Dal Cuore alle Mani: l’universo onirico di Dolce&Gabbana arriva a Roma
Dopo il successo di Milano e Parigi, la mostra firmata da Florence Müller approda a Roma al Palazzo delle Esposizioni. Un racconto immersivo di arte, moda e identità italiana
C’è un filo sottile, ma potentissimo, che lega la memoria alla materia. È lo stesso che attraversa Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana, la mostra che dal 14 maggio al 13 agosto 2025 porta nel cuore di Roma l’immaginario fiabesco e profondamente italiano di Domenico Dolce e Stefano Gabbana.
Dopo Milano e Parigi, Palazzo delle Esposizioni accoglie un nuovo capitolo di questo viaggio espositivo, trasformandosi in uno spazio in cui moda, arte e cultura italiana dialogano in perfetta armonia. Una retrospettiva che è anche narrazione emozionale: una lettera d’amore aperta all’Italia, dove l’ispirazione – che nasce nel cuore – si traduce in creazioni tangibili, scolpite dalla maestria delle mani.

Curata da Florence Müller con scenografie dell’Agence Galuchat, e promossa da Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, la mostra ospita più di 200 pezzi unici dell’Alta Moda Dolce&Gabbana. Abiti come affreschi, ricami come architetture: ogni creazione racconta un frammento d’identità – personale e collettiva – che affonda le radici nell’arte, nella storia, nella tradizione artigianale.
Una sfilata senza passerella, ma con la forza evocativa di un teatro: ogni sala è un tableau vivant, dove i codici estetici del brand vengono messi in scena attraverso giochi di luce, installazioni immersive e suggestioni sonore che risuonano come arie d’opera.

C’è la Sicilia dei mosaici bizantini e dei carretti decorati, la Roma dei busti classici e della sensualità barocca, la Milano dell’eleganza sartoriale e la Napoli del teatro popolare. Tutto convive, tutto si fonde. In questo universo, l’Alta Moda si fa narrazione e rito: colta, teatrale, a tratti ironica, sempre profondamente italiana. E ogni ambiente è un invito a perdersi, a rallentare il passo, ad ascoltare con gli occhi e guardare con il cuore
Il titolo stesso della mostra è una dichiarazione poetica: “Dal Cuore alle Mani” è il manifesto del processo creativo che guida Domenico Dolce e Stefano Gabbana, nulla è lasciato al caso, e ogni dettaglio – dai tessuti ai ricami, dalla scelta dei colori ai volumi scultorei – nasce da un’emozione tradotta in forma.

Tra le novità dell’allestimento romano, tre sale inedite: Arte Sarda, un omaggio alla ricchezza del patrimonio artigianale dell’isola e all’architettura megalitica dei nuraghi; Anatomia Sartoriale, che approfondisce la corsetteria e lo studio del corpo umano come chiave dell’abbigliamento italiano; e Cinema, dedicata al grande schermo con un tributo speciale all’arte visionaria di Giuseppe Tornatore, maestro della narrazione visiva che ha spesso ispirato i due stilisti.
In ognuna di queste nuove tappe tematiche, lo spettatore è invitato a decodificare i simboli, ad annusare l’eco della cultura popolare, a riconoscere in un corpetto o in una scena di film qualcosa che appartiene anche alla sua storia.

A rendere l’esperienza ancora più immersiva, una selezione di opere di artisti contemporanei chiamati a dialogare con l’estetica della casa di moda milanese, in un confronto che sottolinea la natura multidisciplinare e culturale del progetto.
“Immergetevi nel mondo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, dove magia e fantasia, leggenda e realtà si intrecciano”, invita Müller. Un invito che suona come un incantesimo perché, varcando la soglia del Palazzo delle Esposizioni, è impossibile non lasciarsi trasportare in un sogno collettivo, fatto di immagini che profumano di opera, di memoria, di bellezza, di arte vissuta.

Un racconto immersivo che non è solo celebrazione del passato, ma un manifesto per il futuro del Made in Italy: un futuro che affonda le radici nel saper fare artigianale, nell’eccellenza del “fatto a mano”, e che cresce attraverso il dialogo tra tradizione e innovazione. Perché la moda, quando diventa racconto, non si limita a vestire il corpo: riveste la cultura, interpreta il territorio, restituisce identità. E, più di tutto, accarezza l’anima.
14 maggio – 13 agosto 2025
Palazzo Esposizioni Roma