Le mostre “must-see” di settembre in Italia
Jacqui Davies, Time Forks Perpetually Towards Innumerable Futures. In One Of Them I Am Your Enemy, 2025. - Film-Still.

Le mostre “must-see” di settembre in Italia

di Elena Bordignon

Milano, Venezia, Brescia e Firenze ospitano importanti mostre “must-see” dedicate a grandi artisti e ad ambizioni progetti

Abbiamo tracciato una mappatura di alcune tra le più importante mostre che aprono a settembre. Palazzo Reale a Milano commemora le atmosfere surrealiste di Man Ray e Leonora Carrington, per molti versi, un tocco surreale si trova anche nelle sculture effimere di Yuko Mohripresentateal Pirelli Hangar Biccoca. Palazzo Strozzi a Firenze apre i battenti con la grande mostra di un maestro del ‘400, Beato Angelico. A Venezia scienza, fisica e arte contemporanea si intrecciano nella mostra ospitata nel nuovo centro SMAC San Marco Art. Brescia apre il programma espositivo con un vasto progetto dedicato a uno dei più importanti autori italiani di fumetto, Guido Crepax.

© Metropolitan Museum of Art
Leonora Carrington, “Self-portrait” c. 1937-38. The Metropolitan Museum of Art, New York, The Pierre and Maria – Gaetana Matisse Collection,
© 2021 Estate of Leonora Carrington / Artists Rights Society
(ARS), New York

L’eccentricità indomabile di Leonora Carrington a Palazzo Reale a Milano

Palazzo Reale inaugura il 12 settembre la grande mostra dell’artista e scrittrice britannica Leonora Carrington (1917 – 2011). Caratterizzata da incontri significativi, la sua vita ha seguito dinamiche imprevedibili con esiti, nelle sue opere, eccezionali. Donna dall’eccentricità indomabile, la Carrington fu una delle «muse inquietanti» del Surrealismo, dal quale però non smise mai di tenersi a debita distanza, anche negli anni in cui viveva con Max Ernst, suo compagno e mentore. La mostra Palazzo Reale, visitabile fino all’11 gennaio 2026, intende presentare l’artista come figura estremamente poliedrica, attraverso i molteplici linguaggi da lei sperimentati: pittura, teatri e pensiero critico; la mostra esplora il suo universo immaginario e intellettuale, dove arte, mitologia, ecologia, femminismo e spiritualità, hanno da sempre animato le sue visioni artistiche.


Beato Angelico, Giudizio universale (det.), 1425-1428 circa, Firenze, Museo di San Marco.

Beato Angelico a  Palazzo Strozzi e Museo di San Marco, Firenze 

Padre indiscusso del Rinascimento e artista simbolo dell’arte del Quattrocento, Beato Angelico (1395 circa – 1455) sarà commemorato con un percorso che si sviluppa in due sedi: Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco. La mostra, aperta dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, affronta la produzione, lo sviluppo e l’influenza dell’arte di Beato Angelico in rapporto con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. La mostra riunisce dipinti, disegni, sculture e miniature provenienti da prestigiosi musei, biblioteche e collezioni italiane e internazionali, ma anche da numerose chiese e istituzioni territoriali di grande valore storico e culturale. Beato Angelico ha creato opere famose per la maestria nella prospettiva e l’uso della luce nel rapporto tra figurazione e spazio. La mostra permette di esplorare la qualità assoluta di questo grande artista, facendo emergere la capacità di innovazione artistica in relazione a un profondo senso religioso, fondato su una meditazione sul sacro in connessione con l’umano.

Palazzo Reale a Milano ospita l’estro geniale di Man Ray

Ha per titolo Forme di Luce la grande mostra dedicata a uno degli artisti più importante del secolo scorso. Dal 24 settembre al 12 gennaio 2026, Man Ray è il protagonista  di un grande progetto espositivo che permette di  ripercorrere le tappe biografiche e la sua carriera. Man Ray è stato uno dei primi artisti a utilizzare la fotografia come un vero e proprio medium creativo, realizzando opere seminali che sono entrate a far parte della storia dell’arte del Novecento. Grazie a un imponente nucleo di materiali originali, quali stampe vintage, negativi, collage e documenti, la mostra percorre le tappe fondamentali della sua esistenza, tra cui il suo arrivo a Parigi, città in cui divenne una figura centrale nel movimento dadaista e surrealista, sperimentando con diversi mezzi espressivi. Attraverso un percorso tematico (gli autoritratti, le muse, i nudi, le rayografie e solarizzazioni, la moda), la mostra a Palazzo Reale propone la riscoperta di un artista unico nel suo genere e un geniale pioniere. 


Dara Birnbaum, Technology – Transformation, Wonder Woman (1978-79). Per gentile concessione di Dara Birnbaum e LUX, Londra

Teoria quantistica e arte contemporanea nel nuovo SMAC San Marco Art a Venezia

A Venezia nasce un nuovo spazio dedicati all’arte e alla cultura contemporanea: lo SMAC San Marco Art Centre, la nuova e pionieristica istituzione artistica in Piazza San Marco a Venezia. Lo spazio inaugura il 5 settembre con la mostra “The Quantum Effect”, un progetto fortemente sperimentale che esplora i paradossi spaziali e temporali introdotti dalla teoria quantistica: universi paralleli, viaggi nel tempo, teletrasporto, “supersymmetry” e materia oscura. Le opere di alcuni tra gli artisti più influenti di oggi, sono intrecciate in una narrazione cinematografica che attinge sia alla scienza contemporanea che all’universo della fantascienza e della cultura pop. Oltre alle opere di artisti come Dara Birnbaum, Isa Genzken, Jeff Koons, Mark Leckey e Marcel Duchamp/Man Ray, The Quantum Effect presenta collage cinematografici “entangled” (da “entaglement”: correlazione quantistica) con scorci misteriosi dal mondo della teoria e del calcolo quantistico, oltre a “Science Fiction”, una linea temporale alternativa che, in linea con il tema della mostra, mette in discussione la nozione di tempo lineare e la natura della realtà. La mostra è visitabile dal 5 Settembre 2025 al 23 Novembre 2025. 


Guido Crepax, Valentina Intrepida, 1972

Brescia rende omaggio a Guido Crepax 

Il Museo di Santa Giulia a Brescia rende omaggio a Guido Crepax (1933-2003), uno dei più importanti autori italiani di fumetto e artista eclettico noto a livello internazionale. La mostra, che ha per titolo Guido Crepax. Sogni, Giochi, Valentina 1953-2003, è visitabileal 30 settembre 2025 al 15 febbraio 2026. L’occasione si presenta irripetibili per coloro che vogliono scoprire la vasta produzione del celebre artista grafico attraverso un percorso filologico che si sviluppa lungo un arco temporale di cinquant’anni, mettendo in evidenza l’importanza di un grande autore che non solo ha trasformato il linguaggio del fumetto, ma ha avuto un ruolo significativo nell’arte e nella cultura italiana del dopoguerra. La mostra raccoglie 150 opere, tra tavole originali, bozzetti, disegni, progetti pubblicitari, storyboard di film, copertine di dischi e giochi. Divisa in sette percorsi tematici, l’iniziativa prende in esame l’evoluzione stilistica di Crepax attraverso una scelta rigorosa di 100 tavole originali che mettono in risalto le sue straordinarie invenzioni.

La natura effimera della realtà di Yuko Mohri al Pirelli HangarBicocca, Milano

Con la sua ricerca ci porta a riflettere su temi fondamentali legati l’ambiente e alla consistenza sociale, come sfide globali della nostra società. L’artista giapponese Yuko Mohri (1980) è la protagonista di una mostra personale, dal titolo “Entanglements” – letteralmente “intrecci, grovigli” – ospitata dal 18 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 al Pirelli HangarBicocca. Yuko Mohri crea sculture cinetiche site-specific che incorporano oggetti trovati e di uso quotidiano, o strumenti musicali da lei rimaneggiati che vengono connessi a circuiti elettronici in risposta a fenomeni impercettibili, transitori ed effimeri quali gravità, magnetismo, calore e umidità. Questi elementi ambientali casuali e instabili, nello specifico aria, polvere, detriti e temperatura, plasmano le sue composizioni facendole diventare degli ecosistemi organici, all’interno dei quali è centrale la componente sonora. Grazie ai materiali da lei impiegati, Mohri riesce ad introdurre un’ironia sottile e una dimensione giocosa quasi nascosta, attingendo ai suoi riferimenti culturali (anche provenienti dalla filosofia e dalla cultura pop), iconografici e sonori (dall’arte cinetica alle sperimentazioni sul suono).