
Icons: Gus Van Sant in mostra a Torino
Uno sguardo sull’opera del regista americano: dalle sue polaroid ai film, passando per le collaborazioni con Bowie e Burroughs, la mostra riflette sull’eclettico cineasta
Il biopic divenuto blockbuster Milk, dove uno Sean Penn mai così ispirato è il politico dichiaramente gay nella San Francisco degli anni sessanta, e Elephant, il disturbante racconto di un’adolescenza che si trasforma in incubo, ispirato al massacro nel liceo di Columbine.
Mainstream e autorialità, Gus Van Sant è da sempre uno dei registi più duttili di Hollywood, capace di piacere al pubblico colto e creare al contempo narrazioni che diventano riferimento di massa nell’immaginario comune, come nel caso di Will Hunting- Genio Ribelle.
Un’opera la sua, indagata dal Museo del Cinema di Torino, che la esporrà dal 6 Ottobre, nella mostra Icons, organizzata in collaborazione con la Cinémathèque francaise, che l’ha già ospitata. Disegni, quadri, estratti dai suoi film, collaborazioni con David Bowie, William Egglestone, Bruce Weber e Burroughs, ma anche Polaroid, quelle che lui ha scattato ad una generazione intera di stelle planetarie, scattate negli anni ottanta, quando Keanu Reeves, Drew Barrymore e Matt Damon erano ben lontani da divenire appunto figure di riferimento iconiche, ma solo giovanissimi, e in alcuni casi ancora dall’aspetto innocente.
Per riscoprire l’opera del più interessante tra i cineasti americani del contemporaneo.
Icons- Gus Van Sant
Museo del Cinema di Torino
6 Ottobre – 9 Gennaio