Drake a Milano: cosa sapere prima che l’Unipol Forum esploda
(Photo by Prince Williams/Wireimage)

Drake a Milano: cosa sapere prima che l’Unipol Forum esploda

di Tiziana Molinu

Sarà una Milano ancora sudata, ancora vestita di tramonti lunghi e vetrine vuote. Eppure, il 29 e 30 agosto, qualcosa si accenderà. Merito di Drake, che arriva – in carne, ossa e autotune – per la prima volta in Italia dopo un’attesa lunga più di un decennio

Ci ha messo una carriera intera, ma Drake ha detto sì all’Italia. Non era mai successo. Né con i tour da stadio né con le notti da club. Il 29 e 30 agosto, l’Unipol Forum si trasformerà in una cattedrale laica per fan devoti e nuovi curiosi, per chi lo ascolta in loop da Take Care e per chi ha scoperto solo di recente la sua voce. Il tour si chiama $ome $pecial $hows 4 EU, con quella sintassi da messaggio privato su Instagram alle 3 di notte. E il titolo dell’album, $ome $exy $ongs 4 U, suona come una promessa a cui è impossibile dire di no.

L’ultima volta che ha suonato in Europa era il 2019, con l’Assassination Vacation Tour. Poi: silenzio, pandemia, dischi a raffica, cambi d’umore e nuove estetiche. Ora, dopo sei anni di assenza, torna con un disco che suona come una confessione sotto cassa lenta, prodotto dal fedelissimo Noah “40” Shebib insieme a G-RY, OZ e T-Minus. Brani come Nokia e Prove Me Wrong6 scorrono come gin tonic ben miscelati: lisci, aromatici, e con un finale leggermente malinconico. E proprio quella malinconia patinata – quel mix di trap-soul, R&B elettronico e tropicalismi ambient – sembra fatta apposta per le notti umide di Milano, quando la città si svuota ma il cuore no.

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(Photo by Prince Williams/Wireimage)

Drake a Milano: quanto costerà esserci? E cosa ci aspetta?

Prima di tutto, Drake non sarà solo. Accanto a lui ci sarà PartyNextDoor, canadese come lui, da anni presenza fissa nell’universo OVO Sound. Uno di quei nomi che chi conosce ama profondamente, e chi non conosce farebbe bene a scoprire prima dei live. Intanto, mentre le prevendite si affollano come le file fuori da uno store Supreme il giorno del drop, iniziano a circolare le prime indiscrezioni sulla scaletta. Nessuna conferma ufficiale, certo, ma chi ha visto le tappe americane sa che si tratta di un viaggio tra nuove hit e vecchie ossessioni. Il pubblico, come sempre, si dividerà tra chi sogna Take Care e chi aspetta One Dance, chi vuole piangere con Marvins Room e chi vuole solo cantare God’s Plan con il cellulare acceso.

Ma tutto questo ha un prezzo. Alto (ma non folle). Il parterre in piedi sfiora i 150 euro, tra biglietto, prevendita e commissioni. I posti a sedere salgono fino a 170, mentre chi vuole restare più indietro, ma comunque esserci, dovrà sborsare intorno ai 100 euro. I pacchetti VIP, come sempre, promettono accessi anticipati e oggetti da collezione, ma la vera esperienza, diciamolo puro, sarà esserci, punto.

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(Photo by Marcelo Hernandez/Getty Images)

Come arrivare all’Unipol Forum

Resta solo da capire come arrivarci. Il Forum si raggiunge con la metro verde, certo. Ma nei giorni di concerti, quella tratta Assago-Milanofiori si trasforma in una piccola Odissea a luci LED. L’alternativa? Un car sharing con playlist dedicata, magari iniziando la serata già in macchina, tra chiacchiere e Hotline Bling. Oppure un taxi condiviso, con amici e l’aria condizionata al massimo. Il segreto, comunque, è uno: arrivare presto, ma con stile.

Insomma, tutto è pronto per uno di quegli eventi che, anche se non hai il biglietto, senti comunque addosso. Perché il Forum sarà pieno, certo. Ma Milano lo sarà ancora di più: di attese, di canzoni in testa, di messaggi che iniziano con “Ma tu ci vai a Drake?”. È il tipo di appuntamento che smuove anche chi di solito ai concerti non va.

E a noi, che lo abbiamo atteso per anni, non resta che esserci. Due notti, una città, un artista che ha raccontato il desiderio, la solitudine, il potere e la fragilità come nessun altro. Due date che sanno già di storia. E sì, potremmo anche dire che finalmente Milano avrà il suo Drake moment. Ma a dire il vero, è lui che si prende un pezzo di Milano. E lo fa suo.

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(Photo by Marcelo Hernandez/Getty Images)