

I migliori cocktail autunnali del 2024: ricette e trend da provare subito
Con i prodotti dell’orto botanico o con ispirazioni artistiche. Ecco i cocktail dell’autunno 2024 da provare subito.
Le 100 ricette del libro del Connaught Bar di Londra
Il Connaught Bar, famigerato tempio della mixology capitanato da Agostino Perrone e Giorgio Bargiani nel cuore di Mayfair, Londra, si è da sempre distinto per gli straordinari standard di accoglienza. Professionalità, know how e stile, il risultato è un libro di ricette dei migliori cocktail che ne hanno fatto la storia: The Connaught Bar: Recipes and Iconic Creations, una raccolta di 100 ricette che permette ai lettori di addentrarsi dietro le quinte di questa icona mondiale del bere miscelato. La scelta è ardua: dall’iconico Connaught Martini, un signature ormai conosciuto in tutto il mondo da amanti del bere miscelato, allo Champagne cocktail Fleurissimo, fino a vere e proprie opere quali il Number 11, ispirato all’Action Painting di Jackson Pollock, ed anche l’Eclipse, il drink servito in un bicchiere customizzato bianco e nero per ingannare i sensi. Ogni drink si accompagna della storia che ne ha ispirato e guidato la creazione, oltre ad una sezione speciale dedicata alla guida di attrezzature e strumenti mixology, bicchieri, distillati, e 120 ricette di preparazioni, fra infusioni, sciroppi, shrubs e guarnizioni. Da provare ? Il Magnetum: Macallan 12, verbena, finocchio fresco, Galliano L’Autentico, latte, ananas fresco, Noe Pedro Ximenez Sherry, Bob’s bitters alla lavanda (nella foto in apertura).

I cocktail che nascono nell’orto
Non è autunno senza il profumi di fichi. Lo sa bene Raffaele Orlando, Bar Manager di Rosewood Castiglion del Bosco, nel cuore della Val d’Orcia, dove le materie prime stagionali dell’orto biologico del borgo diventano protagoniste dell’inedita nuova drink list del Lobby Bar, l’elegante ed accogliente salotto indoor e outdoor con vista panoramica sulle colline toscane. La cocktail list nasce dalla materia prima locale coltivata direttamente nell’orto e nella serra o proveniente dai fornitori locali limitrofi. Qui si trovano 8 nuovi cocktail e 4 mocktail, che rendono omaggio ai preziosi frutti della Val d’Orcia: materie prime vegetali come il peperone, la carota, il sedano, la barbabietola, la patata, il cavolo nero, il finocchio, il pomodoro, la fragola, il fico, la ciliegia e il lampone, trovano la loro espressione nelle miscelazioni home made dei talentuosi mixologists, senza dimenticare un twist contemporaneo. Da provare: il Fico con cui si entra quasi in pasticceria, in cui Tonka e Whiskey Bourbon sono la base di questo drink pensato per un after dinner. Il re dell’autunno viene lavorato fino a diventare un oleo saccharu mentre l’aromaticità degli ingredienti viene valorizzata grazie ad un affinamento in vetro che gli permette di stabilizzarne gli aromi e bilanciarne il gusto. Il risultato? Un perfetto balance di Michter’s Bourbon, Oleo Saccharum di Fico e Tonka Bitter.

Il Bloody Mary (giallo) del brunch vista Lago di Como
Simbolo di una tarda e lenta colazione domenicale, il Sunday Brunch del Ceccato Garden Bar si prepara a diventare un rituale (non solo) dei comaschi con una proposta gastronomica sapientemente studiata che unisce sapori dolci e salati in un’atmosfera rilassata, avvolti dal lusso e dall’eleganza del giardino all’italiana e della terrazza vista lago. Ad accompagnare avocado toast con uova poché e salmone affumicato, croque madame con prosciutto, formaggio e uovo fritto, l’omelette con cipolle e peperoni o le uova alla Benedict, oltre alle proposte dolci come i waffle con banane e sciroppo d’acero, i pancake con i frutti di bosco o il French toast con fragole e panna, ecco la triade dei Bloody Mary preparati da Geanfranco Chavez, Head Mixology di Ceccato. Dal classico con succo di pomodoro e vodka, grande rimedio all’hangoover del sabato sera, al Clear Bloody Mary, con pomodoro chiarificato, e lo Yellow Bloody Mary (in foto) preparato mescolando vodka, succo di limone, spezie e tabasco ad una salsa di pomodorini datterini gialli home made.

L’Americano che ama la pizza napoletana
Ha da poco soffiato sulle sue prime 11 candeline e da sempre punto di riferimento del buon bere e mangiare della metropoli meneghina. Il Dry Milano si prepara a lanciare la sua drink list invernale, una drink list variegata che conferma la volontà di Lorenzo Sirabella, guru ultrapremiato dell’antica arte della panificazione, di rendere Dry Milano un luogo di scambio, di avventure sensoriali, di viaggi ed esplorazioni che si racchiudono in un cocktail o in una ricetta, celebrando il piacere del dialogo e della convivialità. Dal 2013 infatti il Dry combina la tradizione della pizza napoletana al sofisticato universo dei cocktail, proponendo un mix innovativo e irriverente dove le materie prime sono protagoniste, sintesi perfetta per godere di tutte le esperienze di gusto, amplificando ogni piacere. Tra i nuovi drink in carta, da provare, “Tu vuò fà l’americano” un twist sul classico americano preparato miscelando Campari infuso al caffè, Vermouth Mancino Dry e soda al passion fruit. Un perfetto dopo-lavoro.

L’eleganza di un cocktail che celebra l’arte
Il The Art Bar, cuore pulsante del The St. Regis Venice, è un indirizzo che ogni amante di Venezia e della mixology conosce. Il bar rinnova la sua collaborazione con la fornace per la lavorazione del vetro di Murano Berengo Studio, con una drink list che comprende cocktail e bicchieri di design: ogni recipiente ha uno spirito creativo, riflette l’estro del capolavoro artistico, con ingredienti che lo richiamano. E la nuova drink list è viaggio fra i capolavori dell’arte, con ogni cocktail concepito e sviluppato dal team del rinomato cocktail bar: il Direttore Food & Beverage Facundo Gallegos e l’Head of Bars Ludwig Negri assieme alla Designer di Berengo Studio, Mariapia Bellis. L’attenta selezione di opere d’arte liquide comprende 12 cocktail ispirati ad importanti opere d’arte internazionali da Munch a Recuenco e poi Mondrian, Scarpa, Banksy, Monet, Dalì e Ai Weiwei. Tra i protagonisti un cocktail che sorprende a partire dal bicchiere che omaggia il volto di Marilyn Monroe interpretato da Andy Warhol nei suoi “Shots Marilyn” del 1964. Si chiama Silver Dreams è composto da vodka, il liquore preferito di Andy Warhol, e da un tocco di St-Germain che aggiunge un pizzico di dolcezza floreale e ricorda l’eleganza distintiva di Marilyn. Poi lo sciroppo all’essenza di popcorn, cenno alla magia di Hollywood. Infine un goccio di champagne, il drink preferito della diva.
