Un water d’oro venduto a 12 milioni? È Cattelan. Ovviamente
America, l’opera satirica dell’artista italiano, si aggiudica ufficialmente il titolo di wc più caro del mondo. Il sanitario da 101 chili di oro 18k è stato battuto all’asta da Sotheby’s per un prezzo finale che supera i 12 milioni di dollari
Un water in oro massiccio battuto all’asta come fosse un Caravaggio contemporaneo. Dodici milioni e centodiecimila dollari per sedersi, metaforicamente, sul trono del capitalismo globale. L’opera è America (2016) di Maurizio Cattelan: 101,2 chili di oro 18 carati, un wc perfettamente funzionante, firmato, certificato, passato attraverso un museo, un furto da heist movie e infine una vendita stellare da Sotheby’s a New York.
L’acquirente è Ripley’s Believe It or Not!, catena di musei-spettacolo specializzata in tutto ciò che è bizzarro, estremo, da Guinness dei primati. In un post social hanno celebrato l’acquisto come “il wc più prezioso al mondo”, sottolineando il peso del metallo, il prezzo e il fatto che l’opera diventerà il nuovo pezzo forte della loro collezione.
È la chiusura perfetta di un cerchio: un’opera nata come critica feroce al lusso, all’ostentazione, al mito dell’“opportunità per tutti”, che finisce comprata da un brand che monetizza lo stupore. Un ready-made duchampiano aggiornato all’era dei reel, in cui l’arte parte con la rappresentazione il paradosso. Poi lo incorpora, lo vende e fattura.

Dal furto all’asta di Sotheby’s: biografia “romanzesca” di America
Quando America viene installata per la prima volta al Guggenheim di New York nel 2016 viene pensata proprio per essere usata. Il wc viene montato in un bagno del museo, collegato alle tubature, accessibile su prenotazione. Centinaia di persone fanno la fila per viverla: chi arriva fin lì non “visita” l’opera, ci si siede sopra.
Poi c’è il capitolo Blenheim Palace, residenza dove nacque Winston Churchill, dove un’altra edizione di America viene installata in un bagno storico e rubata in un raid notturno da film: opera staccata, allagamento, danni a un sito UNESCO, polizia convinta che il wc sia stato fuso e riciclato (anche perché non è mai più stato trovato).
Quando nel 2025 un’altra edizione (la terza e ultima esistente) arriva da Sotheby’s, il bagaglio simbolico è già enorme: museo, politica, furto, scandalo, meme. Non è il record assoluto per l’artista. Him, il celebre Hitler in ginocchio, ha superato i 17 milioni di dollari nel 2016. Ma è il record perfetto per la narrazione: “il wc più caro del mondo”.

Il significato del WC di Cattelan
Per Maurizio Cattelan America significa una cosa molto semplice e molto scomoda allo stesso tempo: mettere a nudo il rapporto tra denaro, potere e desiderio. Un wc in oro è l’oggetto perfetto per dirlo senza spiegazioni: è il simbolo più quotidiano e più basso, reso improvvisamente prezioso al punto da diventare venerato. Cattelan prende l’idea americana del “tutto è possibile” e la porta al paradosso. tutti possono sedersi su un trono d’oro, ma solo per pochi minuti e solo dentro un museo.
Il titolo è pungente e affilato come una lama. L’America è la culla del capitalismo e in quegli anni la presidenza Trump trasforma l’oro decorativo delle sue residenze in meme globale: colonne dorate, rubinetteria dorata, sedie dorate. Il Guggenheim arriverà perfino a offrire ironicamente alla Casa Bianca il prestito del wc d’oro dopo aver negato un Van Gogh, trasformando l’opera in un commento esplicito sul potere e sul cattivo gusto istituzionale.
In breve, l’opera è una satira del lusso e del capitalismo, un’illusione democratica del privilegio, e un modo per mostrarci quanto facilmente sacralizziamo il denaro. Cattelan non moralizza: mette lo specchio davanti al pubblico. Il risultato è semplice da capire, impossibile da ignorare.
