che l’anno scorso ha dovuto seguire a bordo campo.
In semifinale l’Italia ha eliminato l’Australia, la finalista del 2023, per 2 a 0. Ha sudato Berrettini nel primo incontro, conquistando una bellissima vittoria per 6-7, 6-3, 7-5 contro Thanasi Kokkinakis.
Tutto facile per Sinner contro Alex de Minaur in due set: 6-3, 6-4.
L’albo d’oro della Coppa Davis
È la terza Coppa Davis nella storia italiana. La prima e storica è datata 1976, grazie al quartetto d’oro composto da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capace di conquistare quattro finali in cinque anni. Centrò però solo un trionfo, tra polemiche: il trionfo avvenne nel Cile di Pinochet, contro il Cile stelle. Agli azzurri la sinistra chiese di non scendere in campo, come fece l’Unione Sovietica in semifinale, in segno di protesta. Alla fine invece gareggiarono e, nel doppio decisivo, Panatta e Bertolucci indossarono come una maglietta rossa in segno di solidarietà con il popolo cileno, contro la dittatura.
La seconda insalatiera è stata conquistata 47 anni dopo, il 27 novembre 2023, contro l’Australia, grazie a un impareggiabile Sinner che ha trascinato l’Italia nel singolo e in doppio al fianco di Musetti. L’impresa: eliminare in semifinale la Serbia di Novak Djokovic, riuscendo ad annullare anche tre match point al fuoriclasse serbo.
Con tre Coppe Davis vinte, l’Italia raggiunge al settimo posto dell’albo d’oro Russia, Germania e Repubblica Ceca. Imprendibili in testa con 32 Davis in bacheca gli Stati Uniti, al secondo posto l’Australia con 28, al terzo Francia e Regno Unito con 10, quinta la Svezia con 7, sesta la Spagna con 6.