

Oro, ironia e gotico: grandi temi per le mostre da vedere a febbraio
Madrid, New York, Losanna e Milano: grandi città ospitano mostre che meritano un viaggio per scoprire da importanti nomi della fotografia a mostre dedicate a prestigiosi artisti
Ci siamo lasciati guidare dalla curiosità e abbiamo scovato delle mostre imperdibili da vedere per il mese di Febbraio. Iniziamo da Bologna con la mostra sull’ironia nell’arte, per volare a NYC per una mostra sull’oro e sul significato del paesaggio oggi. Grandi nomi della fotografia – Daidō Moriyama e George Hoyningen-Huene – e grandi artisti in dialogo: Sigmar Polke e il Goya.

Animazione “Renzi che salta”, 2015
Courtesy Fondazione Centro Studi Piero Gilardi Photo credit Leo Gilardi
L’ironia nell’arte italiana in mostra al MAMbo di Bologna
Il MAMbo, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bologna festeggia i 50 anni della sua fondazione con la mostra Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo (dal 6 febbraio al 7 settembre 2025) . Con oltre 70 artisti, 100 opere e documenti d’archivio, la mostra racconta settant’anni di arte italiana attraverso il tema dell’ironia. In mostra artisti importantissimi come Pietro Manzoni, Gino De Dominicis, Michelangelo Pistoletto, accanto ad artisti come Maurizio Cattelan, Paola Pivi e Francesco Vezzoli. Non mancano anche ricerche sperimentali e strettamente legate al linguaggio dei media, come quella di Eva & Franco Mattes che, attingendo al linguaggio dei meme diffusi in modo massivo sul web, rivelano una forma umoristica che caratterizza oggi la rete. La mostra è stata strutturata come un percorso fatto di macro-aree tematiche: il paradosso, il suo legame con il gioco, l’ironia come arma femminista di critica al patriarcato e all’ordine sociale italiano, la sua relazione con la mobilitazione politica, l’ironia come forma di critica istituzionale, come pratica di nonsense e infine come dark humor.

Un dialogo tra Sigmar Polke. E Goya al Museo Nacional del Prado. Madrid
Fino al 16 marzo 2025 nelle sale del il Museo del Prado è ospitata una grande mostra dell’artista tedesco Sigmar Polke in dialogo con i capolavori del Goya conservati nel museo. La mostra dal titolo Sigmar Polke. Affinities Revealed offre la possibilità di conoscere l’opera di uno dei nomi più influenti dell’arte contemporanea e di scoprire l’affascinante dialogo da lui instaurato con la tradizione pittorica spagnola, di cui Francisco de Goya è il massimo esponente. Due artisti separati da quasi due secoli, ma accomunati dal loro approccio dirompente e visionario. La mostra riunisce più di quaranta opere di Polke, tra cui dipinti, fotografie e disegni, insieme al magnifico dipinto Le vecchie o il tempo (1810-12) di Goya, proveniente dalla collezione del Musée de Lille. Il percorso della mostra unisce le eredità di due grandi maestri, stabilendo un dialogo tra la sperimentazione formale di Polke e la carica simbolica dell’opera di Goya.

Il gotico moderno: dalle tenebre alla luce al Museo Nazionale di Oslo
Medioevo, Rinascimento, ma anche età romantica, fino ad arrivare nel pieno delle avanguardie storiche: la mostra Il gotico moderno: dalle tenebre alla luce, ospitata al Museo Nazionale di Oslo, in Norvegia dal 28 febbraio al 15 giugno 2025. Per molti artisti, il potere dell’estetica gotica di suscitare emozioni profonde è stato altamente stimolante. Fede e dubbio, amore e sessualità, identità e ruoli sociali sono solo alcuni dei temi affrontati nella mostra. Al centro del progetto ci sono artisti come Käthe Kollwitz, Edvard Munch, George Minne, Max Beckmann ed Ernst Ludwig Kirchner. Le loro opere sono presentate in dialogo con notevoli precursori, tra cui Hans Holbein il Giovane, Albrecht Dürer e Lucas Cranach il Vecchio. “Gothic Modern” è la prima mostra internazionale a esplorare questa giustapposizione. Qui incontrerai un ampio spettro di forme d’arte, che spaziano da stampe e dipinti a disegni e sculture. Il gotico è spesso associato a elementi di oscurità e misticismo, spaventoso e inspiegabile. Abbraccia anche un senso di alterità, una cultura in opposizione a quella prevalente.

Il Brooklyn Museum omaggia l’oro e i suoi significati
Attraverso 500 oggetti, la mostra Solid Gold, ospitata al Brooklyn Museum fino al 6 luglio 2025, è un omaggio ad una dei materiali più preziosi di sempre: l’oro. Attraverso un percorso mirato, Solid Gold ospita oggetti funerari egizi, gioielli greci, amuleti indigeni provenienti dall’America Latina, pale d’altare italiane del XIV Secolo, opere cinematografiche di Hollywood, paraventi giapponesi, capi di abbigliamento dei brand del lusso e costumi di scena di Hollywood. Per l’ambito della moda, la mostra ospita capi di Christian Dior, Demna, Gianfranco Ferré, Halston, Walter Van Beirendonck e Yves Saint Laurent, tra gli altri. Non mancano prestigiosi presti: per quanto riguarda dipinti e sculture in oro, monete e altri tesori brillano accanto ai gioielli di Alexander Calder, Belperron, Cartier, Charles Loloma e Jacob & Co.

Paesaggio a 360° al Whitney Museum for American Art
La mostra Shifting Landscapes apre visione inspettate sul tema del paesaggio, esplorando come le mutevoli questioni politiche, ecologiche e sociali motivino gli artisti nel tentativo di rappresentare il mondo che li circonda. La mostra, imprevedibile, lungimirante e ‘sensibile’ a tematiche attualissime, ospita assemblaggi scultorei formati da oggetti di provenienza locale, approcci ecofemministi alla land art e l’eredità della fotografia paesaggistica documentaristica. Il paesaggio viene restituito a 360 grandi con frenetiche visioni urbane della moderna New York o la scena cinematografica sperimentale della Los Angeles degli anni ’70. Che si tratti di rappresentare gli effetti dell’industrializzazione sull’ambiente, di confrontarsi con l’impatto dei confini geopolitici o di proporre spazi immaginari, le opere esposte mettono a fuoco le idee di terra e luogo, ponendo in primo piano il modo in cui plasmiamo e siamo plasmati dagli spazi che ci circondano.

Il glamour e l’avanguardia di George Hoyningen-Huene a Palazzo Reale, Milano
Con un allestimenti pensato per esaltare l’importanza di questo grande fotografo, Palazzo Reale omaggia George Hoyningen-Huene, con la mostra Glamour e Avanguardia (fino al 25 maggio 2025). Sono 100 le fotografie esposte che ci guidano alla scoperta di quanto la ricerca di Hoyningen-Huene sia stata importante e pionieristica nella fotografia di moda. Dobbiamo a lui molti degli scatti che, con il tempo, sono diventati di veri e proprio archetipi della fotografia di moda. L’ottima scelta delle fotografie rivela le tante e colte influenze che hanno contribuito a formare l’estetica haute couture egli anni ’20 e ’30. Dal surrealismo all’arte classica, ma anche la storia dell’arte e non ultima la stessa moda. La mostra condensa in dieci sezioni i temi e i passaggi chiave della vita dell’artista: dai teatri parigini ai rapporti con Man Ray, dal lavoro con Coco Chanel alle fotografie di viaggio, dagli scatti poetici alla fascinazione per l’immagine in movimento.

Un grande retrospettiva di Daidō Moriyama alPhoto Elysee, Losanna
Il Photo Elysee dedicata una grande retrospettiva ad uno dei più grandi importanti fotografi giapponesi, Daidō Moriyama. Con oltre sessant’anni di carriera alle spalle, Moriyama (Osaka, 1938), ha compiuto una vera rivoluzione in ambito fotografico in Giappone. Utilizzando la fotografia ha scandagliato il proprio ambiente, esplorando dal punto di vista visivo la società giapponese del dopoguerra. Il suo linguaggio visivo impareggiabile è conosciuto in tutto in mondo, sia nel circuito delle gallerie provate che in quello museale, così come sono mirabili le tantissime pubblicazioni, vero e proprio fulcro della sua ricerca. I soggetti fotografici di Moriyama hanno appassionato gli spettatori sin dall’inizio, che si tratti dei mass media e delle pubblicità, dei tabù della società o della teatralità della vita quotidiana. Ispirato da artisti americani quali Andy Warhol e William Klein, il fotografo ha dato la luce alla società di consumo nascente in Giappone.