In mostra il pittore afroamericano che ama il Rinascimento

Il Brooklyn Museum di New York dedica la prima importante mostra museale all’opera di Kehinde Wiley, artista afro-americano di grande successo, nato nel 1977 a Los Angeles e residente a New York. La mostra, intitolata Kehinde Wiley: A New Republic, raccoglie circa 60 dipinti e sculture e offre una panoramica della sua prolifica carriera, dai primi ritratti ispirati dall’osservazione delle strade di Harlem alle recenti sperimentazioni con il vetro e la scultura.  

In pochi anni, Wiley è riuscito ad affermarsi grazie al suo stile inconfondibile: l’artista ritrare uomini e donne afro-americani contemporanei, spesso incontrati per strada e con attributi che rimandano alla cultura attuale e al mondo hip-hop come scarpe da ginnastica, felpe, cappellini da baseball, usando le convenzioni della ritrattistica storica europea e sfondi decorativi che evocano epoche precedenti. In questo modo le sue opere sollevano domande riguardo alla razza, il genere, il potere, le politiche dell’identità, il significato sociale delle mode e le modalità di rappresentazione tra la tradizione e il presente

Ai soggetti raffigurati l’artista chiede di scegliere da un libro un quadro e di ricostruire la posa del dipinto, creando così una forma di collaborazione tra l’artista e il soggetto e lasciando al soggetto il controllo sul modo di rappresentazione. Sostituendo gli aristocratici europei raffigurati dai maestri antichi con uomini e donne di colore contemporanei, Wiley richiama anche l’attenzione sulla mancanza di afro-americani nelle narrazioni storiche e culturali.


Tutto questo è anche un libro, in uscita per l’editore Prestel. A cura di Eugenie Tsai, Kehinde Wiley. A New Republic racconta l’artista e le sue opere pittoriche e scultoree.
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Kehinde Wiley: A New Republic
Brooklyn Museum, New york
20 febbraio-24 maggio
2015

(articolo aggiornato il 4 febbraio 2015)