Fotografia, moda, tendenze: le mostre da non perdere adesso
Da Cecil Beaton a Rick Owens, da Giorgio Armani al Blitz Club di Londra: nel mese di settembre abbiamo selezionato una serie di mostre per scoprire personalità e luoghi che hanno fatto la storia della moda e delle tendenze.
Sperimentatori, avanguardisti, precursori di tendenze e grandi maestri della moda. Nel mese di settembre aprono delle mostre che omaggiano illustri fotografi come Cecil Beaton o progetti che commemorano luoghi significativi come il Blitz Club di Londra, fucina di talenti e spazio precursore di mode e stili. Continuano le grandi mostre di personalità come Giorgio Armani a Milano e Rick Owens a Parigi.

Cecil Beaton’s Fashionable World alla National Portrait Gallery di Londra
Celebre come illustratore di moda, costumista – premio Oscar con My Fair Lady, film del 1964 diretto da George Cukor, caricaturista e scrittore, Cecil Beaton ha elevato la fotografia di moda e di ritratto a una forma d’arte. Chiamato “The King of Vogue”, è stato un grande innovatore nel panorama creativo britannico e americano del XX secolo. Da ottobre, la National Portrait Gallery di Londra gli dedicata la grande mostra Cecil Beaton’s Fashionable World, focalizzata sulla sua produzione fotografica dedicata alla moda e al ritratto (dal 9 ottobre 2025 al 11 gennaio 2026). Il progetto espositivo presenta Beaton nel suo momento più trionfale: dall’età del jazz allo splendore dell’alta moda degli anni Cinquanta, fino al clamoroso successo e all’ oscar di My Fair Lady. La mostra raccoglie oltre 200 oggetti, tra cui fotografie, lettere, schizzi di ritratti, illustrazioni di moda e costumi. Tra i ritratti più conosciuti esposti, ricordiamo quelli di alcune delle figure più iconiche del ventesimo secolo, tra cui Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Elizabeth Taylor e Marlon Brando; la regina Elisabetta II e la principessa Margaret; così come Lucian Freud, Francis Bacon e Salvador Dalí.
Blitz: The Club That Shaped The 80s – Design Museum, Londra
Il Design Museum – fino al 29 Marzo 2026 – dedica una grande mostra al leggendario Blitz Club di Londra, luogo che ha trasformato lo stile londinese degli anni ’80 e generato una scena creativa che ha avuto un enorme impatto sulla cultura popolare del decennio successivo, dalla moda alla musica, dal cinema all’arte e al design. Diventato luogo di culto e antesignano di molte tendenze, al Blitz Club prendevano vita serate memorabili che traevano ispirazione da icone come David Bowie, ma anche assorbivano influenze dal punk e dal soul, dal cinema continentale e dalla cultura del cabaret. “Palcoscenico” e generatore di nuove talenti, il Blitz Club ha lanciato le carriere di molte star, tra cui artisti di successo come Spandau Ballet, Visage, Boy George e Marilyn, oltre a una lunga lista di stilisti, artisti, registi e scrittori, dal modista Stephen Jones alla costumista di Game of Thrones Michele Clapton, alla DJ e scrittrice di moda Princess Julia al conduttore della BBC Robert Elms. A quarant’anni dalla sua chiusura, al Design Museum si può rivivere la storia e l’atmosfera di questo club pionieristico come un’esperienza sensoriale fatta di musica, mode stravaganti e arte, cinema e grafica pionieristici. La mostra presenta oltre 250 oggetti, tra cui splendidi capi d’abbigliamento e accessori, schizzi di design, strumenti musicali, volantini, riviste, mobili, opere d’arte, fotografie, dischi in vinile e rari filmati.
Il “Temple of Love” di Rick Owens a Parigi
Le sue creazioni attingono a una vasta gamma di riferimenti, da Joris-Karl Huysmans all’arte moderna e contemporanea, passando per i grandi film hollywoodiani del Novecento. Rick Owens è il protagonista della grande mostra Temple of Love, in corso al Palais Galliera di Parigi fino al 4 gennaio 2026. Direttore artistico della mostra, Owens ha collaborato con la curatela del Palais Galliera per creare un percorso espositivo che si estende fino alla facciata del museo e al suo giardino. Stilista d’avanguardia e grande innovatore del linguaggio della moda, Owens viene celebrato e raccontato in una retrospettiva che raccoglie oltre 100 abiti che ripercorrono la sua carriera dagli esordi, oltre a documenti personali, video e installazioni inedite. Opere di Gustave Moreau, Joseph Beuys e Steven Parrino offrono uno spaccato delle fonti di ispirazione del designer e ne mostrano il lavoro sotto una nuova luce. La mostra si concentra anche sul ruolo centrale svolto dalla moglie Michèle Lamy, la cui presenza è percepibile in tutto il percorso espositivo, persino nella ricostruzione della loro camera da letto californiana.
“Dirty Looks” al Barbican di Londra
E’ audace sia nella presentazione che, naturalmente, nel tema: il lato oscuro della moda, ossia tutto ciò che mette in discussione ciò che è bello e canonico. La grande domanda che la mostra Dirty Looks – ospitata al Barbican di Londra (dal 25 settembre 2025 al 25 gennaio 2026) – solleva è: quale sarà il futuro della moda? Sono esposti esempi magistrali che minano le basi non solo del concetto di moda, ma della sua stessa rappresentazione. Da abiti romantici rovinati a jeans macchiati, scarpe usurate e abiti riciclati, il mondo della moda non è mai stato così “sporco”. Nuovi e lussuosi oggetti vengono ora venduti con un tocco di fango anziché con una fodera dorata. La mostra cerca le basi e indaga le motivazioni sulla nascita del concetto di “sporco, usurato, rovinato e logoro”. Dirty Looks è un progetto che cerca di andare oltre l’abbigliamento per esplorare la moda come arte e come lo sporco e il logorio siano stati utilizzati per sfidare gli standard di bellezza per oltre cinquant’anni. Tra i grandi nomi che hanno fatto la storia della moda, presenti in mostra troviamo Hussein Chalayan , Alexander McQueen , Vivienne Westwood e Maison Margiela, insieme a stilisti emergenti come Elena Velez, Yuima akazato e IAMISIGO.
Giorgio Armani Privé 2005-2025 a Milano
Commemorazioni, omaggi e doverosi ringraziamenti a un caposaldo della moda. A pochi giorni dalla sua scomparsa, ricodiamo il grande stilista con un appuntamento da non perdere.
Nel 2015 Giorgio Armani ha celebrato il 40° anniversario del suo omonimo marchio di moda con l’apertura di Armani/Silos a Milano, un museo dedicato al lavoro dello stilista e un luogo in cui celebrare altri talenti legati alla moda e all’arte. Alla vigilia del 50° anniversario di Armani e all’altrettanto importante anniversario dei 20 anni di Armani Privé, lo stilista ha curato una nuova mostra per lo spazio Armani/Silos. Intitolata Giorgio Armani Privé 2005-2025: Vent’anni di Haute Couture – in corso fino al 28 dicembre 2025 – esplora due decenni di creazioni di Armani. Tra colori e forme, tra suoni e fragranze, l’appuntamento espositivo avvolge i visitatori in un viaggio sensoriale che si svolge lungo l’intera superficie del Silos. A dare ulteriore risalto agli abiti ci saranno infatti una fragranza diffusa – Bois d’Encens, emblema della collezione ARMANI/PRIVE Haute Couture Fragrances – e una colonna sonora originale realizzata espressamente per la mostra da L’Antidote. Il percorso segue un sottile filo conduttore: la luce come riferimento metaforico all’invenzione e, concretamente, come accento che impreziosisce le superfici, luminosità perlacea, lunare, di pietre rare. Gli abiti esposti, una ricca antologia di tutte le collezioni Couture, rivelano il genio creativo di Armani che ha saputo evolversi e diversificarsi ad ogni stagione, pur continuando a mantenere un linguaggio ed uno stile coerente e saldo sui principi che lo fondano.









