Festival di Sanremo 2025, quarta serata dei duetti e cover: i voti da zero a dieci
Nessun dorma! Eccola, la serata più attesa, di insoliti e strepitosi incontri. Come quello tra Lucio Corsi e Topo Gigio, o Noemi e Tony Effe a cantar Califano. Ma ad incantare e a vincere sono Giorgia e Annalisa, unite in “Skyfall”: un grande show!
Giorgia e Annalisa, unite in “Skyfall”, Il più sorprendente? Ancora lui.
Ed eccola, la quarta serata, la più esaltante. Al Festival di Sanremo 2025 irrompono i duetti e le cover che portano all’Ariston insolite alchimie, reinterpretazioni da brividi, ospiti su ospiti.
Ma il primo ospite ad aprire lo spettacolo è fuori concorso, in ogni senso. È stato il saltimbanco più scoppiettante e indomabile della comicità italiana, Roberto Benigni. Che a Carlo ha fatto i complimenti per la sua direzione artistica, a modo suo: «Tutti a parlare del Festival. Hai fermato l’Italia, l’hai paralizzata, dovresti fare il ministro dei Trasporti».
E poi ad esibirsi tutti i 29 big in gara, cantando grandi successi italiani e internazionali insieme ad altri artisti, invitati per l’occasione, o ad altri concorrenti. Rose Villain, nel suo caschetto blu, è stata la prima a salire sul palco: ha chiamato accanto a sé Chiello, con farfalla tatuata sulla gota, per rendere Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti una ballata romantica quasi rock.
Noemi e Tony Effe si uniscono per omaggiare Franco Califano con Tutto il resto è noia, con lei che, in presenza scenica e forza vocale, divora il rapper dal foulard dorato. Piede fasciato per la caduta dalla scalinata durante le prove, Francesca Michielin è grazia ed energia, mentre al pianoforte canta con Rkomi La nuova stella di Broadway di Cesare Cremonini…
Lucio Corsi? Sì, è ancora lui a stupire, anche stasera, in un duetto folle e dolce con Topo Gigio.

La classifica della quarta serata del festival
Al termine delle esibizioni è stata stilata la classifica dedicata alla serata delle cover, togliendo il velo solo sui primi dieci posti. Vince il duetto delle due lady dalla gran voce, Giorgia e Annalisa.
Ecco la top ten:
- 1) Giorgia e Annalisa con Skyfall di Adele
- 2) Lucio Corsi e Topo Gigio con Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno
- 3) Fedez e Marco Masini con Bella stronza di Marco Masini
- 4) Olly, Goran Bregović e la Wedding & Funeral Band con Il pescatore di Fabrizio De André
- 5) Brunori Sas, Riccardo Sinigallia e Dimartino con L’anno che verrà di Lucio Dalla
- 6) Irama e Arisa in Say something degli A Great Big World con Christina Aguilera
- 7) Rocco Hunt e Clementino in Yes I know my way di Pino Daniele
- 8) Elodie e Achille Lauro con A mano a mano di Riccardo Cocciante e Folle città di Loredana Bertè
- 9) Clara e Il Volo con The sound of silence di Simon & Garfunkel
- 10) The Kolors e Sal Da Vinci con Rossetto e caffè di Sal Da Vinci

Le pagelle della quarta serata del Festival di Sanremo 2025
E ora i nostri voti da 0 a 10 alla quarta serata dei duetti e delle cover del Festival di Sanremo 2025, delle pagelle scanzonate sui generis ispirate a quelle dello sport.
ZERO – Zero dubbi: la serata dei duetti e delle cover è la più coinvolgente. È una carambola di sorprese, con canzoni che trovano nuova linfa e svolte impreviste. È l’unica delle sere, tra le cinque in programma, in cui vorremo che l’orologio pignolo di Sir Conti concedesse qualche minuto in più.
UNO – Una sola serata di gloria per la vincitrice di oggi. La classifica dei duetti, infatti, non influisce sulla classifica generale del Festival. «Questa sera fa storia a sé. Voteranno Pieraccioni e Panariello da casa loro», ha scherzato la co-conduttrice Geppi Cucciari.
I duetti sono stati valutati dal pubblico a casa con televoto (con un peso del 34%), dalla giuria della sala stampa, tv e web (33%) e dalla giuria delle radio (33%).
DUE – Due grandi voci femminili, di leggiadria e forza, un grande show! Giorgia e Annalisa cantano Skyfall di Adele, la prima in giacca e pantalone total white, l’altra è il riflesso in nero. Il pubblico teso in ossequioso silenzio. In attesa dei brividi.
Aveva ben vaticinato Geppi nel presentarle: «Amici da casa, levati i cristalli da davanti il televisore».
TRE – Tre cantautori uniti per celebrare uno dei più grandi cantautori italiani, Lucio Dalla. Per reinterpretare L’anno che verrà Brunori Sas chiama a sé Riccardo Sinigallia e Dimartino, tutti e tre con al collo la loro chitarra. Un momento prezioso.
QUATTRO – Quattro gli outifit sfoggiati da Mahmood, due volte vincitore a Sanremo, tornato all’Ariston come co-conduttore. Emozionato nella nuova veste ma sempre magnetico, si scioglie sicuro di sé e suadente quando si esibisce nel medley dei suoi successi, da NLDA Intro a Bakugo e poi Ra ta ta, Soldi, Kobra e Tuta gold.
Il debutto sul palco, scendendo la scalinata, è in Balenciaga, total black: dolcevita, giacca attillata, pantaloni larghi dal taglio sartoriale. Con occhialini e riga da una parte da Hollywood dell’età dell’oro.
Per la sua esibizione, invece, eccolo fiammante di rosso in Swarovski custom, per liberarsi a torso nudo, tra ballerini, mentre i pantaloni ad ampie volute brillano di cristalli. Sul capo i capelli disegnano una croce.
Terzo look di nuovo in nero by Maison Margiela, con pantaloni oversize e giacca dai pois forati, con foulard bianco e verde al collo. In chiusura un completo sartoriale nero di Jil Sander, giacca a petto nudo e cintura che è un brillio.

CINQUE – Cinque giorni fa Kekko dei Modà è scivolato durante le prove facendosi male alle costole. Lo ha confessato oggi sui social. Nonostante il dolore persistente, non ha rinunciato alla gara. Forse per questo durante il duetto con Francesco Renga, cantando Angelo, brano con cui lo stesso Renga ha vinto Sanremo nel 2005, il frontman dei Modà ha un po’ inciampato nel testo. Un’edizione poco fortunata.
SEI – Sei a Marcella Bella che canta L’emozione non ha voce di Adriano Celentano, anche se proprio la voce è più incerta delle serate precedenti. La accompagnano musicalmente i Twins Violins, i giovani gemelli musicisti che durante il lockdown da Covid si fecero notare sui social per la loro versione in violino di Viva la vida dei Coldplay.
Il momento più caldo? Quando Marcella, a fine performance, è scesa in platea per abbracciare il fratello Gianni Bella, 77 anni, visibilmente emozionato. «È uno dei pezzi più belli che Gianni ha scritto. Volevo cantarlo a Sanremo ed è successo».
SETTE – È la settima volta che Roberto Benigni interviene a Sanremo. Un ciclone turbinoso di comicità! Questa volta non entra a cavallo, né sotto la gonna di Manuela Arcuri. Non declama Dante, la Bibbia o la Costituzione, ma profonde la sua verve dirompente. Quante risate!
Immancabili le toccatine di taglio politico. «Ho visto Marcella Bella, le ho detto “Bella, ciao”. È successo un casino. Per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso».
OTTO – Otto al duo strano Francesco Gabbani e Tricarico. Entrambi in total white, cantano Io sono Francesco dello stesso Tricarico. Dopo un avvio da dubbi, pian piano conquistano. “Venite bambini, venite bambine”, e una folla di fanciulli in abiti colorati agita cartelli con su scritto “Io sono Francesco”. La chiusura più bella.
NOVE – Nove agli spettacolari Elodie e Achille Lauro, una coppia da sogni. Sulle note di A mano a mano di Riccardo Cocciante, sono intimi ed eleganti, da film d’epoca. Lei con abito nero con decolleté a cuore e drappeggi di Vivienne Westwood, lui in pregiata vestaglia animalier di Dolce & Gabbana, sopra pantaloni e top neri. Poi irrompe l’anima più sexy e rock, con il brano Folle città di Loredana Bertè, e scivolano via drappeggi e vestaglia. Iconicamente fashion.
DIECI – Dieci a Lucio Corsi. Durante la quarta serata del Festival 2025, insieme a Topo Gigio canta Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno. Entrambi al pianoforte, il cantautore toscano ha il consueto cerone bianco in viso da novello Pierrot. Così strambo, così intrigante, in papillon e rossetto, sa unire drammaticità e ironia con un tocco tutto suo, delicato e surreale. È la prima volta di Topo Gigio a Sanremo. Come dice Lucio: «Anche i topi possono volare».






