Emmy Awards 2025: trionfo per The Studio, The Pitt e Adolescence
Dominio per la serie tv che si fa beffe di Hollywood. Noah Wyle, di nuovo in corsia dopo “E.R.”, vince la sua prima statuetta. Il giovanissimo Owen Cooper segna un record
The Studio, Adolescence e The Pitt sono i grandi vincitori degli Emmy Awards 2025. A soli 15 anni, Owen Cooper è diventato l’attore più giovane di sempre a vincere una statuetta alata.
Record anche per The Studio, serie tv di Seth Rogen che si fa beffe delle contraddizioni di Hollywood: dopo essere stata la commedia d’esordio più candidata di sempre, con 23 nomination, ora incassando 13 Emmy ha fissato il record per la categoria.
Dal Peacock Theater di Los Angeles, la cerimonia di premiazione degli Emmy, condotta dal comico Nate Bargatze nella notte italiana, ha incoronato il meglio della tv americana.
Il trionfo del backstage di Hollywood
All’ultima Mostra del cinema di Venezia, a sorpresa Seth Rogen si è aggirato sui luoghi del festival, a caccia di nuovo materiale per The Studio.
Serie tv americana Apple Original di cui l’attore è anche co-creatore, sceneggiatore, regista e produttore esecutivo, è stata esaltata dalla critica. Rogen interpreta il direttore della fantomatica Continental Studios, storica casa di produzione in crisi, in un settore in cui i film faticano a rimanere vivi, tra artisti narcisisti, party esclusivi, visite sui set, riunioni marketing e premiazioni. La serie è disponibile in streaming su Apple TV+.
Tra i premi vinti nella notte, dedicata ai Primetime Emmy Awards (sono stati già assegnati i Primetime Creative Arts Emmy Awards), quelli di miglior serie tv comica e miglior attore. Ha vinto anche i premi per miglior regia, che Rogen ha condiviso con Evan Goldberg, e per la sceneggiatura, scritta con Goldberg, Peter Huyck, Alex Gregory e Frida Perez.

Il medical drama con Noah Wyle ancora a segno
Fronte serie tv drammatiche, a trionfare è stata invece The Pitt, fiction medica che segna il ritorno in corsia di Noah Wyle e dei produttori di E.R. – Medici in prima linea. È stata incoronata migliore serie. Ha superato la fantascienza di Scissione, che era forte di 27 nomination.
Nel nuovo medical drama l’ex dottor Carter è ora il dottor Michael “Robby” Robinavitch, ancora segnato dagli effetti della pandemia e dalla perdita del suo mentore. A lui Emmy Award come migliore attore. A sorpresa, la compagna di set Katherine LaNasa ha vinto il premio come migliore attrice non protagonista, battendo un gruppo che includeva quattro star di The White Lotus.
Candidato all’Emmy già altre cinque volte per E.R., per Wyle è stata la prima vittoria. «Che sogno essere qui», ha detto. «Grazie a tutti, a HBO Max e alla Warner Bros. Television, per aver permesso che un fulmine colpisse la mia vita due volte. John Wells, grazie per essere stato quel fulmine». Wells è stato produttore esecutivo sia di E.R. che di The Pitt.
Ambientata in un moderno pronto soccorso di Pittsburgh, con uno sguardo crudo e realistico sulla medicina d’urgenza, in Italia debutterà su Sky il 24 settembre.
Adolescence tra bullismo e subcultura incel
Mini serie britannica di Netflix che utilizza un unico piano sequenza per episodio ed esplora temi come il bullismo e l’ideologia oscura degli incel, Adolescence ha conquistato sei premi, tra cui quello per la migliore serie limitata o antologica.
Il quindicenne inglese Owen Cooper ha vinto come miglior attore non protagonista in una miniserie per la sua interpretazione di uno studente accusato di aver ucciso un compagno di classe. «Quando ho iniziato i corsi di recitazione un paio di anni fa, non mi sarei aspettato di finire negli Stati Uniti, figuriamoci qui», ha detto ringraziando, con il suo Emmy in mano. «Credo che stasera dimostri che, se ascolti, ti concentri ed esci dalla tua zona di comfort, puoi ottenere qualsiasi cosa nella vita».
Cooper ha battuto il record precedentemente detenuto da Scott Jacoby, che aveva 16 anni quando vinse un Emmy nel 1973 per That certain summer.
Stephen Graham, che interpreta suo padre, ed è anche produttore esecutivo e sceneggiatore, ha alzato la statuetta come miglior attore, mentre Erin Doherty, la psicologa di Adolescence, è la miglior attrice non protagonista. In bacheca anche gli Emmy per la migliore regia (a Philip Barantini) e la miglior sceneggiatura (a Graham e Jack Thorne).

Gli altri premi
Tra le sorprese, c’è la vittoria di Jeff Hiller come miglior attore non protagonista in una serie comica per Somebody somewhere. Il contendente celebre sconfitto? Un certo Harrison Ford, alla sua prima nomination agli Emmy per Shrinking.
Tra i grandi nomi di Hollywood sconfitti c’è anche quello di Colin Farrell, protagonista della mini serie The Penguin, battuto da Graham. La sua compagna di set Cristin Milioti, che interpreta la villain Sofia Falcone Gigante, ha comunque vinto come migliore attrice in una miniserie.
A The Late Show with Stephen Colbert il premio come miglior talk show. E pensare che, dopo dieci di produzione, due mesi fa la CBS ne ha annunciato la cancellazione.
A Tramell Tillman l’Emmy per il miglior attore non protagonista per Scissione, la serie sci-fi grande sconfitta.
Emmy Awards 2025, l’elenco dei premi vinti
Miglior serie drammatica
The Pitt
Miglior attore protagonista in una serie drammatica
Noah Wyle per The Pitt
Miglior attrice protagonista in una serie drammatica
Britt Lower per Scissione
Miglior attore non protagonista in una serie drammatica
Tramell Tillman per Scissione
Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica
Katherine LaNasa per The Pitt
Migliore serie commedia
The Studio
Miglior attore protagonista in una serie commedia
Seth Rogen per The Studio
Miglior attrice protagonista in una serie commedia
Jean Smart per Hacks
Miglior attore non protagonista in una serie commedia
Jeff Hiller per Somebody Somewhere
Miglior attrice non protagonista in una serie commedia
Hannah Einbinder per Hacks

Migliore sceneggiatura in una serie drammatica
Dan Gilroy per Andor
Miglior regia in una serie drammatica
Adam Randall per Slow Horses
Migliore sceneggiatura in una serie commedia
Seth Rogen, Evan Goldberg, Peter Huyck, Alex Gregory e Frida Perez per The Studio
Miglior regia in una serie commedia
Seth Rogen per The Studio
Migliore miniserie
Adolescence
Miglior attore protagonista in una miniserie o film tv
Stephen Graham per Adolescence
Miglior attrice protagonista in una miniserie o film tv
Cristin Milioti per The Penguin
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film tv
Owen Cooper per Adolescence
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film tv
Erin Doherty per Adolescence
Migliore sceneggiatura in una miniserie o film tv
Jack Thorne e Stephen Graham per Adolescence
Miglior regia in una miniserie o film tv
Philip Barantini per Adolescence
Miglior varietà talk show
The Late Show with Stephen Colbert
Miglior reality competitivo
The Traitors
Miglior varietà sketch show
Last Week Tonight with John Oliver