Chi è Jack Draper, la nuova stella del tennis britannico
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Chi è Jack Draper, la nuova stella del tennis britannico

di Digital Team

Dal potente servizio mancino, pur non essendo un mancino, ha raccolto il testimone di Andy Murray con incredibile tempismo. Amico di Sinner, potrà in futuro insidiare la vetta?

Tennista a tempo pieno, modello quando non vola da un Open all’altro, Jack Draper non può più nascondersi: ha fatto irruzione nella top five del tennis mondiale e ora non vuole accontentarsi.

Il tutto con un tempismo eccezionale: la sua ascesa fulminea, nel 2024, ha coinciso con il ritiro del beniamino britannico Andy Murray, ex numero 1 al mondo e vincitore di tre Slam. Ora le attese Oltremanica sono tutte per lui.

La sconfitta al secondo turno a Wimbledon, il torneo di casa, ha scalfito l’umore ma non le ambizioni. Riuscirà a insinuarsi tra i due golden boy dell’era moderna, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz? L’altoatesino intanto, amico di Draper, visti i progressi del ragazzone di Sutton ha deciso di essere un po’ meno amico, in campo.

Jack Draper
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Jack Draper nel match contro Marin Cilic a Wimbledon, 3 luglio 2025

Il tennis è un affare di famiglia

23 anni, la stessa età di Sinner, Jack Draper è “in ritardo” rispetto all’italiano numero 1 al mondo e al più giovane Alcaraz anche a causa dei tanti infortuni che lo hanno tempestato. Ma ora eccolo, numero 4 retrocesso al 5 dopo Wimbledon, più in alto di sempre per un tennista britannico dai tempi di Murray nel 2017.

Il tennis, del resto, non poteva che essere la sua strada. Per JD si è trattato di un affare di famiglia. La nonna lo ha introdotto al tennis all’età di tre anni. A sei, invece, il primo allenamento: dall’altra parte della rete sua madre, ex campionessa juniores e ora allenatrice. Anche suo fratello Ben, ora suo agente, è stato tennista.

Suo padre, per di più, era un talentuoso tennista dilettante ed è stato amministratore delegato della Lawn Tennis Association, la massima federazione tennistica del Regno Unito. Proprio per questo, più volte in passato, Jack è stato accusato di essere un privilegiato. Gli è stato fatto pesare di avere un genitore di potere e milionario. Ma lo scetticismo attorno a lui lo ha ispirato per migliorarsi e raggiungere l’élite del tennis.

Non è stato certo facile, anche perché da ragazzino Jack aveva un temperamento poco controllato che sfogava in racchette rotte.
Ma il talentuoso londinese ha lavorato molto su se stesso: su corpo, mente e tecnica. Oggi «credo sempre di più di poter competere con continuità contro i migliori giocatori del mondo», ha dichiarato senza finta modestia. «Sento di appartenermi completamente».

Ragazzo cortese di British style, a suo agio davanti una macchina fotografica, Draper a tempo perso è anche modello. È ambasciatore del brand fashion Burberry e se la cava mica male.

Jack Draper
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Jack Draper celebra la vittoria contro Corentin Moutet agli Internazionali d’Italia, Roma, 13 maggio 2025

Jack Draper, il mancino che mancino non è

Dal servizio mancino potente e vario, Jack Draper ha un rovescio aggressivo e un buon dritto in topspin. Giocatore completo, sta lavorando molto per perfezionarsi. L’amara sconfitta sull’erba di Wimbledon, contro Marin Cilic, evidenzia però come l’obiettivo datosi a inizio 2025, la costanza, sia un nervo scoperto a cui dedicarsi.

Una curiosità? Se la racchetta l’impugna con la mano sinistra, gli autografi invece li firma con la destra. Nella vita infatti JD è destrorso, niente di particolarmente insolito: anche un “giocatorino” come Rafael Nadal aveva questa caratteristica.

Alto 1,93 m, diventato professionista nel 2018, il londinese ha iniziato a farsi notare nel 2021 con le notevoli vittorie su Sinner e Alexander Bublik al Queens. Allora Jannik e il kazako erano rispettivamente numero 23 e 39 al mondo, Jack solo 309°.

Ma è il 2024 l’anno del grande salto. Dopo aver raggiunto le sue prime due finali Atp a Sofia e Adelaide, Draper ha conquistato il suo primo titolo Atp a Stoccarda. È stato anche il momento del sorpasso: in classifica Atp superò Cameron Norrie, diventando il nuovo numero uno britannico.

Ed ecco a ruota la vittoria dell’Open di Vienna e, a marzo 2025, quella di Indian Wells, il suo primo Atp Masters 1000 e finora il titolo più importante della sua carriera, non a caso chiamato il “quinto Slam”.

Dopo il trionfo aveva parlato dei momenti difficili alle spalle, dopo i frequenti infortuni, legati forse anche a uno stile di vita più distratto (tendinite all’anca, rottura del legamento della caviglia, problemi al ginocchio…). «Ci sono stati momenti in cui ho pensato di smettere oppure mi sono chiesto: “Sono adatto a questo sport? Sono davvero abbastanza bravo?”».

L’impegno serio, lasciando da parte intemperanze e indolenze del passato, è stato la cura: «Ho lavorato duro, mettendo un piede davanti all’altro, impegnandomi al massimo per migliorare sempre, cercando di essere il miglior giocatore possibile».

Jack Draper
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Jack Draper festeggia la vittoria contro Alexei Popyrin ai Queen’s Club Championships, 18 giugno 2025

L’amicizia con Sinner anche durante la squalifica

Jack Draper è un buon amico di Sinner. Durante lo scandalo doping, è stato tra i pochi a spendere belle parole in difesa dell’italiano. «È importante che le persone sappiano e riconoscano che è un ragazzo di gran cuore, una brava persona. Non merita l’odio che riceve». E a proposito del caso Clostebol disse: «Sono sicuro che non aveva la minima idea. È così che va la vita: a volte si commettono errori».

Nella bolla del tennis, che scaraventa da una parte all’altra del mondo giovani ragazzi a caccia di un sogno, non è facile sostenere la solitudine. E Draper e Sinner più di una volta di sono sorretti a vicenda.

«Ci mandiamo messaggi nei momenti belli e in quelli brutti», ha rivelato Draper. «È uno sport difficile da praticare quando sei giovane. Sei in viaggio, pratichi un’attività così intensa e incessante, sia fisicamente che emotivamente, ed è difficile, non abbiamo molti amici».

Jannik ha insegnato a Draper come cucinare la pasta. «Avere il sostegno di qualcuno che sta attraversando la stessa situazione è davvero importante»: le parole della stella britannica.

Jack Draper e Jannik Sinner
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Jack Draper e Jannik Sinner agli Us Open, 6 settembre 2024

I due hanno anche giocato in doppio insieme, la prima volta al Masters 1000 di Montreal. E Jack è stato pure uno dei primi giocatori ad allenarsi con il ventitreenne di San Candido durante la sua squalifica.

Certo, ora che JD si avvicina in classifica, si diradano gli allenamenti insieme. L’ha ammesso lo stesso Sinner: «Sono molto felice di averlo come amico, ma ora è lì. Le cose sono un po’ diverse». Ovvero: «Siamo molto amici fuori dal campo ma ci alleniamo un po’ meno insieme perché speriamo di poterci affrontare nelle fasi avanzate dei tornei».

Il prossimo Slam in cui potranno ritrovarsi, da avversari e amici, è l’Us Open. Proprio a Flushing Meadows nel 2024 e contro l’amico Jannik, Draper ha disputato la partita più importante della sua carriera: la sua prima semifinale in un Major. Fu un incontro estenuante, in condizioni di grande caldo e umidità, con l’inglese alle prese con conati di vomito e il numero 1 con il polso medicato dopo una caduta. Ebbe la meglio Sinner, in tre set e oltre tre ore di gioco. La strada verso la vittoria finale.

«Sono una persona abbastanza ansiosa», aveva candidamente ammesso il britannico. «Mi è venuta la nausea in campo».

Sinner fa scuola: oltre ai grandi colpi con la racchetta, per essere campioni occorre saper gestire le emozioni. Sarà uno dei prossimi step di JD verso il suo sogno di vetta.