Woody Guthrie e Burl Ives a Central Park (Credit: ufficio stampa)
Folklore Center presenta Bob Dylan al First New York Concert del 4 novembre 1961 (credit: ufficio stampa)
The Weavers (Erik Darling, Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman) a Greenwich Village, nel dicembre 1958 (Photo by David Gahr/Estate of David Gahr)
Il testo di "Blowing in the Wind" di Bob Dylan (credit: ufficio stampa)
Peter Yarrow, Mary Travers, Paul Stookey, Joan Baez, Bob Dylan, Bernice Reagon, Cordell Reagon, Charles Neblett, Rutha Harris, Pete Seeger cantano "We Shall Overcome" al Newport Folk Festival nel luglio 1963 (Photo by David Gahr/Getty Images)
(credit: ufficio stampa)
Josh White e la moglie nel 1950 (Credit: ufficio stampa)
Due biglietti dei concerti di Bob Dylan del 1963 a New York (credit: ufficio stampa)
Musicisti a Washington Square il 22 aprile 1962 (credit: ufficio stampa)
Musicisti a Washington Square Park, 1955-60 (credit: ufficio stampa)
Il reverendo Gary Davis e Izzy Young al Folk Festival in Town Hall, 8 marzo 1958 (credit: ufficio stampa)
Ralph Rinzler, Woody Guthrie, Oscar Brand, le Kossoy Sisters alla festa a casa Kilberg, 23 agosto 1959 (credit: ufficio stampa)
Folk Music, doppio appuntamento con le storie di un sound
Una mostra a New York e un prezioso libro raccontano l’esplosione del folk nell’America post bellica
Woody Guthrie e Burl Ives a Central Park (Credit: ufficio stampa)
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Folklore Center presenta Bob Dylan al First New York Concert del 4 novembre 1961 (credit: ufficio stampa)
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The Weavers (Erik Darling, Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman) a Greenwich Village, nel dicembre 1958 (Photo by David Gahr/Estate of David Gahr)
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NEW YORK – DECEMBER 1958: Folk vocal group The Weavers (L-R: Erik Darling, Ronnie Gilbert, Lee Hays, Fred Hellerman) pose for a portrait in December, 1958 on a rooftop in Greenwich Village, New York City, New York. (Photo by David Gahr/Estate of David Gahr)
Il testo di “Blowing in the Wind” di Bob Dylan (credit: ufficio stampa)
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Peter Yarrow, Mary Travers, Paul Stookey, Joan Baez, Bob Dylan, Bernice Reagon, Cordell Reagon, Charles Neblett, Rutha Harris, Pete Seeger cantano “We Shall Overcome” al Newport Folk Festival nel luglio 1963 (Photo by David Gahr/Getty Images)
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NEWPORT, RI – JULY 1963: An encore ensemble (L- R: Peter Yarrow, Mary Travers, Paul Stookey, Joan Baez, Bob Dylan, Bernice Reagon, Cordell Reagon, Charles Neblett, Rutha Harris, Pete Seeger) sing the civil rights anthem “We Shall Overcome’ at the finale of the Newport Folk Festival in July, 1963 in Newport, Rhode Island. (Photo by David Gahr/Getty Images)
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Josh White e la moglie nel 1950 (Credit: ufficio stampa)
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Due biglietti dei concerti di Bob Dylan del 1963 a New York (credit: ufficio stampa)
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Musicisti a Washington Square il 22 aprile 1962 (credit: ufficio stampa)
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Musicisti a Washington Square Park, 1955-60 (credit: ufficio stampa)
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Il reverendo Gary Davis e Izzy Young al Folk Festival in Town Hall, 8 marzo 1958 (credit: ufficio stampa)
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Ralph Rinzler, Woody Guthrie, Oscar Brand, le Kossoy Sisters alla festa a casa Kilberg, 23 agosto 1959 (credit: ufficio stampa)
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Intorno alla fine degli anni 50, alcuni isolati di Greenwich Village, a New York, ospitarono una rivoluzione. Quella della musica folk e della sua vitale esplosione in queste quattro strade depresse della città. Che passarono alla storia: ci transitarono tutti i grandi, inclusi Woody Guthrie e Bob Dylan, per scrivere un nuovo capitolo della cultura americana.
Quell’angolo newyorkese, fatto di personaggi esplosivi che animavano parchi, festival, club e sale concerto, era fatto anche delle case in cui i nuovi interpreti del folk si trovavano. Erano cioè le mura degli incubatori della creatività, pronti a scardinare le convenzioni sociali.
Tiutto questo, attraverso fotografie, manoscritti originali, chitarre e materiale sonoro insieme al lavoro di discografici coraggiosi, compone la mostra Folk City:New York and the American Folk Music Revival, ospitata al Museum of the City of New York fino al 29 novembre. Un’attenta ricostruzione di quell’epoca d’oro, affidata a musicologi che hanno riordinato il materiale espositivo, restituisce anche un quadro dell’America post bellica molto interessante.
Folk City: New York and the American Folk Music Revival è anche un prezioso libro, pubblicato e venduto anche online dal museo stesso.
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Folk City:New York and the American Folk Music Revival