Da Joseph Beuys ad Anna Politkovskaja, i ritratti – installazione dello sloveno Aleksander Velišček

Lo sloveno Aleksander Velišček attinge alla contemporaneità, quella cruda dei nostri tempi, vissuta del resto sulla propria pelle quando, ancora molto giovane, assistette all’implosione dell’allora Jugoslavia che portò anche alla nascita-rinascita del suo paese.

Lo dimostra la personale che gli dedica la galleria AplusA di Venezia. Sono ritratti audaci, che raffigurano personaggi altrettanto forti, non convenzionali come la tecnica utilizzata dall’artista trentaduenne, formatosi all’Accademia di Belle Arti e poi all’atelier della Fondazione Bevilacqua la Masa. I suoi Gullivers – è anche il titolo dell’esposizione lagunare -, sono “teste” famose che, nella personale interpretazione cromatica e materica scelta da Velišček, sembrano svelare un profilo e un significato nuovi. Infatti, grazie all’intensa ricerca biografica che l’artista ha fatto intorno alla vita e al pensiero dei volti che ha scelto, presi in prestito da cronaca, politica internazionale, filosofia, arte e letteratura, sono stati come riplasmati.

Joseph Beuys, Julian Assange, Bradley Manning, Edward Snowden, Vladimir Putin, Silvio Berlusconi, Anna Stepanovna Politkovskaja, Papa Giovanni Paolo II, Stéphane Hessel, Giovanni Testori e i filosofi Noam Chomsky e Dario Fusaro sono quasi imprigionati dentro la cornice, una sorta di contenitore stretto dentro una serie di giunture metalliche, favi di alveari, lenti di ingrandimento. È come se urlassero che vogliono uscire per poter esprimere il proprio vero pensiero. Sono pitture e al tempo stesso installazioni dalle metalliche geometrie, dalle sembianze anche robotiche. Fanno pensare appunto a Gulliver quando, si ridesta tutto legato sull’isola di Lilliput, imbrigliato nel sonno da uomini piccolissimi e sconosciuti. Ma Gullivers fa riferimento anche al linguaggio usato da Anthony Burgess per indicare i protagonisti del romanzo A Clockwork Orange e poi da Stanley Kubrik nel celebre adattamento cinematografico del 1971, Arancia Meccanica.

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Aleksander Velišček. Gullivers

Galleria AplusA di Venezia, fino al 26 aprile